Sanabria e Ilic sono ancora in bilico: Cairo punta ad incassare
Dal “faremo le cose rapidamente” al “Non aspetteremo l’ultimissimo giorno”, il presidente Urbano Cairo prova a dettare i tempi del calciomercato del Toro. La prima promessa non è stata mantenuta, visto che ormai manca soltanto una settimana al gong delle trattative e il tecnico Paolo Vanoli continua ad aspettare il nuovo attaccante. E adesso si vedrà se la società riuscirà a chiudere il colpo prima dell’”ultimissimo giorno”, fissato per lunedì 3 febbraio. Intanto, però, la sensazione che trapela da via Viotti è che l’obiettivo sarebbe quello di vendere prima di partire all’assalto del nuovo bomber, che sia Beto, Simeone, André Silva o Cabral, citando i nomi accostati ai granata. E due profili granata sono tutt’altro che certi di una permanenza sotto la Mole, visto il rendimento recente e le voci che circolano intorno a loro.
Il primo è Antonio Sanabria, otto minuti in campo nell’ultimo mese di campionato, che infatti è stato proposto alla Fiorentina in uno scambio con Kouamé; l’altro è Ivan Ilic, al momento fermo ai box ma al quale Vanoli ha mandato messaggi chiari e inequivocabili. “Bisogna vedere cosa vuole fare da grande, la prestazione in gara è lo specchio di ciò che fai in allenamento” le parole del tecnico rivolte al serbo. E anche il presidente Cairo non lo ha blindato, anzi: “Ivan? Non lo so, il mio desiderio è non far uscire nessuno” la risposta sibillina del patron. Anche perché in caso di offerta superiore ai 15 milioni di euro, quanto il Toro aveva investito sul classe 2001 nell’inverno di due anni fa, Ilic finirebbe certamente sul mercato. E dalla Russia, specialmente lo Spartak Mosca, ci ha fatto più di un pensierino. Sullo sfondo, intanto, Vanoli si augura che questa situazione si sblocchi al più presto, anche perché ormai il tempo sta davvero per scadere.
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