Vagnati: “Siamo indietro, mancano giocatori. Le priorità: un difensore, un esterno sinistro e un attaccante. Vanno valutati i tempi di recupero di Schuurs”

20.07.2024 06:45 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata a Pinzolo Elena Rossin
Davide Vagnati
Davide Vagnati
© foto di Elena Rossin

Il direttore tecnico del Torino, Davide Vagnati, dopo aver raggiunto a Pinzolo la squadra e aver presentato il nuovo difensore Saul Coco, si è fermato per rispondere alle domande dei giornalisti presenti.

A grandi linee, qual è la strategia di mercato di quest’estate del Torino? Dove dovrete intervenire in maniera importante?
“Dal punto di vista di quello che dobbiamo fare, sappiamo le nostre necessità. Oggi è arrivato un altro ragazzo, il secondo portiere Paleari. Piano, piano stiamo colmando quelle che sono le necessità della squadra. Adesso avremo sicuramente bisogno di un altro intervento nella linea dei tre dietro. Avremo sicuramente la necessità di mettere un altro giocatore sulla quinta a sinistra. E stiamo valutando davanti di fare anche un intervento nella zona offensiva del campo”.

In questo senso, quello che è sembrato mancare l'anno scorso è stata un po' di imprevedibilità, un po' di fantasia davanti. La tipologia d’attaccante che cercate sarà questa oppure una puntata pura?
“Con il mister eravamo partiti con un'idea tattica di un certo tipo e poi dopo, guardando la squadra e le partite precedenti del mister, abbiamo analizzato un po' di altre cose e abbiamo capito che c'è la possibilità di giocare anche in maniera un po' diversa. Su quelle che erano le idee iniziali abbiamo adattato quello che mi è stato riportato dall'allenatore in base agli allenamenti e a quello che ha visto in relazione a un’idea diversa, però comunque a grandi linee era un’idea abbastanza simile”.

In questo momento i due nomi caldi sono Hajdari ed Adams? In particolare Hajdari può essere lui il rinforzo per la difesa?
“Non mi piace parlare di nomi perché purtroppo nel calcio ogni secondo può cambiare tutto: ogni cosa si può alterare o stravolgere. Ho detto quelle che sono le posizioni nelle quali dovremo intervenire. E in base a quelle che saranno le possibilità del mercato cercheremo di fare le cose migliori possibili”.

Ilic è arrivato in ritiro, ma c’è una trattativa calda con il San Pietroburgo che sta continuando ed è evidentemente una trattativa complessa. I tempi lunghi dipendono dalla complessità della trattativa?
“Sicuramente ne stiamo parlando, ne abbiamo parlato e ne stiamo parlando, però Ivan è un grande patrimonio del nostro club ed è un giocatore importante. E ha fatto anche l'ultimo Europeo ad un ottimo livello, quindi finché farà parte del Torino sarà a disposizione del mister e poi vedremo cosa succederà. Sicuramente se rimarrà al Torino sarà un giocatore di grande talento”.

A livello di tempistica, avete fissato una data per consegnare la squadra al completo al mister?
“No. Mi allaccio a quello che ho detto prima, come si fa a dare delle tempistiche alle cose? Stiamo lavorando veramente tanto tutti insieme, non solo io, Emiliano Moretti e quelli che lavorano con noi, e c’è un confronto quotidiano con il mister. Cerchiamo di fare le cose il più velocemente possibile, però il tutto deve essere compatibile con quelle che sono le richieste del mercato. È evidente che prima riusciamo a fare le cose, prima si può avere a disposizione il giocatore. Dall'altra parte è evidente che le cose si devono fare quando si possono fare, perché a volte certe dinamiche del mercato vengono piano piano con l'andare avanti del tempo. Siamo vigili e nel momento in cui ci saranno le opportunità sicuramente le coglieremo”.

Vanoli vi ha chiesto qualche giocatore in particolare?
“Ci ha parlato di ruoli, ma non è che ci abbia chiesto. Siamo totalmente in simbiosi che sappiamo quello che dobbiamo fare e quindi stiamo andando dritti cercando di fare le cose al meglio possibile per quelle che sono le qualità tecniche, morali e di età. Quindi ci sono tante cose che dobbiamo valutare e il mister insieme a noi è indirizzato su quelli che sono poi i ruoli che dicevo prima.
Non ci sono dei nomi particolari e comunque siamo alla ricerca di giocatori per più ruoli. Abbiamo ovviamente una lista, ma non ce n’è uno che devi prendere per forza. Si cerca di prendere sicuramente i migliori che abbiamo nella lista delle priorità e cercheremo di farlo nel più breve tempo possibile”.

Il punto fermo in attacco è Zapata, ma Sanabria si può considerare sul mercato oppure il mister lo considera incedibile?
“Tonny è un giocatore che non è solo una questione di punti di vista, ma penso che la società abbia dimostrato una grande fiducia in lui. L'anno scorso penso che abbia fatto un campionato diverso da quello che può essere la sua qualità, la sua caratteristica, ma sono convinto che Tonny, soprattutto con questo tipo di atteggiamento tattico che il mister sta provando negli ultimi giorni, possa essere un grande giocatore. Poi vediamo cosa dirà il campo e se si tradurrà in verità. La fiducia in Tonny l'abbiamo sempre avuta, anche prima di Vanoli, che, tra l'altro come dici tu, in lui crede”.

Vanoli, come ci ha spiegato, ha anche altre idee di gioco. Adesso sta provando il 3-5-2, ma il mercato si indirizzerà anche in base a quello che vi dirà lui? L’anno scorso mancava l’imprevedibilità negli ultimi 20-30 metri, serve un giocatore con caratteristiche diverse da quelle degli attuali per averla? Lo state cercando oppure no?
“No, mi dispiace un po' che fai certi discorsi sul fatto che non avevamo. Le cose che facciamo, le facciamo perché vogliamo farle, perché pensiamo che sia giusto farle e le facciamo insieme al mister. Il discorso dell'anno scorso, noi abbiamo fatto uscire giocatori imprevedibili, che potrebbero essere attaccati esterni, perché insieme all'allenatore (allora era Juric, ndr) avevamo fatto un certo tipo di discorso.
Per la seconda cosa che dici, assolutamente sì. Vanoli ha valutato, anche in base ai confronti che abbiamo avuto, che in questo momento la situazione migliore è avere due attaccanti vicini. Ci ha lavorato anche in passato con altre squadre, quando faceva l'assistente. Abbiamo valutato e quindi anche su questa base stiamo prendendo in considerazione giocatori con profili e con caratteristiche diverse. Poi non è detto che all’interno di una rosa ci possa essere quel giocatore che ti cambia la partita magari a gara in corso o se vuoi giocare in maniera diversa. In questo sono d’accordo con te. L’indirizzo è un po' diverso”.

Premesso che lei non è un medico, però qual è la situazione sui tempi di recupero dagli infortuni di Schuurs e Vlasic? Trattandosi di due titolari importanti per l’economia del gioco della squadra la tempistica della loro piena guarigione può influire sulle decisioni di mercato?
“E’ una domanda molto pertinente, nel senso che Nikola è in una situazione abbastanza, tra virgolette, oggettiva: sappiamo qual è il problema muscolare e quindi ci auguriamo di averlo il prima possibile, ma sicuramente ci vorrà ancora qualche tempo. 
Per quanto riguarda invece Perr, stiamo cercando di trovare la soluzione più veloce possibile per far rientrare il ragazzo. L’ho sentito anche stamattina, è molto motivato e voglioso. E’ evidente che in base a quelle che saranno le nuove informazioni cliniche dovremo poi dopo cercare di fare valutazioni immediate su due giocatori molto importanti. Su Vlasic non ci sarà sicuramente nessun tipo di problema, mi auguro, ammesso che ci siano cose favolose. Su Perr valutiamo quali saranno i tempi di recupero in base alle prossime notizie”.

Coco ha detto che in una difesa a tre è fondamentalmente il centrale quindi pensate che Schuurs possa agire a destra quando tornerà, a meno che poi non viriate su una difesa a quattro?
“Capisco poco lo spagnolo, però mi sembra che Coco, ragazzo molto intelligente, abbia detto che è disponibile a giocare in tutti i ruoli. Detto questo, pensiamo che la sua caratteristica migliore possa essere giocare a campo aperto nel centro-destra. Il mister comunque in questo momento sta valutando un po' tante cose, per esempio Vojvoda nel ruolo di braccetto di destra, che evidentemente sta dando dei buoni risultati. Vanoli quindi sta cercando di capire in questo momento quali siano le risorse migliori all’interno del club per cercare di allestire la squadra migliore. E’ un po’ un divenire”.

Così Tameze può giocare nel suo ruolo di centrocampista e non come l'anno scorso che era stato spesso utilizzato per necessità nella linea difensiva?
“Esatto”.

Tornando a Schuurs, non si sanno quindi i tempi di recupero?
“Non ti so dire adesso se rientrerà tra un mese o quando, stiamo vivendo un momento di riflessione per capire quali sono i tempi massimi di recupero del ragazzo”.

Visto che sta nascendo un nuovo ciclo e sta nascendo anche una nuova squadra quale sarà la filosofia del Torino di Vanoli? 
“Intanto vi dico che mi è dispiaciuto che non mi abbiate fatto una domanda, secondo me è molto importante, che mi è venuta in mente adesso affrontando il discorso filosofia. Molti dicono la parola filosofia, progetto come se fosse una cosa facile, scontata e a volte se ne abusa, però penso che, soprattutto quest'anno, col fatto che forse siamo la prima società che ha portato la Primavera a 5 chilometri dal ritiro della prima squadra. Non ricordo che una cosa  così sia mai successa. Questa, secondo me, è una cosa molto importante per quello che è l'idea della filosofia di un club. Perché i ragazzi giovani che vengono ad allenarsi vicino alla prima squadra e la prima squadra che ha la possibilità di avere sempre vicino la Primavera dà un senso di appartenenza a questi ragazzi che possono essere molto vicini ai loro idoli e possono crescere, avere un'identità e una voglia di migliorarsi quotidianamente. 
Tornando alla domanda sulla filosofia, quando abbiamo pensato a mister Paolo Vanoli volevamo cercare di continuare un certo tipo di calcio, d’intensità, l’aggressione in avanti, la voglia di poter dominare le partite, anche dal punto di vista fisico perché abbiamo in questi anni fatto un percorso di un certo tipo fisico e soprattutto di mercato che andava in linea con questo. Secondo noi, la cosa migliore era cercare di continuare un percorso con un allenatore che avesse queste caratteristiche e, soprattutto, che avesse la voglia di migliorare e di crescere in questo club e con questo club”.

Visto che sono andati via Rodriguez e Buongiorno, è già stata presa la decisione su chi sarà il prossimo capitano o sarà una scelta che verrà presa nelle prossime settimane?
“Ne abbiamo parlato con il mister di questa cosa e giustamente si è preso qualche tempo per decidere, non so se sarà a fine ritiro o a fine tournée in Francia, ma è una cosa che sicuramente stiamo risolvendo”.

Nei discorsi con il mister avete parlato di obiettivi di classifica? Cosa avete chiesto e Vanoli?
“Secondo me, sarebbe veramente una cosa sbagliatissima parlare di obiettivi prima ancora di aver fatto la squadra. Adesso dobbiamo cercare di fare la miglior squadra possibile e cercare di avere, diciamo, un presupposto su quello che potremmo fare. Adesso siamo ancora molto indietro per quanto riguarda  … cioè indietro …. ci mancano ancora dei giocatori quindi in base ai nuovi giocatori che verranno poi saremo sicuramente più forti e potremmo dare una risposta”.