L'arbitro Guida: "Rischiai di prendere uno schiaffo, ma quell’episodio non mi ha fatto perdere la passione"
La violenza nel calcio, specie nei confronti degli arbitri, è uno dei temi caldi di questo weekend. I fischietti italiani scenderanno in campo con un segno nero sul volto in segno di protesta e su questo tema ha voluto dire la sua Marco Guida, rappresentante dei direttori di gara: "Va combattuto a livello sistemico, è il sistema calcio che deve trovare, insieme, le armi per battere un fenomeno odioso come questo. Sciopero nel Lazio? Hanno tutta la solidarietà del mondo dell’AIA, oggi ancora di più. E voglio dire a tutti quei ragazzi che, ovunque, si trovano alle prese con una violenza perpetrata ai loro danni, che la CAN, tutta la CAN, è al loro fianco e a fianco del CRA Lazio", ha detto al Corriere dello Sport.
Anche voi avete scelto i gesti, oltre alle parole.
"Scenderemo in campo con questo segno nero sotto gli occhi, la testimonianza della vicinanza degli arbitri di vertice alla base. Non sono soli. Rischiai uno schiaffo, Eccellenza campana, a Saviano. Ma in quell’occasione, uno dei miei due assistenti fu colpito da un calcio in pancia, lo portammo in ospedale per problemi alla milza".
Come l’ha superata, dove ha trovato la forza per tornare in campo la domenica successiva?
"Pensando che quell’episodio era figlio dell’ignoranza e l’ignoranza non poteva fermare la mia passione".