ESCLUSIVA TG – D. Canovi: “Juric è uno dei migliori allenatori e mi sembra difficile che il Torino possa trovare qualcuno altrettanto bravo”

19.04.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Dario Canovi
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Dario Canovi
© foto di Federico De Luca

Dario Canovi è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Canovi è il decano dei procuratori sportivi e con lui si è parlato delle strategie potrebbero adottare le società e in particolare il Torino qualora cambiasse l’allenatore e come potrebbe comportarsi in sede di mercato con i suoi giocatori di maggiore talento.

In estate più squadre cambieranno allenatore, una società come il Torino dovrà inevitabilmente attendere che scelgano il tecnico quelle cosiddette grandi prima di avere una rosa di candidati fra i quali trovarne uno nel caso di addio fra il club granata e Juric, che ha il contratto in scadenza a giugno?
“Il Torino è una società piuttosto importante e se, per ipotesi, la società granata dovesse contattare allenatori, non dico loro ma tipo Palladino, Gilardino o Italiano non credo che direbbero a priori no. Onestamente non mi sono mai posto il problema perché penso che Juric rimanga, ma se è a fine contratto …”.  

Prima Juric ha detto che se non fosse riuscito a portare il Torino in Europa la sua permanenza non avrebbe avuto senso, poi Cairo è sbottato dicendo “si vive anche senza Juric”. Sabato scorso il mister ha detto “siamo tutti amici si deciderà cosa sarà il meglio per tutti quanti” posticipando eventuali discorsi. Rimandare le decisioni è un bene o un male?
“Tutto sommato ritengo che Juric al Torino stia facendo bene, non pensavo che ci fosse un problema. Ripeto, il Torino è una società ambita, chiaro non è una della grandi nel senso economico della parola. Certi allenatori che costano cari al Torino non potrebbero dire di sì, però ci sono allenatori giovani molto bravi che sono convinto che, nel caso Juric dovesse andare via, potrebbero dire di sì”.

Un contro è offrire la panchina di una squadra che gioca le coppe internazionali e un altro quella di una che per tre anni si è piazzata a metà classifica, ma tutte le volte che era sul punto di fare un passo in avanti non ci è riuscita. Quanto quindi peserebbe per un allenatore il fatto se il Torino riuscisse mai a raggiungere un posto in Europa oppure no?
“Questo è un discorso abbastanza vero, ma non tutti gli allenatori possono avere una squadra che gioca in Europa, soprattutto se sono allenatori emergenti perché se la devono anche un po’ guadagnare. Oppure deve sperare che il Torino allestisca una squadra che arrivi in Europa. Non credo che si colpa di Juric se il Torino non avviverà in Europa, anche perché mi risulta che il Torino abbi avuto parecchi infortuni quest’anno”.

E’ vero soprattutto in difesa però questo non ha impedito al Torino di avere la 4ª miglior difesa della Serie A, semmai il problema dei granata è che segnano poco.
“Sono abbastanza imbarazzato a parlare di un possibile cambio di allenatore al Torino perché, per me, Juric è un allenatore di prima fascia per cui lo considero uno dei migliori  e  mi sembra difficile che il Torino possa trovare qualcuno altrettanto bravo. Certo uno migliore lo si può sempre trovare, ma già ce l’ha e mi sembra strano che cerchi un altro allenatore. Ritornando alla sua domanda iniziale dico che è chiaro che un Conte o un Mourinho o gente così non potranno allenare il Torino perché guadagnano cifre che il club granata non ha la possibilità e credo nemmeno la voglia di spendere, giustamente. Deve per cui, nel caso in cui Juric andasse via, cercare un allenatore bravo ed emergente oppure trovarne uno tipo Juric. Il Torino è sicuramente una società che ha un buon richiamo e se io fossi l’agente di un allenatore tipo Palladino o altri ci penserei se dovesse arrivare un’offerta dal Torino”.

Nel calcio anche le tempistiche sono importanti, arrivare alla fine del campionato, quindi a fine maggio, senza aver deciso, sempre che sia così, chi sarà l’allenatore della prossima stagione non è un po’ rischioso?
“A fine campionato la scelta è più ristretta perché molto di quelli che potrebbero essere un obiettivo del Torino potrebbero aver già scelto un’altra squadra se il Torino non si fa avanti. Questo vale per tutti. Muoversi sul mercato tempestivamente è importante e anche per questo si dice che il mercato dura 365 giorni. E’ quasi la verità, non dico che sia proprio così m già adesso le società cominciano a muoversi sia per i giocatori sia per gli allenatori. Cairo ormai è un presidente esperto per ciò credo che abbia già un’idea o si sia già mosso oppure abbia già deciso, nonostante quello che si dice, di confermare Juric”.

Andando oltre il discorso sugli allenatori, quest’anno ci sarà l’Europeo questa manifestazione “bloccherà” un po’ il mercato perché molto attenderanno il borsino dei prezzi che può cambiare tra prima e dopo l’Europeo?
“Dipende molto se si parla di un mercato in uscita o in entrata. Laddove certi giocatori non si siamo mossi prima dell’Europeo e facendo bene in questa manifestazione la valutazione economica aumenta. Aspettare la fine dell’Europeo è meglio per chi vende rispetto a chi compra. Non sono poi tanti i giocatori che possono “fermare” il mercato. Chi arriva all’Europeo soprattutto proveniente dalle squadre più importanti è già un giocatore conosciuto e la manifestazione non sposta più di tanto la valutazione del cartellino. Qualche volta succede, ma sono casi abbastanza rari”.

Magari la valutazione dopo un buon Europeo può cambiare per giocatori più giovani come Buongiorno o Bellanova, se saranno convocato dal ct Spalletti e se giocheranno?
“Sì, certo. Bellanova e Buongiorno se dovessero disputare l’Europeo e giocarlo bene la loro valutazione economica aumenterebbe, su questo non c’è dubbio”.