115 giorni dall’infortunio di Zapata e il Torino non ha ancora trovato un sostituto

115 giorni dall’infortunio di Zapata e il Torino non ha ancora trovato un sostitutoTUTTOmercatoWEB.com
Vagnati e Cairo
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom
martedì 28 gennaio 2025, 11:30Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

Delle due una: o il Torino non è capace di fare oppure non vuole fare. Già perché se in 115 giorni, tanti ne sono passati ormai dall’infortunio di Zapata, non è ancora riuscito a prendere un sostituto, come continua a chiedere mister Vanoli, non possono esserci altre spiegazioni. E c’è pure l’aggravante che il calciomercato è in pieno svolgimento da 26 giorni.

Non ci sono scuse che possano minimamente reggere. Le squadre che hanno gli attaccanti non li vogliono cedere, il mercato è complicato per tutti e chi più ne ha più ne metta. La ciliegina sulla torta è il mantra “stiamo lavorando”. A cosa? Al solito ritrito giochetto prendiamo le altre società per sfinimento e così magari a ridosso della chiusura del mercato strappiamo il prestito senza obbligo di riscatto o con clausole che già si sanno che non saranno raggiunte così a giugno il giocatore torna da dove è venuto? E’ così che agisce un club che abbia un minimo rispetto per il lavoro dell’allenatore e degli altri giocatori? Dei tifosi, lasciamo stare che è meglio.

E poi si è anche infastiditi dalle critiche? Mica tutti possono fare finta di non vedere cosa accade perché tacere è servilismo o complicità e di certo mancanza assoluta di rispetto della Storia del Toro. Il manager di primo livello di un’importante azienda nel discorso di Natale al proprio team di lavoro ha parlato della differenza tra avere una  visione e vivere il quotidiano e ha raccontato che all’inizio degli anni ’90 il Toro comprava i migliori giocatori come Rafael Martín Vázquez del Real Madrid e che poi nel 1992 batteva los merengues, ma oggi dopo 32 anni cosa è rimasto di quella eredità? Purtroppo niente perché manca il sogno che non è vincere lo scudetto o la Champions, ma credere in ciò che si fa.

Vanoli e i giocatori credono in quello che fanno e provano, pur fra mille difficoltà, a fare del loro meglio e infatti un passettino alla volta stanno cercando di raggiungere l’obiettivo dei punti salvezza, ma anche la società deve fare la sua parte e finora non l’ha fatta.
Il calciomercato chiude fra 6 giorni, non c’è altro da aggiungere.