Mentalità, concentrazione, umiltà e essere affamati è quello che Vanoli chiede al Torino per battere il Venezia

Il Torino non deve illudersi di andare bene così perché ha pareggiato a San Siro contro il Milan e vinto in casa, con l’Atalanta nelle prime due partite di campionato. Di conseguenza questa sera, fischio d’inizio alle 18,30, con il Venezia al Penzo non sarà una passeggiata e non sarà facile conquistare i tre punti. Lo ha anche detto chiaramente Vanoli ieri durante la conferenza stampa della vigilia: “Nel percorso di crescita voglio vedere uno step di mentalità, perché è in partite come questa che bisogna aumentare la concentrazione e dobbiamo essere affamati per arrivare".
La gara con il Venezia, portato in Serie A proprio da Vanoli, sarà quindi un banco di prova. Nelle scorse annate troppe volte con squadre alla portata il Torino non era riuscito a conquistare i tre punti e alcune volte aveva addirittura perso. Così come dopo gare con squadre più forti non era riuscito a dare continuità alle prestazioni. Normale quindi che Vanoli non voglia che la squadra incappi in questi vecchi problemi. "Io non batto sull’aspetto mentale solo per questa partita, batto sempre su questo tasto. Per come ti alleni, dopo giochi. Dobbiamo migliorare la concentrazione e tanti aspetti, non solo tecnici o tattici. Dobbiamo crescere soprattutto in questo. Sappiamo che il Venezia sicuramente può darci fastidio, ma voglio che la squadra sia umile, che abbia fame e che si metta sullo stesso piano degli avversari per poi fare una partita importante. E questo è un altro aspetto sul quale dobbiamo crescere”. E anche per questo che il mister ha messo in guardia i suoi giocatori: “A volte la concentrazione è più facile averla contro le grandi squadre: se sotto questo punto di vista sbagliamo allora vuol dire che siamo ancora piccoli e che dobbiamo crescere. Il passaggio che voglio vedere domani è su questo, non lo chiedo sull’aspetto tattico o tecnico: lo voglio sotto l'aspetto mentale".
Cosa vuole quindi Vanoli dal suo Torino? “Voglio una squadra che sia competitiva, anche nei ruoli perché questo aumenta la tensione, la qualità e l’aspetto della mentalità". E l’allenatore chiede a tutti di avere “voglia di determinare e di aiutare la squadra” infatti “a tutti quelli che non giocano in un determinato momento ho sempre detto che starò loro con il fiato sul collo perché voglio che si conquistino un posto. Il campionato è lungo e abbiamo bisogno di tutti".
Il Torino non deve sottovalutare il Venezia, però deve essere consapevole dei propri mezzi e agire di conseguenza. E il calciomercato che chiuderà a mezzanotte, ma in alcuni paesi rimarrà aperto quindi ci sarà ancora la possibilità di cessioni nelle prossime settimane, non dovrà essere motivo di distrazione.
La cosa peggiore che potrebbero fare i giocatori granata è incappare nei vecchi vizi vanificando così il lavoro fatto finora. Per quel che riguarda la società, vendere altri calciatori che sono funzionali al gioco di Vanoli: le cessioni di Buongiorno e Bellanova, quest’ultimo all’insaputa del mister, sono state molto più che sufficienti.
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