Striscioni allo stadio. Da "Onore a Gatto Silvestro" a "Giulietta è una z......"

Ha fatto scalpore domenica più la coreografia della Curva Ferrovia durante Fiorentina-Juventus, del risultato finale che ha premiato la viola per 3-0. Se la colorita coreografia è piaciuta tanto ai tifosi granata, in quanto era una cattiveria contro la squadra bianconera (Juve M....) così non è piaciuta ai benpensanti, anche se non era poi così offensiva, se non per il fatto che era scritta a caratteri cubitali e ha fatto il giro del mondo. Al di là della cosiddetta parolaccia poteva essere un capolavoro d'immagine, arrivando da una città che sa cos'è l'arte alla massima potenza.
Tutto questo è costato alla società viola ben 50mila euro di multa, che verranno pagati anche grazie ai tanti soldi che la Juventus ha elargito alla Fiorentina, praticamente 120 milioni in pochi anni, per elementi che poi non hanno dato in campo i frutti sperati. Ma ai vertici societari bianconeri la cosa non è andata giù, pazienza la sconfitta sonora in campo, ma essere anche derisi non ci sta. Loro che sono amati da folle di tifosi, ma così odiati dal resto delle tifoserie. Al punto che hanno chiesto i nominativi di chi ha organizzato la curva, pensando anche che ci fosse una compartecipazione del club viola a dipingere quello spalto. Bisogna anche ricordare che una ragazzina, Matilde, pronunciò quel Juve M. durante la presentazione della partita Fiorentina-Monza, mentre accompagnava i giocatori in campo nel maggio scorso.
Eppure non abbiamo mai visto così tanta indignazione per chi spesso e volentieri inneggia alla tragedia di Superga, e spesso succede proprio nei derby ad opera di orrendi personaggi che pullulano nelle curve. Per non parlare dei cori razzisti, dove ancora non sono state prese delle drastiche decisioni. Ma irridere la Juventus non sia mai, anche se la Curva Ferrovia non è mai stata mandata in onda nelle tv.
Negli anni abbiamo assistito a degli striscioni che ci hanno fatto sorridere, che sono stati anche geniali, su tutti quello dei tifosi napoletani che a Verona, dove spesso sono presi di mira nel razzismo territoriale, hanno esposto un bel "Giulietta è una zoc....", che è diventato anche il titolo di un libro scritto da Cristiano Militello, autore di "Striscia lo Striscione" su "Striscia la notizia".
E visto che la prossima settimana il Toro incontrerà la Lazio, come non ricordare quel "Onore a Gatto Silvestro", di proprietà granata, parafrasando uno striscione politico esposto dai laziali per esaltare la Tigre Arkan, ovvero Zeljko Raznatovic, capo ultras della Stella Rossa di Belgrado e comandante paramilitare, responsabile di crimini contro l’umanità nelle guerre dei Balcani.
Fu una genialità dei tifosi granata che vale la pena ricordare.
Quando gli striscioni fanno anch'essi la storia del calcio.
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