Che avvio di campionato del Torino ora però è tempo di confermarsi
L’avvio in campionato del Torino è stato entusiasmante - 7 punti in tre partite arrivati dal pareggio con il Milan e dalle vittorie con Atalanta e Venezia - e anche inaspettato a causa delle cessioni eccellenti e di un mercato che ha portato giocatori da scoprire, però adesso i granata di Vanoli devono confermarsi. Quasi la sosta per gli impegni delle Nazionali sarebbe stato auspicabile che non ci fosse visto lo slancio iniziale, ma era inevitabile.
Le prossime quattro partite diranno se il Torino ha la capacità di competere per mantenersi nelle prime posizioni in classifica, oggi condivide la vetta con Inter, Juventus e Udinese. Saranno quindi un banco di prova il Lecce (al Grande Torino domenica 15 alle 15) e l’Hellas Verona (al Bentegodi venerdì 20 alle 20,45). L’intermezzo dei sedicesimi di Coppa Italia con l’Empoli (fra le mura amiche martedì 24 alle ore 21). Poi ci saranno due match sulla carta decisamente più impegnativi visto che in casa i granata affronteranno la Lazio (domenica 29 alle 12,30) e in trasferta l’Inter (sabato 5 ottobre alle 20,45). E ci sarà quindi una nuova sosta del campionato.
Vanoli non ha cambiato il modulo, di base c’è sempre il 3-5-2, ma il modo di interpretarlo. Non più l’uno contro uno a tutto campo come richiedeva Juric, ma una maggiore aggressione dello spazio e la ricerca della profondità con gli inserimenti delle mezzali, Ricci e Ilic, e non solo la spinta dalle fasce, tanto più dopo la cessione di Ballenova che lo garantiva a destra, in modo che le due punte, che devono giocare abbastanza vicine, ricevano maggiori rifornimenti e quindi abbiano più possibilità di concludere in porta. Questo evidentemente non esclude che provino a segnare anche gli altri calciatori, anzi. Le mezzali sono un po’ sollevate dai compiti difensivi con Linetty che fa da schermo alla difesa. Tutti devono accompagnare l’azione e la manovra deve essere fluida. Le due punte hanno il compito di muovere la palla facendosi trovare nel posto giusto al momento giusto e di tirare in porta con precisione appena ne hanno l’opportunità. Zapata resta il principale riferimento e per il posto al suo fianco Adams sta scalando le gerarchie e contende una maglia da titolare a Sanabria e Karamoh gode della fiducia del tecnico. A partita in corso si può passare al 3-4-2-1 o al 3-4-3 oppure anche al 4-2-3-1 e al 4-3-3.
I nuovi Coco e Adams si sono inseriti già bene, mentre si aspetta di vedere cosa potranno dare in più gli ultimi arrivati Borna Sosa, Pedersen, Maripán e Walukiewicz. Gineitis intanto è tornato a disposizione dopo l’infortunio e fra un po’ toccherà prima a Vlasic e poi più avanti anche a Schuurs. Con tutti presenti e in forma Vanoli avrà quindi maggiori alternative e possibilità di variare di più il modulo, magari anche inizio partita se questo sarà utile per affrontare l’avversario di turno.
Finora il Torino ha goduto sia della novità di Vanoli, alla sua prima esperienza in Serie A, sia di un avvio non poi così brillante di parecchie squadre, come il Milan e l’Atalanta, sommato al fatto che le formazioni più forti tendenzialmente ingranano la marcia prima di iniziare le coppe europee. Questo ha anche permesso di non far sentire troppo le cessioni di Buongiorno e Ballanova e anche l’addio di Rodriguez. Con il passare del tempo però i granata di Vanoli non saranno più una novità e verranno prese loro le misure ed è per questo che dovranno sapersi confermare.