L'ex granata Aramu a Di Marzio: "Toro un amore unico, dissi no alla Juve"
L'ex calciatore del Torino cresciuto anche nel vivaio, Mattia Aramu, oggi al Mantova, si è raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com: "Ero una promessa ma non rispettai le aspettative. Il contratto con il Torino terminò e rimasi senza squadra. Le strade erano due: crescere e provare a rimettermi in gioco o vivacchiare e probabilmente smettere poco dopo. Ripartii dalla C con il Siena, ma da li qualcosa cambiò. I miei primi ricordi si dividono tra la squadra di paese allenata da papà e i provini con il Torino, con cui ho un legame unico, è una casa in cui sono cresciuto. Per questo dissi di no alla Juve. Con il Toro ho esordito in A e segnato il mio primo gol, è parte di me. Mi fece esordire Mihajlovic. Mi ha dato tanti consigli. Con il tempo ho imparato ad apprezzare la sua trasparenza e chiarezza. Un valore raro nel calcio. Voleva solo il bene di chi aveva di fronte e trattava tutti allo stesso modo. Era sé stesso, sempre. Ero giovane e nel 2018 mi ritrovai senza squadra, persa la voglia di rimettermi in gioco ho smesso di cullarmi e curare solo la mi qualità tecnica e dunque sono ripartito dalla C. A Siena avevo trovato continuità e recuperato autostima, poi l’opportunità di Venezia. Doppia cifra un anno, vittoria dei playoff quello successivo, fino al ritorno in A. Lo scorso anno a Bari non sono stato bene, non riuscivo a essere me stesso, è stato un periodo difficile, anche perché su di me si contava molto. Ho la fortuna di avere una moglie e una famiglia che mi hanno sempre compreso e sostenuto nelle difficoltà. Ora sono al Mantova, voglio solo divertirmi e aiutare la squadra a vincere".