La vittoria col Monza che segue quella col Milan scatena un pensiero: ma dove sarebbe il Torino se il mercato estivo fosse stato ambizioso?
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Dopo la vittoria sul Milan, non proprio uno squadrone viste le problematiche che ha ma pur sempre una squadra più forte e meglio attrezzata, il timore era che il Torino con il Monza, ultimo in classifica e per quello che sta facendo vedere già anche rassegnato alla retrocessione, avesse un calo e non riuscisse a portare a casa i tre punti. Timore non esternato direttamente, ma che molto probabilmente aveva pure mister Vanoli quando nel post partita con i rossoneri disse: “Voglio vedere i giocatori col Monza poiché é in questo tipo di gare che si vede il processo di crescita” e poi alla vigilia con i brianzoli aveva puntualizzato “Il Monza è uno scontro che vale sei punti, sei punti importanti. Non dobbiamo sbagliare l'approccio e avere la mentalità giusta: atteggiamento, voglia, determinazione e aggiungerci qualche cosa in più sotto l'aspetto tecnico”. Per fortuna però il timore è stato sfatato. E infatti all’U-Power Stadium ieri all’ora di pranzo i granata hanno risposto positivamente, nel primo tempo erano un po’ troppo lenti nel manovrare, infatti per questo Vanoli si è arrabbiato, e in assoluto avrebbero potuto essere anche un po’ più precisi nei tiri, Adams (4’ e 53’), Casadei (12’ e 50’), Walukiewicz si è mangiato clamorosamente un gol (27’), Lazaro (30’) e Sanabria (68’), però fin da subito hanno pressato l’avversario e dopo aver sbloccato il risultato con Elmas (41’) hanno ricercato il secondo gol per chiudere la partita arrivato con Casadei (66’). Certo nel finale non hanno forzato i ritmi che erano calati tantissimo, però non hanno corso grandi pericoli e in generale a parte la provvidenziale scivolata di Maripán a pochi passi dalla porta per impedire a Zeroli di provare a segnare (53’) e il tiro di Ciurria respinto da Vanja (73’) altre nettissime occasioni da gol il Monza non le ha create.
Con la vittoria sul Monza in classifica il Torino si è assestato all’11° posto e grazie ai 34 punti che ha incamerato in 27 partite a 11 gare dalla fine del campionato ne ha 12 in più dell’Empoli terzultimo e ha 6 squadre in mezzo, Genoa 31 punti, Como 28, Verona 26 (questa sera nel posticipo affronterà la Juventus), Cagliari e Lecce 25 e Parma 24, che fanno da airbag. Va poi detto che obiettivamente le ultime due Venezia e Monza, che hanno rispettivamente 18 e 14 punti, sono già quasi condannate alla Serie B. Senza dimenticare che il calendario dei granata è favorevole visto che dovranno affrontare ancora sei squadre che stanno sotto di loro, Parma, Empoli, Verona, Como, Venezia e Lecce. Quindi il primo obiettivo di Vanoli del conquistare i punti per la salvezza di fatto è stato raggiunto, a questo punto non ha più senso nascondersi dietro il manca ancora l’aritmetica a dirlo.
Già ma con un inizio sprint come aveva avuto il Torino, primo posto in solitario dopo 5 giornate, e i positivi innesti a gennaio di Biraghi, Casadei e Elmas, che hanno portato qualità alla rosa, dove sarebbe adesso il Torino se in estate il mercato fosse stato più ambizioso, persino a prescindere dall’infortunio di Zapata? E’ vero che con i se non si fa nulla e non si va da nessuna parte, però la squadra attuale con ancora Buongiorno e Bellanova e mettiamoci pure Rodriguez siamo sicuri che non avrebbe potuto giocarsela con Bologna (6° posto con 47 punti), Fiorentina (7° con 45), Roma (8° con 43) e Milan (9° con 41) per un posto in Europa?. Il distacco attuale è troppo per illudersi che con un filale strepitoso il Torino possa competere, anche perché tutte quelle davanti, compresa anche l’Udinese che è al 10 posto con 39 punti, dovrebbero avere un totale tracollo e i granata oltre a vincere con le squadre meno forti dovrebbero fare punti anche con Lazio, Udinese, Napoli, Inter e Roma.
Dove sarebbe il Torino con mercati più ambiziosi? Ed è proprio questa una delle cose che fa infuriare i tifosi granata e che alimenta la continua contestazione al presidente Cairo.
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