Filadelfia, molta rabbia dopo la riunione di mercoledì alla Circoscrizione nove
Ieri sera ero fra i tanti tifosi presenti alla riunione richiesta dalla Circoscrizione 9 per fare il punto sulla situazione dello Stadio Filadelfia... un triste e ritrito déjà vu, visto che già partecipai allo stesso tipo di incontri ai tempi degli Assessori Viano e Montabone, non ricordo neanche più quanti anni fa, cinque o sei almeno.
E si è ripetuto, per l'ennesima volta, il solito copione, ormai più scontato del finale di una pessimo fotoromanzo.
Il rappresentate del Torino FC, il dottor Ferrauto, ha reso lampante, se ancora ce ne fosse stato bisogno, la totale mancanza di rispetto da parte della società per quel luogo: frasi come “il Torino FC poteva lavarsene le mani... non siamo stati noi a demolirlo”, non dovrebbero neanche essere pensate. Dovrebbe essere un vanto ed un onore per il Presidente del Torino, società che porta i colori della squadra leggendaria che calcò quel campo, poter essere il primo (se non unico) artefice della ricostruzione. Quello che è stato detto è la dimostrazione di quanto questa presidenza sia totalmente avulsa ed indifferente a quei valori che solo noi tifosi ancora tentiamo di difendere. Se il presidente del Torino FC avesse voluto, il Fila sarebbe già stato ricostruito: bastava chiedesse la concessione dell'area alle stesse condizioni applicate per la Continassa all'altra squadra di Torino e con l'accensione di un mutuo, al costo annuo pari all'ingaggio di un Moretti e di un Pasquale, ci sarebbero stati una dozzina di milioni disponibili per la ricostruzione di un Fila degno della sua storia.
L'Assessore allo Sport Gallo, in rappresentanza del Comune, ha invece dimostrato ampiamente il totale disinteresse alla vicenda, degno rappresentante del suo mentore, Fassino. A parte gli atteggiamenti di totale maleducazione dimostrati (oltre al ritardo di circa 40 minuti, il continuo giochicchiare con il suo cellulare durante l'esposizione delle domande da parte dei tifosi e dei consiglieri di circoscrizione) ha dichiarato carta straccia la mozione votata pochi giorni fa in Consiglio Comunale, che impegnava il Comune ad effettuare il versamento del primo milione da parte del Comune alla Fondazione entro il 31 dicembre 2013, milione che doveva già essere nelle casse della Fondazione nel 2011, al quale se ne sarebbe dovuto aggiungere un altro nel 2012. Quindi nessuna data certa per il reale versamento di quanto dovuto dalla città (vale la pena di ricordare che non si tratta di soldi pubblici, ma di soldi già incassati da anni e anni dal Comune a seguito delle vicende legate al Bennet ed ai palazzinari che dovevano costruite sull'area) e nessuna data per la nomina del nuovo presidente della Fondazione.
Sono poi rimasti avvolti nel solito mistero i restanti punti discussi, nonostante le precise domande del pubblico: il progetto presentato è un preliminare o un definitivo? Perché non si sono considerate le proposte dei partecipanti al concorso di idee? Perché è stato affidato ad uno studio di Pinerolo? Ci sarà un vero e proprio bando di progettazione? Perché gli spazi commerciali vengono presentati come asserviti al sostentamento del Museo, mentre da Statuto è detto chiaramente che devono essere realizzati solo ed esclusivamente se necessari al finanziamento ed alla gestione del Fila? Perché la Fondazione ha deliberato di modificare degli articoli dello Statuto - che lo Statuto stesso definiva “immodificabili” - che erano sempre stati vantati come a tutela delle norme di ricostruzione e degli scopi della Fondazione? Perché Cairo non ha mantenuto la promessa di conferire alla Fondazione 3,5 milioni (risposta sconcertante di Ferrauto: “non ero presente, non so nemmeno se sia mai stato detto)?
Insomma, tanta fuffa, tanta rabbia ed una certezza: la ricostruzione del Fila interessa ai tifosi (e neanche a tutti) ed interessa ai cittadini, soprattutto a quelli del quartiere. Punto.
P.S. L'altra squadra della città ha richiesto l'assegnazione della Continassa a luglio 2012 e la delibera del Comune per l'assegnazione della superficie, compresa Variante ad hoc, è del dicembre 2012, 175 giorni dopo. Il Comune ha poi trovato i soldi per lo sgombero e la sistemazione dei rom, per lo spostamento della colonia felina, per rimborsare la società che aveva vinto regolare appalto e costruito la pista da kart. Ed alla Continassa a settembre sono partiti i lavori.
La Fondazione Stadio Filadelfia è nata il 28 Marzo 2011, cinquemila giorni dopo l'inizio della demolizione del Fila... di giorni ne sono passati quasi altri 600. E le rovine del Fila sono ancora lì.