Il Torino a piccoli passi avanza verso la tranquilla salvezza. Ok per Elmas e Casadei, ma il sostituto di Zapata è evidente che serve
Premesso che ottenere un punto contro l’Atalanta è positivo, c’è però da puntualizzare che osare un po’ di più non sarebbe stata un’eresia da parte del Torino però per farlo sarebbe servito un centravanti alla Zapata. L’Atalanta arrivava dal pareggio di mercoledì sera con il Barcellona, che le è valso l’approdo ai playoff per andare agli ottavi di Champions League, e inoltre la squadra di Gasperini aveva gl uomini contati per gli infortuni di Scalvini, Lookman, Zappacosta e Kossounou e che nel riscaldamento ha perso Carnesecchi, risentimento muscolare all'adduttore destro, e dopo 31’ ha dovuto sostituire Kolasinac, problema al flessore della coscia destra, con Toloi. E in panchina c’era Scamacca al rientro dopo 181 giorni fuori per l’infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro e che dopo essere entrato in campo, al posto di Retegui all’85’, un solo minuto dopo ha accusato un problema al quadricipite stingendo però i denti fino al fischio finale. Insomma vista la condizione dei bergamaschi seppur il Torino abbia anche lui l’infermeria alquanto affollata, Vojvoda, Ilic, Zapata, Schuurs tra l’altro non più nella lista dei 25, Ilkhan e Savva, avrebbe potuto essere più “aggressivo” in fase offensiva pressando maggiormente gli avversari per provare a strappare la vittoria.
Certo l’Atalanta è una squadra oggettivamente più forte e magari stando più alto il Torino avrebbe rischiato di porgere il fianco alle incursioni degli avversari, ma resta la sensazione che se avesse osato un po’ di più forse i tre punti li avrebbe anche potuti ottenere. Dopo il gol annullato a Bellanova (22’) e quello del vantaggio realizzato da Djimsiti (36’) c’è stata una pronta reazione e infatti Maripán già prima dell’intervallo aveva pareggiato i conti (40’). Nella ripresa ci si aspettava quindi una maggiore determinazione e invece si è avuta la sensazione che i granata si siano accontentati del pari non solo dopo il rigore parato da Vanja a Retegui (74’), ma già anche prima. Adams e Karamoh non hanno saputo tenere più alta la squadra, ovvio non sono Zapata, però quando l’avversario non è al meglio vanno sfruttare le difficoltà che può avere. Anche quando è subentrato ad Adams Sanabria (63’) la situazione da questo punto di vista non è più di tanto cambiata, almeno Njie, che ha preso il posto di Karamoh (63’), ci ha provato a tirare almeno un volta. Non è la prima volta che capita ed è quindi evidente che serve un centravanti con caratteristiche fisiche e tecniche che possa essere un degno sostituto di Zapata.
Sono passati 120 giorni dall’infortunio di Duvan ed è da allora che mister Vanoli chiede che sia rimpiazzato. Il mercato ha aperto il 2 gennaio e solo tre giorni fa è stato preso Elmas, un trequartista, e si attende l’ufficialità di Casadei, un centrale di centrocampo che può agire anche da mezzala e da trequartista. Domani sera a mezzanotte chiuderà il mercato e la prima punta dov’è? Mister Vanoli è riuscito a dare una sistemata alla squadra passando al 4-2-3-1, anche se ieri sera un po’ a sorpresa il Torino si è presentato in campo con il 5-3-2. Magari Vanoli così voleva sfruttare le difficoltà che avrebbe potuto avere l’Atalanta e che ha effettivamente avuto, ma gli è mancato davanti l’uomo che facesse la differenza. E’ proprio per questo che serve il sostituto di Zapata: non si ha più fiato per ripeterlo.
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