LIVE Juric: "Con la Juve bisogna fare attenzione ai calci piazzati. Ilic sta bene, ma non ha i 90'. Sanabria o Okereke con Zapata? Scelgo oggi"

12.04.2024 09:55 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin
Ivan Juric
Ivan Juric

Il Torino perdendo con l’Empoli ha reso molto più complicata la possibilità di piazzarsi in un posto utile per accedere alle coppe europee. A sette giornate dalla fine del campionato per provare a rilanciarsi deve quindi battere la Juventus. Con i bianconeri non vince da quasi 9 anni, l’ultima volta fu il 26 aprile 2015, e da allora in 17 gare di campionato al più ha pareggiato 4 volte.
L’allenatore del Torino, Ivan Juric fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con la Juventus che si disputerà domani alle ore 18 al Grande Torino Olimpico.

Come è andata la settimana?
"Molto Bene. Sono stati molto delusi per la sconfitta di Empoli, secondo me avevano fatto una grande prestazione, ma la settima è nata bene come sempre".

Quali sono le differenze con il derby d’andata?
"Rivedendo la gara dell'andata sicuramente sono stati decisivi i calci piazzati. Bisognerà fare tanta attenzione e in attacco fare un salto di qualità e migliorare".

Cosa deve fare di diverso il Toro rispetto all’andata?
“All'andata il primo tempo fu equilibrato, poi nel secondo la sbloccarono sui calci d’angolo ed è una chiara caratteristica loro e quando vanno in vantaggio diventa molto difficile perché si abbassano hanno grande velocità e strappi e diventano veramente pericolosi”.

Quali sono in questo momento i punti deboli della Juve?
"Per quello che ho visto ultimamente variano atteggiamento passando da uno più aggressivo e un altro dove sono più bassi e compatti quindi quando sono aggressivi bisogna essere bravi a ribaltare l'azione in velocità e quando sono più bassi avere grandi qualità tecniche e lucidità per cercare di fare gol".

Cosa chiederà ai suoi esterni?
"Nella loro parte destra Cambiaso, Gatti e McKennie lavorano tanto e si scambiano di posizione risultando pericolosi perché sono giocatori di gamba e talento. Dall'altra parte sono più individualisti e sicuramente con Chiesa devi stare attento perché nell’uno contro uno è devastante. E anche Kostic insieme a Rabiot hanno un bel piede sinistro. E’ una squadra contro la quale si deve fare tutto bene per vincere ed essere addentro a tutto e ci stiamo preparando per questo ”.

Avete preparato qualche cosa di particolare sui calci piazzati?
"In questi miei 5 derby la caratteristica è stata che su 9 gol presi 7 sono arrivati da calci piazzati e togliendo questi 7 è tutto un altro discorso. Purtroppo con loro, vedendo anche altre squadre e altre partite, qualsiasi cosa fai rischi perché hanno forza fisica impressionante nei tre centrali, in Vlahovic e Rabiot e hanno battitori di grande qualità per cui noi abbiamo provato a marcarli più a uomo e meno zona e viceversa e ci è andata sempre male. Adesso vedremo, ma voglio massima responsabilità da parte dei miei giocatori. Alla fine anche i calci piazzati sono gran parte e conta tanto la.voglia di non prendere gol: cercheremo di farlo".

Lo spogliatoio percepisce il tabù derby? E come si prepara di conseguenza la partita?
"Generalmente l'importanza di una gara si basa su ciò che significa per i tifosi. Per i nostri tifosi significa tantissimo, perciò per noi è mega importante. I giocatori lo percepiscono e la prepareremo pensando che sia una partita importantissima. Siamo in un grandissimo momento per il gioco, mai così bene però dobbiamo stare molto attenti ai particolari e allo stesso tempo avere un credo forte perché possiamo farcela. A Genova mi era successa una cosa simile da giocatore: non si vinceva il derby da anni e poi il primo derby che abbiamo vinto in modo “sporco” ci ha fatto partire e non ci siamo fermati più, ci siamo sbloccati. Voglio che i miei giocatori abbiano questo senso di potercela fare e che credano fortemente Siamo in grado di farlo e lo faremo".

Cosa può dare lei alla squadra a livello di mentalità in queste ore che precedono il derby?
"Il derby dell'andata arrivò in un brutto momento della squadra, per come siamo stati in campo, era il livello più basso del Torino in quell’inizio di campionato. Adesso la squadra è diversa e anche ad Empoli mi è piaciuta tantissimo, ha fatto una grandissima partita. Il Toro adesso gioca bene e dobbiamo raccogliere. L'unico neo che mi do è il derby: se analizzo il lavoro di questi anni è stato fantastico, ma il derby rimane una macchia non avendone vinto neanche uno su cinque. Non è bello e sicuramente voglio vincere il sesto".

Domani vincendo può dare un segno indelebile a futura memoria?
"Non in futura memoria. Il lavoro è stato veramente ottimale, ma non vincere nemmeno un derby non è bello. E' una partita speciale, è un momento speciale per tutti quanti: ho tanta voglia io come tutta la squadra, sono tanti giocatori sono qui da prima di me e non hanno vinto un derby per cui tutti abbiamo grande voglia di vincere. La squadra si sente forte e sta bene e vuole dare una grandissima gioia ai tifosi e alla società. Una gioia che ci meritiamo tutti quanti per quello che stiamo facendo".

In caso di vittoria a chi la dedicherà?
"No, non ho una dedica speciale, però vivendo bene il Torino specialmente negli ultimi mesi ho tanti attestati di stima e c'è gente che veramente ti dà grande coraggio e voglia e che sono entusiasti e a tutti quelli che si sentono così spero di dedicare la vittoria".

Da quello che si è visto nell’allenamento di mercoledì Ilic è abbastanza in palla dopo l’infortunio, Giocherò? Può essere il giocatore giusto per battere i piazzati?
"Non giocherà, perché è appena tornato. Il giorno prima era il primo allenamento che faceva. Era curarsi a casa sua e hanno fatto un bel lavoro perché è tornato gusto senza problemi. Sarà tra i convocati, sta bene. Come avete visto anche voi il suo talento è grande. Ma non ha i 90 minuti, può essere una soluzione a gara in corso".

Chi allora può calciarli?
"Non abbiamo grandissimi battitori nei piazzati, ma l’ultima volta Vojvoda ha fatto bene e poi abbiamo avuto un occasione da gol e dall’altra parte Rodriguez. Andiamo su queste soluzioni".

Sanabria garantisce maggiore movimento, Okereke forse permette più verticalizzazione. Strategicamente chi dei due è più funzionale per partire domani titolare al fianco di Zapata?
"Sanabria e Okereke sono le uniche possibilità che abbiamo in attacco. Sono due giocatori che giocano nello stesso ruolo, ma lo interpretano, come hai detto, in modo completamente diverso, sceglieremo oggi in base all’allenamento. Tutti e due sono opzioni valide".

Può essere il suo ultimo derby, questo le dà più carica?
"Anche negli altri derby avevamo tutti grandissima carica. Abbiamo fatto ottime sfide con il neo enorme dei calci piazzati. 7 gol subiti così sono tanti e abbiamo perso tante partite sotto questo aspetto sulla forza fisica e sul modo di batterli. La carica non può essere più grande di quella che avevo già prima".

Ci sono altri assenti oltre ai noti?
"No, nessuno (sono infortunati, Djidji, Schuurs e Pellegri, ndr). Rientra fra i convocati Ilic".

Come va gestita la voglia di vincere il derby affinché non sia un boomerang?
“Non deve diventare controproducente. Penso che a  Empoli abbiamo commesso errori, un errore, ma la squadra ha dominato e guardando anche le statistiche è stata talmente superiore che raramente si vede in Serie A un modo così di non fare passare il centrocampo all’avversario e di non farlo tirare. Però, secondo me, è subentrato l’errore di essere convinti che i particolari non contano: non deve succedere. Il derby va giocato con il cuore, ma anche con il cervello per 100’ stando concentrati su ciò che si deve fare e farlo esattamente come è stato preparato pensando solo a questo e non ad altro”.

Cosa pensa di Allegri che è sempre al centro di critiche?
"E' un grande allenatore, sa adattarsi e ha fatto grandi risultati. Come persona non ha uno stile definito, come possono averlo Guardiola e Gasperini. E’ un fantasista anche nella vita. Varia, si adatta a vari situazioni e questo da una parte è la sua forza ed è per questo che ha vinto e magari dall’altra è anche un difetto come quelli fissati, fra i quali mi ci metto un po’ anch’io. Il pregio è che vuole un prodotto ben definito con tutto fatto bene e dall’altra la fantasia che ha lui viene a mancare”.