Più delle parole di Cairo i tifosi del Torino attendono i fatti nel prossimo calciomercato estivo

Più delle parole di Cairo i tifosi del Torino attendono i fatti nel prossimo calciomercato estivoTUTTOmercatoWEB.com
Urbano Cairo
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Oggi alle 12:00Primo Piano
di Elena Rossin
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“Non ho parlato con il Napoli, né con nessuna altra squadra, di Ricci e Milinkovic Savic” così ieri il presidente del Torino Urbano Cairo intervenuto a Radio Kiss Kiss. E poi ha fatto anche una precisazione sulla clausola che c’è nel contratto di Vanja: 20 milioni e chiunque, previo accordo con il portiere, può portarselo via: “Le clausole possono anche sparire, i contratti si possono cambiare. Vanja ha fatto un grande campionato, è cresciuto molto ed è davvero un gran portiere. Copre benissimo la porta e poi para anche tanti rigori”. Ovviamente non si può modificare il contratto cancellando una clausola o altro, ma se ne può sottoscrivere un altro con termini diversi. Va ricordato che Milinkovic-Savic con il Torino ha un contratto fino al 2026 e a favore della società granata c’è la possibilità di prolungare il rapporto per un altro anno, quindi fino al 2027.

Cairo non si è fatto sfuggire l’occasione di sottolineare i giocatori che sono stati presi nel mercato invernale: “Abbiamo fatto tre begli innesti a gennaio con Elmas, Biraghi e Casadei. Il mister ha cambiato modo di giocare, poi la squadra è cresciuta”.  Su questo però vanno fatte delle doverose puntualizzazioni: 1) Elmas è in prestito, e per riscattarlo servono 17 mln, così come Biraghi, che per farlo diventare definitivamente un giocatore granata servirà 1 mln. 2) Vanoli ha varato il nuovo modulo, il 4-2-3-1, dalla gara d’andata con l’Udinese il 29 dicembre 2024 rimontando lo svantaggio di due gol e pareggiando la partita, mentre Elmas è arrivato il 30 gennaio 2025, Casadei il 2 e Biraghi il 3 febbraio. Nel frattempo il Torino aveva disputato altre cinque partite, includendo anche quella con l’Atalanta del 1 febbraio (Elmas non era fra i convocati) pareggiando con Parma, Juventus, Fiorentina e Atalanta e vincendo col Cagliari. Il periodo nero era quindi già stato interrotto, era iniziato dalla gara con la Lazio (29 settembre), nella gara successiva con l’Inter (5 ottobre) a fine match  l’infortunio di Zapata, con soli 8 punti conquistati (vittorie con Como e Empoli  e pareggi con Monza e Genoa) in 12 partite. In più era stato anche eliminato dalla Coppa Italia ai 16esimi dall’Empoli (24 settembre). Dopo la gara dell’andata col Bologna, che ha preceduto quella con l’Udinese, i  granata erano all’11° posto in coabitazione con l’Empoli con all’attivo 19 punti, 5 in più del Cagliari terzultimo, e dopo quella con l’Atalanta si trovavano sempre all’11° posto, ma avevano 27 punti e il distacco dalla terzultima, Parma, era di 7 lunghezze. Oggi a 5 giornate dalla fine del campionato il Torino è al 10° posto con 43 punti ed è a 18 lunghezze da Venezia e Empoli appaiate al terzultimo posto. Quindi è aritmeticamente salvo, ma è distante da un piazzamento utile per le coppe europee, infatti, il Milan è al 9° posto con 51 punti e 8 lunghezze in più, la Fiorentina 8° con 13 lunghezze in più, la Roma 7° con 14 punti in più e Juventus e Lazio sono irraggiungibili appaiate al 5° con un distacco di 16 lunghezze.

I tifosi del Toro, almeno la maggior parte di loro, delle parole del presidente Cairo non sanno cosa farsene perché troppe volte hanno visto vendere i giocatori migliori, anche quando era stato detto che sarebbero rimasti, per fare cassa e poi rimpiazzarli, per lo più a fine mercato, con altri che non erano più forti e infatti in quasi vent’anni di presidenza a parte 1 partecipazione fino agli ottavi all’Europa League, stagione 2014-2015 ottenuta per l’esclusione del Parma, e 1 spareggio non superato sempre per l’Europa League, 2019-2020 e anche in questo caso per l’esclusione di un’altra squadra il Milan, al massimo il Torino in quelle due occasioni è arrivato al 7° posto in Serie A, ha disputato anche 4 campionati in B (l’unico che può essere escluso dalle responsabilità della gestione Cairo il primo visto che era arrivato dopo il fallimento e il salvataggio ad opera dei lodisti), in Coppa Italia non ha mai superato i quarti (08-09, 12-13, 17-18, 19-20, 22-23), spesso uscendo prima, e ha vinto 1 solo derby (26/4/2015) e  pareggiati 7 su 32 disputati di cui 2 in Coppa Italia (entrambi persi).
E’evidente quindi che i tifosi del Toro attendano i fatti nel prossimo calciomercato estivo.