Si calano i pantaloncini dopo un gol, baby calciatori arbitri per punizione
Da calciatore ad arbitro il passo è breve, se c'è di mezzo uno spogliarello. Non è un modo di fare carriera, ma la decisione della Federcalcio per punire i sette baby-calciatori che si erano abbassati i pantaloncini in campo per festeggiare un gol. Gli autori dello "spogliarello" sono
stati “condannati” dalla Commissione disciplinare regionale a dirigere sette partite del campionato Pulcini, come previsto dal percorso di riabilitazione deciso dalla società, multata di 150 euro per responsabilità oggettiva.
I giovani calciatori, del Team Biancorossi Salgareda, durante una partita dell'aprile scorso si erano schierati di spalle al settore della tifoseria avversaria, calandosi i pantaloncini e mostrando il fondoschiena. L'originale esultanza, per festeggiare un gol della propria squadra, non era stata rilevata dall'arbitro, ma i genitori dei tifosi della curva ospite, irrisi da quel gesto, avevano segnalato subito il fatto.
Nonostante i mesi trascorsi, la sanzione è stata decisa solo adesso, dopo che in questi giorni si è accesa la polemica della “barriera a pantaloncini bassi”, studiata dall'allenatore del Catania Walter Zenga e attuata dai suoi giocatori nella partita contro il Torino di domenica scorsa.
I sette baby-calciatori dovranno così scontare la loro punizione sul campo di calcio, ma nel ruolo di arbitro. Così almeno non ci saranno altri “esuberanti” festeggiamenti.