ESCLUSIVA TG – Cocchi (Pianetaempoli.it): “L'Empoli dovrà essere bravo a sfruttare gli errori perché il Torino ne fa”

Alessio Cocchi è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Cocchi è un giornalista, redattore di PianetaEmpoli.it. Con lui, che segue l’Empoli, che questa sera affronterà il Torino sotto la Mole, abbiamo parlato del momento delle due squadre.
Vista la classifica sarà una partita complicata per l'Empoli, come ci arriva la squadra di D'Aversa?
“Sarà una partita complicata per tutte e due le squadre, anche per il Torino. L’Empoli ci arriva con la voglia di riscattarsi dopo la brutta prestazione con la Roma, una delle peggiori della stagione, però con la consapevolezza di avere un gruppo che fin qui non ha quasi mai mancato dal punto di vista prestazionale e che ha sempre fatto vedere cose buone. E’ una squadra che ha una classifica molto bugiarda rispetto a quello che ha prodotto nel corso del campionato, perché l'Empoli meriterebbe tranquillamente almeno tra i 4 e i 6 punti in più rispetto a quelli che ha. Tante partite sono state buttate via dal punto di vista del risultato rispetto a quanto prodotto, anche la penultima gara, quella contro il Genoa, dove l'Empoli vinceva 1 a 0 e ha pareggiato per un erroraccio del portiere e il Genoa non ha mai tirato in porta. Quindi c'è grande voglia di riscatto”.
L’Empoli ha anche tanti infortunati, com’è da questo punto di vista la situazione?
“E’ vero è un problema che sta costellando la stagione, ma D’Aversa spera di recuperare un paio di elementi, Anjorin si sta già allenando col gruppo e sicuramente sarà convocato. Mentre Ismajli e Fazzini stanno ancora lavorando a parte, ma si spera che uno dei due, più il primo del secondo, possa far parte della spedizione, magari non giocando dall'inizio, però comunque esserci. E c'è voglia di venire a Torino per portare via punti”.
Che Torino si aspetta l’Empoli, tenuto conto che in Coppa Italia gli azzurri hanno eliminato i granata, ma all’andata in campionato hanno perso di misura?
“La gara con il Torino dell'andata è un'altra di quelle dove il risultato non è stato giusto rispetto a quanto visto in campo. Una partita vinta dal Torino per un colpo balistico di Adams, ma era una match da 0 a 0. quindi manca un punto pieno all'Empoli. Il Torino sta facendo un campionato un po' altalenante, la classica squadra da mezza classifica che fa delle cose buone, ma, per quel poco che ho visto e osservato, ne alterna anche alcune negative. La gara contro il Parma, che ho visto per tutti i 90 minuti, mi ha dato quest’impressione. Una squadra che a tratti sia quasi inaffrontabile, ma che poi commette ingenuità difensive abbastanza marchiane che non le permettono di fare quel piccolo salto di qualità che, visti anche gli elementi in rosa, potrebbe meritare. Mi aspetto quindi un Torino combattivo, che voglia sicuramente iniziare forte la partita e cercare di farla. L'Empoli dovrà essere bravo a sfruttare gli errori, perché il Torino di errori ne fa”.
Quanto potrebbe pesare all'Empoli l’essere terzultimo in classifica seppur a dieci giornate dalla fine il discorso salvezza sia ancora aperto, anche se non facile?
“La classifica lascia il tempo che trova perché l'Empoli sa che deve fare almeno 14 punti di qui alla fine della stagione per arrivare ai 36, che tendenzialmente dovrebbero bastare per salvarsi. Quindi il fatto di essere terzultimo a dieci gare dalla fine lascia veramente il tempo che trova. L'Empoli l'anno scorso ha fatto una rimonta clamorosa, a un certo punto era addirittura penultimo, staccato dalla quartultima da diversi punti. Adesso le squadre sono tutte lì perché il Parma ha due punti in più, il Lecce tre e il Verona e il Cagliari quattro, le avversarie che lottano per salvarsi non sono lontane, quindi la classifica non è un peso. L'Empoli sicuramente deve fare i punti, sa che deve farli e che deve affrontare ogni gara come se fosse una finale. Dieci partite sono 30 punti in palio e non sono pochi. Il margine c’è, anche se non è facile. Però l’obiettivo è quello di salvarsi anche all'ultimo secondo dell'ultima giornata, così come è successo lo scorso campionato. La squadra è al quarto anno consecutivo in Serie A, non ci sono obblighi, non ci sono pesi e un'eventuale retrocessione verrà comunque presa in maniera molto, molto serena dalla piazza. L'importante è che la squadra metta il 100% in ogni gara, poi se non dovesse riuscire nell'impresa, perché sarà un'impresa quella di salvarsi anche quest'anno, non verrà vissuta come un dramma dopo quattro anni consecutivi di Serie A. Ripeto, c'è molta serenità. D'Aversa è convinto che la squadra abbia le carte in regola per farcela. Hanno pesato tantissimo i tanti infortuni perché l'Empoli nella prima parte di stagione, quando aveva tutti i giocatori a disposizione, galleggiava tra il decimo e l'undicesimo posto, che non è certamente il piazzamento dell'Empoli. Questo per far capire che avere sempre cinque, sei titolarissimi fuori per una squadra che deve salvarsi non è facile”.
Quali sono i punti di forza del Torino che potrebbero mettere in difficoltà l’Empoli?
“Il Toro è una squadra che gioca a pallone, ha un allenatore che predica calcio, che fa giocare bene le sue squadre, come ha fatto col Venezia negli anni passati, quindi credo che il punto di forza sia proprio la struttura qualitativa dello sviluppo del gioco che ha il Toro. Certo il Toro pecca, secondo me, un po' senza palla nella fase di non possesso, quindi quando ha la palla bisogna stare molto attenti: questo è il punto di forza. L'Empoli dovrà essere di conto bravo a gestire bene la sua fase di non possesso”.
E qual è il punto di forza dell'Empoli?
“Da un punto di vista strutturale e tattico, anche se purtroppo l'ultimo periodo ha rinnegato un po' quello che sto per dire, è la solidità difensiva. Quando c’era la squadra al completo, soprattutto con Ismajli, gli avversari facevano tanta, tanta difficoltà a segnare. Purtroppo l'assenza di Ismajli ha cambiato un po’ le carte con al suo posto un ragazzo giovane come Marianucci, che l'anno scorso giocava in Primavera, con Goglichidze, che ha fatto anche più delle aspettative essendo al primo anno da professionista vero in Serie A, e con De Sciglio, che è un giocatore che viene da anni di sofferenza e quest'anno deve un po' riscattarsi. E infatti nell'ultimo periodo l’Empoli ha subito un po' troppi gol. Però l'Empoli ha una super difensiva ben collaudata e non è facile passare l'Empoli dalla cintola in giù. E poi c'è forza, c'è voglia, c'è carattere e adesso c'è anche fame di punti. E quando si arriva a questo punto della stagione tutto ciò fa la differenza. Capire che si sta giocando per un obiettivo, e nel caso dell'Empoli è “vita o morte”, oppure essere in una situazione un pochino più, passatemi il termine, limbica, come è quella del Toro che non rischia assolutamente la retrocessione e allo stesso tempo difficilmente può raggiungere l'Europa, pone le squadre in una situazione completamente differente. La fame e le motivazioni da adesso in avanti iniziano a fare la differenza”.
E’ facile dire che in questa partita ha più da perdere l’Empoli, ma è proprio così?
“Sì, certo. L'Empoli in questo momento deve fare i punti e anche un punto portato via giocando in trasferta sul campo del Toro è un punto sicuramente guadagnato. Poi va sempre guardata che piega prende la gara, perché se la pareggi con dieci tiri in porta a zero comunque alla fine ti girano le scatole, però penso che tutti metterebbero la firma per tornare con un punto. Umilmente penso che il Toro abbia una posizione in classifica che ormai non lo porta né su né giù e a questo punto deve gestire il suo campionato, che sarà l'ennesimo a metà classifica”.
Se l'Empoli potesse togliere un giocatore al Torino, chi toglierebbe?
“Adams che è un giocatore straordinario, a me piace tantissimo, e oltre a lui, per un affetto personale e umano, Samuele Ricci, che sta facendo dei grandi passi in avanti, è diventato anche il capitano ed è un giocatore veramente forte”.
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