Sacchi sulla sconfitta dell'Italia: "Serve tempo e tanto lavoro, non inutili polemiche"

Sacchi sulla sconfitta dell'Italia: "Serve tempo e tanto lavoro, non inutili polemiche"TUTTOmercatoWEB.com
Arrigo Sacchi
Oggi alle 13:00Notizie
di Elena Rossin
fonte La Gazzetta dello Sport e Tmw

Ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l'ex ct azzurro Arrigo Sacchi ha commentato così la sconfitta patita dall'Italia contro la Germania nell'andata dei quarti di finale di Nations League: "Non siamo usciti con le ossa rotte ma c'è ancora tanto da lavorare. I meccanismi non funzionano perfettamente e la causa sta nel fatto che i ragazzi di Spalletti hanno avuto poco tempo per allenarsi assieme, per conoscersi, per imparare quei movimenti che stanno alla base del gioco che il commissario tecnico vuole far praticare.

Il risultato mi sembra giusto, perché la Germania è stata superiore. Adesso vediamo che cosa succede nella sfida di ritorno domenica a Dortmund, però credo proprio che per passare il turno e arrivare in semifinale di Nations League serva una grandissima impresa. Non so se gli azzurri sono pronti per farla, e tutto sommato non è neanche giusto chiederla o addirittura pretenderla. L’Italia di Spalletti ha bisogno di tempo e di lavoro: nessuno fa i miracoli in pochi giorni. L’importante è che la gente stia vicino a questa Nazionale, ne accompagni la crescita e l’evoluzione senza accendere inutili polemiche e, nello stesso tempo, senza esaltarsi troppo quando le cose vanno bene. I grandi traguardi si raggiungono attraverso l’umiltà e lo spirito di sacrificio.

Serve un po’ di pazienza, anche perché gli azzurri sono figli di un calcio che, fino a poco tempo fa, si basava soprattutto su difesa e contropiede. Ora, invece, si è imboccata una strada diversa, e meno male perché in questo modo ci adeguiamo al resto d’Europa. Però siamo ancora un po’ indietro nell’elaborazione di questa nuova idea. Ora la medicina dev’essere una sola: testa bassa e pedalare. Nel senso che, alla lunga, il lavoro paga e questa Italia deve lavorare ancora parecchio".