Il match Analyst Sena presenta il Derby: "Juve geometrica e malleabile, Toro individualista. Centrocampo granata deve proteggere"
Sarà la resa dei conti per Walter Mazzarri? Mai come in questo momento il Toro vivrà un derby con la Juve decisivo sotto vari punti di vista. La redazione di torinogranata.it ha presenta il match con l'aiuto di Eugenio Sena (Allenatore licenza UEFA B e Match Analyst, esperienze come responsabile area analisi per lo Yeovil Town, allenatore per Juventus Academy Russia e Cina, Debrecen, ChievoVerona e in Australia. Collaboratore d SICS e Allenaremania)
Come hai visto il Toro contro la Lazio?
Il Toro è partito con 3-4-1-2 in fase di possesso, poi nella fase difensiva De Silvestri e Laxalt si abbassavano. Lukic (dietro Zaza e Belotti) nella fase di non possesso ha avuto il compito di bloccare il play della Lazio, ovvero Cataldi.
Lukic è riuscito nel suo intento?
Questa mossa non ha portato i frutti sperati, perché la Lazio ha doppiato i granata per passaggi chiave (41 a 20). Oltre ciò, davanti abbiamo visto “uomini tra le linee” o comunque tramite movimenti di smarcamento da parte di Luis Alberto, Milinkovic-Savic e lo stesso Caicedo, che i romani prendessero il sopravvento e che Meite e Baselli non fossero in grado di controllare e fare da protezione.
Tutto però è iniziato dal missile di Acerbi, la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa?
Acerbi ha fatto un goal da cineteca! Ma ha potuto controllare e tirare senza subire una pressione, questo perché il baricentro della Toro è stato abbastanza basso.
Dove il Torino ha perso la partita?
La partita si è giocata sulle transizioni ed il Toro si è dimostrato lento non appena persa palla, così che la Lazio ha potuto sfoderare il proprio cavallo di battaglia, cioè le ripartenze. La Lazio ha gestito con parsimonia il possesso, per poi essere letale nei contropiedi e situazioni di parità numerica. Da queste abbiamo visto nascere il secondo goal di Immobile e l’espulsione di N'Koulou.
Con Verdi è cambiato?
Quando è entrato Verdi, lo si è visto spostato a sinistra, Zaza centrale e Belotti a sinistra. Sicuramente molti avranno pensato che Belotti fosse nella posizione non sua, credo che l’idea di Mazzarri fosse quella di avere un 3v3 con i tre centrali laziali. Quando è entrato Iago Falque per Zaza (forse diventando un 4-2-3-1) son passati forse due minuti e N'Koulou è stato espulso. Una catastrofe propria prima di questo derby. Individualmente parlando è una grave perdita, perché avrebbe dato quantità, essendo abile nei duelli (soprattutto aerei).
Cosa mi dici della Juventus in difesa?
Seconda miglior difesa, 10 goal subiti. Ciò vuol dire che , di media, subisce 1 goal a partita. Anche se ha mantenuto la porta inviolata 3 volte. Per questo è la prima per Indice di Rischio, ovvero è la squadra che subisce meno di tutti in campionato (parametro di 32,5). Szczesny e Buffon hanno parato 31 volte, 15° in A per questa classifica. Invece Sirigu è secondo per numero di parate (47), facendoci capire che il numero di parate può essere inferiore per un numero basso di tiri subiti.
Cosa cambierà con la presenza o meno di Pjanic?
Il bosniaco è il secondo calciatore in assoluto per passaggi chiave in A, totalizzandone già 76 (due in più per Luis Alberto). Nella top 10 troviamo pure Bonucci, questo ci fa capire la qualità e precisione dei bianconeri. Sicuramente l’assenza dell’ex Roma potrebbe dare meno geometria e verticalità al gioco juventino. Anche nella fase di non possesso lui è importante, essendo il primo juventino nel recuperare palle dall’avversario.
Differenze tra Torino e Juventus?
Entrambe si trovano nella stessa città, ma statisticamente parlando (per alcune situazioni) si trovano agli antipodi. Come ho detto per la partita contro il Cagliari, il Toro è in testa a tutte per numero di duelli creati (1415). La Juventus è penultima (1037). Naturalmente ciò dipende dal modo di giocare: la Juve è più geometrica, crea più triangolazioni, è 4° per passaggi chiave (362). Va a cercare il duello in zone di campo specifiche, non a caso Cuadrado è il bianconero con il più alto numero di dribbling riusciti, quindi sulla fascia! Il Toro è quartultimo per passaggi chiave (227), più individualista, non costruisce da dietro, sfrutta la corsa nelle fasce. Da qui vengono fuori i cross, 106 per i granata, ma 136 per i bianconeri.
Quanto è pericolosa la Juve in avanti?
La Juve è terza per tiri totali (141), invece i granata sono terzultimi (83). Ronaldo ha tirato in porta 21 volte (secondo in A solo a Berardi con 22) ed ha mandato a tiro 13 volte i compagni. Come Indice di Pericolosità Offensiva (quanto produce una squadra in avanti) la Juve è quarta (61,60).
Quindi Ronaldo è sempre l’uomo da temere?
La Juve è una squadra molto malleabile e imprevedibile. Fino adesso, Ronaldo - come gli altri in avanti - ha cambiato più volte la sua posizione: da destra, al centro e a sinistra. Questo comportamento manda in panne i difensori dell’altra parte, i quali si ritrovano a fronteggiare diversi avversari (del calibro di un 5 volte pallone d’oro), con caratteristiche completamente differenti.
Dybala giocherà?
Sarri ha detto che difficilmente si vedrà la RO-HI-DY per questioni di equilibrio. Per adesso sta dando fiducia a Bernardeschi, l’uomo tra le linee nel 4-3-1-2. Però l’argentino (dopo Pjanic) ha il più alto numero di passaggi chiave, e se Higuain prenderà il suo posto, in partita in corso potrebbe essere la sorpresa.
Quali potrebbero essere i fattori chiave del derby?
La Juve rispetto l’anno scorso ha ridotto la sua percentuale di possesso palla del 6%. Però sto parlando del possesso palla generale, perché si vede una Juve che cerca maggiormente di mantenere la sfera nella metà campo avversaria. Quindi l’efficacia tecnica di una trasmissione palla più veloce e un gioco in ampiezza, aprirà le maglie dei granata. Dal canto suo, il Toro dovrà sfruttare le ripartenze e questa volta il centrocampo dovrà proteggere la difesa, perché il centrocampo della Juve tira, ciò accade per via degli inserimenti. Magari nella fase di non possesso si vedrà un 5-3-2 più accentuato, vediamo come vorrà affrontare Mazzarri la sfida.