Il bilancio di mezza stagione del Torino è negativo ma almeno ci sono i 21 punti in ottica salvezza: pagato a caro prezzo il pessimo mercato estivo

07.01.2025 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Vagnati
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Il Torino è arrivato al giro di boa con 21 punti frutto di un inizio di campionato molto positivo, alla quinta giornata era da solo al primo porto, che però ha illuso e il successivo ridimensionamento dovuto anche dall’infortunio di Zapata, ma non solo perché è venuto a galla, come era inevitabile, il reale valore di una rosa di mediocre qualità e con poco carattere. A tutto ciò va aggiunta l’eliminazione dalla Coppa Italia ai sedicesimi ad opera dell’Empoli.

I 21 punti ottenuti sono frutto di 5 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte con 19 gol fatti (uno è un autogol, Thiaw del Milan)e 24 subiti (uno è un autogol di Coco). E questi punti hanno collocato il Torino all’11° posto in classifica a 4 lunghezze dalle terzultime, Cagliari e Lecce. In ottica salvezza, step primario fissato dall’allenatore Vanoli, 21 punti sono un discreto risultato tenuto conto che la quota normalmente è fissata a 40, ma resta non poca apprensione per i soli 4 punti in più rispetto alle terzultime. Se da una parte Monza e Venezia hanno già un piede in Serie B, visto che hanno ottenuto rispettivamente 10 e 14 punti, e continuando con questo andamento rimarrebbe un solo altro posto a rischio, dall’altra il cuscinetto di squadre che separano dal baratro numericamente non è così esiguo, infatti sono 7 (Empoli, Genoa, Parma, Verona, Como, i lariani devono recuperare la partita col Milan, Cagliari e Lecce), però tutte concentrate in quei 4 pochi punti.

I problemi del Torino derivano dal mercato estivo. E’ stata smantellata la difesa che era il punto di forza , nello scorso campionato era la quarta migliore della Serie A, con la cessione di Buongiorno e il mancato rinnovo di contratto a Rodriguez, il tutto sapendo che Schuurs aveva problemi nel recuperare dall’operazione di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, che lo aveva tenuto fuori dal 21 ottobre 2023, e infatti l’1 agosto è stato nuovamente sottoposto a intervento chirurgico  nell’occasione artroscopico e tutt’ora è ancora alle prese con il percorso riabilitativo. Nel frattempo era stato preso solo Coco dal Las Palmas e poi dopo la prima giornata di campionato è stato ceduto anche Bellanova (22/8), all’insaputa di Vanoli, e sono arrivati il 29 agosto Maripán e il 30 Walukiewicz con le contemporanee altre cessioni di Sazonov, seppur fosse una riserva, e del giovane Dellavalle. Vanoli, neo allenatore e con un’idea  di gioco differente rispetto a quella di Juric ha dovuto svolgere il ritiro estivo con pochi calciatori a disposizione non per nulla la Primavera era in ritiro in contemporanea e a otto chilometri di distanza da Pinzolo altrimenti sarebbe stato impossibile svolgere le esercitazioni poiché mancavano calciatori in quasi tutti i reparti. Inoltre va ricordato che Adams è arrivato a Pinzolo il 25 luglio sera e ha svolto il primo allenamento con i nuovi compagni il giorno successivo che era anche l’ultimo del ritiro. E che Sosa è stato ufficializzato il 17 agosto, primo giorno di campionato, e Pedersen il 22. Che Pellegri è stato ceduto il 30 agosto e successivamente il 3 settembre Radonjic, non si era neppure mai aggregato alla squadra, e N’Guessan, altro giovane difensore, il 7. Con un tale scenario assemblare la squadra è stata un'impresa e in questi mesi infatti l’allenatore più volte ha spostato i giocatori da una posizione all’altra, soprattutto in difesa, per cercare l’assetto migliore possibile e a partite in corso ha anche cambiato modulo passando dal 3-5-2 al 4-2-3-1 e loro varianti senza ottenere chissà quali risultati.

Il risultato è stato che il Torino fin dalla prima giornata di campionato ha subito gol per errori individuali e collettivi definiti molte volte dallo stesso Vanoli assurdi. Fino a quando c’è stato Zapata, che fin da subito aveva formato con Adams una coppia d’attacco prolificamente promettente, almeno la squadra segnava, ma poi dopo il numero dei gol è crollato drasticamente e lo stesso Adams ha patito l’assenza del compagno di reparto e solo dal 13 dicembre si è un po’ ripreso tornando a segnare, gol vittoria con l’Empoli e poi sedici giorni dopo la rete che ha contribuito al pareggio con l’Udinese. Non solo i granata hanno faticato a segnare per buona parte del girone d’andata, ma pure a creare occasioni da gol e quando anche le hanno create, come nell’ultima gara con il Parma, poi, per un motivo o per un altro, non le hanno concretizzate.L’aver quindi puntato tutto su Zapata senza avere un sostituto naturale del colombiano si è rivelata una mossa errata e le scelte dei quinti finora non si sono rivelate molto azzeccate. Nel potenziare la fase offensiva e nel ricercare il gol non hanno aiutato neppure gli infortuni di Vlasic, Ilic e Gineitis, per fortuna ora messi alle spalle.

Il calciomercato ha aperto cinque giorni fa, il 2, ma finora nessun rinforzo è arrivato: sembra incredibile, ma è proprio così. Gli errori commessi, nel recente passato e anche nelle stagioni precedenti, sembrano non aver insegnato nulla alla dirigenza: continuando a giocare col fuoco si rischia di bruciarsi.