Cagni: "Baroni non è una sorpresa, in Vanoli c’erano già i cromosomi del mister"

Avversari per 90 minuti ma amici fuori dal campo. Domani sera Lazio e Torino saranno di fronte per raggiungere i rispettivi obiettivi: Champions da una parte, zona sinistra della classifica dall'altra. In panchina ci saranno Marco Baroni e Paolo Vanoli, ex compagni di squadra allenati a Verona da Gigi Cagni. E proprio l'ex tecnico gialloblù è stato contattato dall'edizione odierna di Tuttosport per parlare dei due tecnici che stanno facendo bene sulle panchine dei biancocelesti e dei granata: "Sicuramente per quanto riguarda Marco non è stata una sorpresa - ha esordito Cagni -. Per ruolo aveva già determinante letture e una certa attitudine da futuro allenatore.
Mi ha un po’ stupito Paolo, visto che giocava sulla fascia sinistra ed era meno nel cuore del gioco, in più all’epoca era molto giovane. Col senno del poi però posso dirvi una cosa su Vanoli…
Se Baroni da centrale difensivo era abituato a comandare la squadra, devo dire che pure Paolo era propenso a parlare in campo e a farsi sentire. Chiamava la palla, dava indicazioni ai compagni e qualche volta urlava pure se serviva. Pertanto - ha concluso il mister - anche se aveva solo 24-25 anni in lui c’erano già i cromosomi del mister".
Copyright © 2025 - Tutti i diritti riservati