Torino, i numeri al ribasso: statistiche fotografano un momento di difficoltà

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Dopo un inizio incoraggiante, il campionato del Torino ha preso una china di segno completamente opposto; il trend, rispetto alle prime cinque giornate, è complessivamente negativo, non solo per i risultati. 

Le statistiche fotografano un momento di difficoltà, soprattutto in relazione all'avvio di stagione particolarmente positivo; nelle prime 5 giornate, la squadra di Vanoli ha raccolto 11 punti (2,2 di media), frutto di 3 vittorie e 2 pareggi. Un filotto di risultati forse inatteso, anche in considerazione di un calendario non proprio agevole, che ha messo subito di fronte Milan in trasferta e Atalanta in casa. Con il senno di poi, i successi esterni contro Venezia ed Hellas Verona hanno assunto un peso specifico diverso, mentre lo 0-0 con il Lecce, a posteriori, sa tanto di campanello d’allarme. Il ko in Coppa Italia contro l’Empoli ai 16esimi di finale appare come il primo, vero spartiacque della stagione granata: una sconfitta inattesa, maturata nel finale, alla quale sono poi seguite tre sconfitte di fila in campionato.

I numeri del calo da fine settembre
L’infortunio di Duvan Zapata nella gara di San Siro contro l’Inter è l’altro punto di svolta ma, dati alla mano, il rendimento del Torino era già in calo. Tra la 6^ e la 14^ giornata di campionato, infatti, la media punti è precipitata a 0,5 per partita (1 vittoria e due pareggi in 10 gare).

L’assenza del centravanti colombiano ha avuto un impatto estremamente negativo sulla produzione offensiva della squadra; la media reti per partita è passata da 1,7 nelle prime sette giornate di campionato a 0,50 nelle successive otto. Dall’8° al 14° turno di campionato, infatti, i granata hanno segnato solo 4 reti: due (peraltro inutili) contro il Cagliari e una contro Como e Monza. Non esattamente un dato sorprendente se si guardano le statistiche: in base a quanto raccolto dal portale transfermarkt.it, il Torino è terzultimo per tiri verso la porta (196) e quartultimo per conclusioni nello specchio (143). Di contro, per percentuale di ‘conversione’, la squadra granata ha fatto meglio, ad esempio, di Napoli, Bologna e Roma.

Tornando alla classifica, invece, serve una svolta; per ottenere una salvezza tranquilla il Toro deve quasi raddoppiare la propria media punti delle ultime 10 giornate; dopo 15 turni di campionato, infatti, quella del Lecce quintultimo è di 0,86. Tradotto in termini pratici, i giallorossi - tenendo questo ritmo - avrebbero circa 32 punti dopo 38 giornate; se il Torino avesse lo stesso rendimento medio, otterrebbe circa 20 punti in 23 giornate, chiudendo a 35, una quota che verosimilmente garantirebbe la salvezza.

I pronostici dei bookmaker
Secondo le principali agenzie di scommesse, il Torino non è tra le squadre ‘pericolanti’; in base alle quote del sito di scommesse calcio di Betway, ad esempio, ci sono diverse compagini che rischiano molto di più. In particolare, i bookmaker ritengono che Venezia, Hellas Verona e Monza siano le tre con le maggiori probabilità di chiudere il campionato all’ultimo posto in classifica. Per il Toro, quindi, sembra profilarsi un’altra faticosa stagione di transizione, con la speranza di invertire presto il trend negativo degli ultimi mesi. Sullo sfondo, le voci circa una possibile acquisizione da parte della Red Bull, che potrebbe aprire nuovi orizzonti per la squadra granata.

Il calendario fino alla fine del girone d’andata
Il girone di ritorno si aprirà con il derby contro la Juventus; ragion per cui, le quattro giornate che mancano al ‘giro di boa’ assumono un peso ulteriore, anche per gli avversari che il Toro dovrà affrontare. Dopo il pari a reti bianche contro il Genoa, il calendario prevede la trasferta di Empoli, potenzialmente uno snodo cruciale, con in palio punti importanti per tenere a debita distanza la zona ‘calda’ della classifica. Dopo Bologna (in casa) e Udinese (fuori), i granata ospiteranno il Parma, altro match delicato per gli equilibri della parte sinistra della classifica.