Ricostruzione del Fila: mancano soldi e c'è poca trasparenza
La strada per la ricostruzione dello stadio del Grande Torino è in salita, per carità qualche intoppo potrebbe anche starci se non fosse che dal giorno della demolizione sono passati 5.381 giorni, o se si vuole dirlo in altro modo quattordici anni e un giorno, era il 10 aprile del 1998. Una buona notizia c’è e va detta subito: è stata costituita la commissione di esperti che dovrà valutare i progetti che sono stati presentati tramite il concorso d’idee per ricostruire il Filadelfia e farne una classifica. Ma a fronte di questo passo avanti ci sono polemiche sulla nomina degli esperti, sull’imposizione di due revisori dei conti e soprattutto mancano 32 mila euro, soldi che servono perché la Fondazione per lo Stadio Filadelfia ottenga il riconoscimento giuridico.
I cinque professionisti che sono stati nominati per valutare i progetti presentati tramite il concorso d’idee sono: Roberto Bertasio, ingegnere, direttore della mobilità del Comune di Torino che ricopre la carica di presidente della commissione; Luisa Papotti, architetto, sovrintendente alle Belle Arti di Torino e provincia; Franco Ferraresi, dirigente dell’assessorato allo sport della Regione Piemonte; Eraldo Martinetto, architetto, indicato dall’Ordine degli architetti e Luca Asvisio, commercialista, scelto fra una terna di nomi indicata dall’Ordine dei Commercialisti, quest’ultimo è anche sindaco supplente del Torino Fc. Nominato anche il segretario della commissione: Giuseppe Ferrari, avvocato del Comune di Torino. Per massima chiarezza va detto che tutti e cinque i componenti della commissione presteranno la loro opera gratis e che sono tifosi granata. Questa commissione entro 30-40 giorni dovrebbe stilare una classifica dei progetti presentati, che diventeranno di proprietà della Fondazione, e i primi tre classificati riceveranno un premio in denaro. Quindi fra l’undici e il ventun maggio si dovrebbe conoscere quali sono i progetti che sono stati ritenuti i migliori e poi la Fondazione deciderà se procedere con uno o due appalti a livello internazionale per la ricostruzione, a questo punto vera e propria, del Fila.
Ma come al solito c’è il rovescio della medaglia: polemiche e problemi economici. I rappresentanti dei tifosi, Domenico Beccaria e Marco Montiglio, all’interno della Fondazione hanno sottolineato che nella riunione tenutasi ieri del Consiglio d’amministrazione della Fondazione nella quale appunto è stata nominata la commissione di esperti vi erano molti nominativi di persone qualificate che avevano dato la loro disponibilità. Però l’elenco di questi nomi è stato consegnato tramite mail alle nove e la riunione era fissata per mezzogiorno, solo tre ore prima e per giunta non vi erano i curricula dei candidati impedendo di fatto una scelta oculata e ragionata. Così il Consiglio d’amministrazione ha dovuto essere interrotto e in tutta fretta, in non più di un’ora, si è cercato tramite delle ricerche di sapere i titoli di merito dei candidati per poi sceglierli. Indubbiamente il tempo a disposizione per valutare i candidati è stato troppo poco. Quindi l’atteggiamento tenuto da Luigi Chiabrera, rappresentante del Comune nel CdA della Fondazione nonché Presidente della stessa, che ha il compito di convocare le riunioni e di conseguenza di fornire gli strumenti per operare e in questo caso l’elenco dei candidati con relativi curricula, a detta dei rappresentanti dei tifosi è stato non del tutto impeccabile.
La seconda polemica riguarda l’imposizione di due revisori dei conti su tre. I revisori dei conti, che hanno il compito di controllare che le operazioni svolte siano congrue nel rispetto della legge vigente e della regolarità dei conti, sono nominati su indicazione del Consiglio dei soci fondatori che è composto da: Regione Piemonte, Comune di Torino, Torino Fc, Comitato Dignità Granata, Associazione Memoria Storica Granata, Centro Coordinamento Toro Clubs, Associazione Tifosi della Curva Primavera per il Campo Filadelfia, Associazione Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia, Circolo Soci Torino Fc 1906, Associazione ex Calciatori Granata e Angeli del Filadelfia. In un primo momento i tre revisori dei conti erano Carlo Durando, Maria Rosa Mascheroni e Guido Pautasso, tutti rappresentati dei tifosi, poi sono stati cambiati e attualmente sono: Carlo Durando, Massimo Boidi e Renato Stradella, questi ultimi due commercialisti entrambi dello studio Boidi e indicati dal Comune di Torino e dalla Regione Piemonte. Questo all’atto pratico vuol dire che i controllati, Comune e Regione che fanno parte del CdA della Fondazione e che dovrebbero essere fra quelli che metteranno i soldi per la ricostruzione del Filadelfia hanno scelto i controllori, Boidi e Stradella, e il presidente dei controllori, Massimo Boidi, è stato scelto da due dei controllati. Anche questo è stato vissuto dai rappresentanti dei tifosi, che si sono dati il compito di garantire vigilanza, trasparenza e rapidità delle operazioni di ricostruzione, come un atteggiamento che non va nella direzione della massima correttezza.
Detto delle polemiche, bisogna passare al problema maggiore i soldi: servono 77 mila euro per il riconoscimento giuridico della Fondazione, 45 mila ci sono quindi ne mancano 32 mila. I tifosi possono metterne 12.500 e li hanno già su un conto vincolato quindi ne servirebbero ancora 19.500. I tifosi hanno chiesto al Torino Fc di metterli e il rappresentante della società granata nel CdA della Fondazione, Giuseppe Ferrauto, ha detto che avrebbe riportato questa richiesta a Cairo. La cifra di 19.500 euro non è molto elevata a fronte di una previsione verosimile di spesa che si aggirerebbe fra i 10 e i 12 milioni di euro per la ricostruzione del Filadelfia, quindi ci si aspetterebbe che il Comune di Torino e la Regione Piemonte mettessero mano al portafoglio, ma se è un problema reperire 19.500 euro allora viene facile ipotizzare che i soldi per la ricostruzione dello stadio del Grande Torino, già promessi da Comune e Regione saranno impossibili da trovare. Il CdA ieri ha chiesto che al più presto venga convocato il Credito sportivo, l’istituto di credito è una banca pubblica specializzata nel concedere finanziamenti connessi al settore dello sport e della cultura, per valutare le modalità per accendere un mutuo a tasso zero, ma Chiabrera ha dichiarato di avere dei contatti informali con i vertici dell’Unicredit al fine di coinvolgere l’istituto bancario nel reperire i fondi per ricostruire il Fila. A parte le considerazioni sul perché provare a coinvolgere l’Unicredit e non il Credito sportivo, banca preposta proprio a questo tipo di operazioni, quanto tempo si dovrà ancora aspettare per avere almeno i primi euro, i famosi 19.500, che servono alla Fondazione? Sono passati già 5.381 giorni e la vergogna della demolizione del Filadelfia è sotto gli occhi di tutti, quando si smetterà di prendere in giro i tifosi granata e i cittadini di Torino? Sempre troppe parole e troppi pochi fatti!