Venneri: “Alla ripresa vedremo un Toro diverso, più forte. Ringrazio di essere sopravvissuto al Covid”
Stefano Venneri sarà per il 12esimo anno di fila lo speaker ufficiale del Toro e di questo ne è assai ambizioso, felice di raccontarlo, soprattutto dopo essere guarito dal Coronavirus.
“Sono stato male, molto male, a partire dal 28 febbraio. Ho scelto io di restare a casa, perché in quel periodo ad Alessandria è stato un massacro. Sono felice di poterlo raccontare perché temevo di non poterlo fare. Però ho avuto tanta vicinanza da parte di tutto il Torino, Cairo mi ha chiamato per chiedermi come stavo, così hanno fatto i tifosi”.
Dopo l’esperienza che hai passato pensi che sia giusto riprendere il campionato?
“Non so se sia giusto, è difficile prendere una decisione, il calcio muove tante cose. Personalmente avrei ripreso a settembre, perché bisogna stare attenti, il virus c’è ancora. In più non sarà facile senza tifosi attorno. Nemmeno io so ancora se ci sarò allo stadio. Per la presenza o meno dello speaker decideranno le singole società. Senza tifosi non è necessario, ma io ho consigliato che mettere un po’ di musica, esultare per i gol, dare le formazioni e via di questo passo, può essere divertente, anche se per poche persone. Spero di esserci perché anche quando stavo male non vedevo l’ora di tornare allo stadio e vivere quell’atmosfera”.
Riparte il campionato e il Toro dovrà subito uscire dalle zone difficili della classifica.
“Personalmente non ho mai pensato che il Toro lottasse per la salvezza. Longo ha pagato una preparazione precaria fatta troppo in anticipo. Adesso ha avuto tempo di preparare meglio la squadra, di conoscere meglio i giocatori, con la possibilità di inserire anche alcuni giovani della Primavera, che è poi quello che vogliono i tifosi. Longo è caricatissimo e così i giocatori, hanno tutti tanto entusiasmo. Vedremo un Toro diverso, migliore di quello visto allo stop. Peccato per l’infortunio di Baselli, purtroppo il guaio è avere una rosa piuttosto corta. So che i giocatori sono in perfetta forma e Belotti ha una carica incredibile".
Come vedi il futuro di Longo, visto che girano tanti nomi per la panchina granata.
"Spero che Longo resti, è un amico, lo apprezzo molto e so che può fare bene. Vediamo che succederà in queste partite, ma io credo che vedremo un Toro diverso, più forte, più determinato e che Longo venga premiato con la permanenza”.
Cosa pensi dell’arrivo di Vagnati?
“Mi piace, anche se non l'ho ancora incontrato. E' un entusiasta come me, ha tanta energia in corpo e voglia di fare. Spero di incontrarlo presto e conoscerlo. Sono amico di Bava e so che lui, tornando al settore giovanile, farà ottime cose, perché bisogna ripartire da quello, è fondamentale per i granata avere un ottimo vivaio e lui è bravo in questo settore e c'era bisogno di uno come lui”.