LIVE Vanoli: "Adams affaticamento, spero domani di averlo. Voglio fame, più determinazione e cattiveria nell'ultimo passaggio: basta buttare punti!"

LIVE Vanoli: "Adams affaticamento, spero domani di averlo. Voglio fame, più determinazione e cattiveria nell'ultimo passaggio: basta buttare punti!"
Paolo Vanoli
© foto di Elena Rossin
Ieri alle 12:25Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin

Il Torino è reduce dalla sconfitta col Bologna maturata a causa di errori individuali e collettivi in fase difensiva e anche da un pizzico di sfortuna per l’autogol di Biraghi al 90esimo e da qualche imprecisione di troppo sotto porta. Per fortuna, seppur sorpassata in classifica dal Genoa, la squadra ha mantenuto invariata la distanza di 8 punti dal Parma terzultimo. 
L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con il Milan che si disputerà domani alle ore 18 allo stadio Grande Torino.

Come sta la squadra?
“La settimana si è svolta bene. Abbiamo avuto qualche defezione importante come quella di Sosa che penso di non recuperarlo per domani perché ha avuto la febbre che continua a persistere anche oggi. Sta un po' meglio, però penso di non riuscire a recuperarlo. Comunque adesso vediamo se riusciamo a fare qualche cosa.
Adams oggi farà la rifinitura con noi, ma questa settimana ha avuto un affaticamento all’adduttore  per cui oggi prova con noi e dopo lo valutiamo. 
Walukiewicz è rientrato in gruppo insieme a Gineitis, anche se solo da un giorno. Per il resto è tutto bene”.

Tutti hanno ancora negli occhi il bellissimo gol che Elmas ha fatto a Bologna. Quanta qualità può aggiungere in questo finale di stagione?
“Tanta. L’avevo detto quando parlando del mercato ho detto che avevamo fatto delle buone scelte per quello che era il nostro percorso nella seconda fase. Lui tecnicamente e tatticamente è un giocatore importante, ma non sono io che lo dico bensì i suoi numeri e quello che ha fatto. Quando c'è stata questa grande opportunità per noi di prenderlo per me è stato un grande privilegio. Sappiamo tutti benissimo che fra gli arrivati sotto l'aspetto fisico è quello da recuperare, ma dobbiamo essere intelligenti e farlo recuperare giocando. Perché è un giocatore che, come avete visto a Bologna, sotto l'aspetto tattico, ma anche come leadership in campo sa guidare i compagni”.

Il Milan è completamente diverso rispetto a quello affrontato nella prima giornata di campionato. Che partita pensa di affrontare?
“Siamo diversi anche noi. Abbiamo cambiato sistema di gioco, abbiamo perso dei giocatori e loro invece hanno fatto un mercato invernale veramente importante. Troveremo una squadra sicuramente delusa (dall’eliminazione dalla Champions, ndr), ma nello stesso tempo arrabbiata perché sappiamo che il Milan a tutti i costi per la rosa che ha deve centrare l’accesso alla Champions dell'anno prossimo. Sappiamo benissimo che hanno giocatori individualmente che possono risolvere la partita. E che hanno due squadre quindi sicuramente possono fare rotazione, ma dobbiamo guardare a noi stessi, come stiamo facendo in questo ultimo periodo, e fare una partita concentrata, ambiziosa anche a livello della prestazione, ma soprattutto basta buttare via punti e dobbiamo andare a cercare anche situazioni, soprattutto sotto l'aspetto dei punti”.

Ha la sensazione di riuscire ad avere in campo Adams domani?
“Era solo un affaticamento quindi spero di averlo a disposizione domani. Poi a volte bisogna valutare col ragazzo le sue sensazioni, ma come per Biraghi è un'occasione di mettere minutaggio e dimostrare il suo valore. Se non ci sarà Adams, ci sarà Sanabria. Ho sempre detto che Tonny è un giocatore importante. Nella vita, come dico sempre io, quando si lavora su un gruppo le occasioni bisogna saperle anche sfruttare”.

Attenzione, concentrazione e determinazione, in settimana quanto di tutto  ciò ha visto nei giocatori affinché non ripetano più gli errori che hanno portato alla sconfitta col Bologna, errori, sia in fase difensiva sia in quella offensiva, che si erano già visti in passato ?
“Non sono tanto d'accordo con te su questo perché ho rivisto la prestazione di Bologna e andare lì giocando come abbiamo fatto a viso aperto contro una squadra forte creando nel primo tempo quattro nitide palle gol, proprio nitide non è poco. Questa settimana mi sono più arrabbiato per questo rispetto a quello che alla fine abbiamo subito per ingenuità. L’'autogol forse è mancanza di determinazione ad arrivare a un risultato. Però mi sono arrabbiato più sui gol non fatti perché in Serie A raramente si vedono cinque palle gol così nitide, forse le creano le grandi squadre, e noi ne abbiamo avute tre con Adams e una con Karamoh quando sull'ultimo passaggio che non è riuscito a concludere, ma se andiamo a vedere anche l'episodio del gol di Vlasic è uguale: se non sbaglia il difensore buttiamo via un'altra grandissima opportunità e questo non deve succedere. Anche in questo dobbiamo fare uno step. Forse a volte ci si fossilizza sempre sulla paura perché non si fa gol, ma bisogna andare lì con la fame e poi si può sbagliare. Voglio più determinazione e cattiveria in quell'ultimo passaggio perché nel calcio si vince se fai gol. Per quel che accade dietro sono arrabbiato sul fatto di non capire la partita nella partita, questo mi ha dato fastidio. I gol che abbiamo preso sono nati dal perché non abbiamo capito che cosa stava succedendo. Questo mi dà molto fastidio perché dobbiamo raggiungere i punti e soprattutto non si possono buttare via tre punti meritati contro una squadra importante e fuori casa. Per me erano tre punti  meritati e oggi siamo qua a recriminare come stiamo recriminando per tutti i punti che abbiamo perso. E’ mio compito lavorare su questo, però la prestazione è stata buona: voglio questo coraggio”.

L’esito della partita di domani dipenderà in buona parte da cosa accadrà sulle fasce visto che il Milan ha in questo ruolo giocatori veloci e che attaccano lo spazio?
“Questo è un punto focale, soprattutto sulla loro fascia sinistra perché hanno due giocatori come Hernandez e Leão e non solo loro. Hanno giunto Felix e Jimenez che sta facendo molto bene in area essendo un uomo d’area. Se guardiamo individualmente bisogna stare attenti a tutto ed è per questo che bisogna fare una partita determinata, concentrata e sapendo anche che ci saranno momenti dove senza presunzione e con grande umiltà dovremo lottare da squadra e sacrificarci. Non possiamo pensare di andare a fare col Milan una partita  e essere per 90 minuti padroni del campo di gioco. Sicuramente bisognerà stare attenti ai particolari”.

Ilic è rimasto quindi ci conferma che sarà inserito nella lista dei 22? L’ha trovato deluso per il mancato trasferimento o motivato a rimanere? E cosa si aspetta da lui?
“Sinceramente non ho ancora parlato con lui perché sta lavorando a parte per recuperare. La settimana prossima rientrerà in gruppo. Sapete benissimo che io non mi occupo delle dinamiche di mercato e con tutto il lavoro che ho sono concentrato sulla squadra. Ilic ha avuto questa opportunità che non è andata a buon fine. Penso che sarà un giocatore importante per questo gruppo, l'ho sempre valutato importante, ma l'unica cosa è che adesso si è aggiunto un centrocampista in più e quindi non c'è bisogno che sia l'allenatore a stimolarlo per guadagnarsi il posto dovrà correre di più”.

I numeri dicono che le squadre che giocano in Champions nella partita successiva hanno difficoltà. Pensa che contro il Milan più che la tecnica e la tattica possa contare la corsa perché correndo più di loro li si può mettere in difficoltà?
“Dal primo giorno che sono qui ho sempre detto ai miei giocatori che bisogna lavorare forte in allenamento per andare forte anche in partita: questo è un aspetto che deve essere sempre prioritario perché oggi il calcio si basa su una condizione fisica importante, soprattutto contro le grandi squadre. Sappiamo però anche di incontrare una squadra che sicuramente in panchina ha giocatori freschi che possono fare la differenza, indipendentemente dalle scelte del proprio allenatore. Il Milan ha due squadre e si è visto cosa ha fatto nel mercato invernale perché voleva passare a tutti i costi il turno in Champions. Dovremo essere bravi anche sotto l'aspetto del gestire la partita più che a livello fisico in quello motivazionale dei vari momenti. Perché, come ho detto, incontriamo una squadra delusa, ferita e dovremo essere bravi durante la partita a giocare su questo. Penso che fisicamente stiamo abbastanza bene e magari quelli che non hanno i 90 minuti sono i giocatori che sono arrivati nell’ultimo periodo”.

Ha rivisto la partita dell’andata? Se sì ha forse corretto certi errori che la squadra fece? Quale insegnamento si può trarre da quella partita che può tornare utile domani?
“Non l’ho guardata perché sia noi sia loro siamo cambiati completamente. Loro avevano un altro allenatore e sviluppavano il gioco in un’altra maniera. Adesso hanno un altro allenatore che ha una differente filosofia e nel mercato si sono rinforzati perché hanno preso Walker, Félix e Jimenez non puoi dire che non ti si rinforzato. Sono due partite completamente diverse, ma se devo prendere qualche cosa dalla partita d'annata, l’ho detto anche ai ragazzi, è il coraggio con cui siamo andati a giocare in un campo così importante. Ed è quello che sto vedendo in questi ultimi due mesi che abbiamo cambiano anche la mentalità. Abbiamo la fortuna di giocare davanti al nostro pubblico e non deve mancare la voglia di fare qualche cosa d’importante. Questa, secondo me, si chiama ambizione ed è ciò che non deve mai mancare”.

Quanta ambizione hanno Ricci, che rientra dalla squalifica, e Casadei, a prescindere dall’errore col Bologna? Cosa si aspetta da loro due?
“Mi aspetto tanto da Samuele, sapete benissimo che ogni giorno gli dico che voglio da lui sempre qualche cosa in più perché per noi è un giocatore importante e quindi deve darci qualche cosa in più a livello di personalità e sotto l’aspetto tattico. Sa benissimo che malgrado sia sulla bocca di tutti deve crescere, bisogna sempre avere l'ambizione di crescere e ogni giocatore ha sempre qualche cosa da migliorare.
Casadei ha dimostrato che ha potenziale, ha tempi di inserimento ed è forte di testa. Sicuramente dovrà velocemente non fare ingenuità come quella fatta a Bologna, anche se devo dire che forse è stato più scaltro Pobega che non ingenuo lui perché vedendo le immagini da dietro Popega è stato veramente bravo a fare un passo indietro e mettersi davanti col copro e Casadei in quello stacco aereo non poteva permettersi di fermarsi. Però è sempre un'ingenuità, che abbiamo pagato. Non dobbiamo mettergli pressione. Come ho sempre detto, sia lui sia Samuele sono prospetti futuri anche per la nostra Nazionale ed è un piacere poterli allenare”.

L’unica partita dal 2013-2014 che il Milan ha vinto in casa vostra è stata quella a porte chiuse (per il Covid, ndr) del 2021. Quanto conta il fattore pubblico in partite come questa?
“Tanto, ho sempre detto che il tifoso è il dodicesimo uomo soprattutto in un club così importante e per come sono i nostri tifosi. Alla squadra ho sempre detto che non dobbiamo tradire i tifosi e che dobbiamo dare sempre il 110% per loro. Poi il risultato a volte arriva a volte no, ma dobbiamo sempre ricercarlo. Non dobbiamo tradire sotto il profilo dell’impegno fin dall’inizio ed essere carichi come lo sono i tifosi. Penso che, malgrado in questi sei mesi ci siano state tante situazioni completamente diverse, siamo sempre riusciti a reagire e a combattere e così dovremo fare fino alla fine per costruire anche il nostro futuro”.

Come sta Tameze?
“Sta portando avanti la rieducazione e penso che ci vorrà ancora un po' di tempo”.

Solo Monza e Venezia (le ultime due in classifica, ndr) sviluppano meno attacchi in verticale. Col Bologna qualche passo avanti lo avete fatto, anche lei ha notato una maggiore personalità in questo?
“Hai ragione, l'ho detto fin dall'inizio che la squadra deve essere migliorata nell’attacco allo spazio. Inizialmente potevamo palleggiare di più perché c’era un giocatore come Zapata che ci permetteva di portare su la squadra, ma senza di lui il cambio di modulo ci ha aiutato ad andare ad attaccare un po' più la profondità lavorandoci molto in settimana. Non si deve avere solo gamba, anche Vlasic sta facendo bene le strappate palla al piede. Ci sono giocatori che sono bravi a strappare palla al piede al posto di stopparla e questo vale molto nel primo controllo: saltare. Lazaro posizionato un po’ più avanti ci ha permesso di attaccare un po' di più lo spazio. Karamoh ha queste caratteristiche e adesso Casadei è un'altra persona che con i tempi d’inserimento ci può dare l'attacco allo spazio. Secondo me, lo stiamo facendo meglio. Nel calcio puoi palleggiare, però dopo devi attaccare lo spazio, soprattutto contro le grandi squadre quando devi uscire dalla loro prima pressione a volte sei costretto a stare dentro la tua metà campo. A Bologna infatti nel primo tempo le occasioni sono state veramente incredibili ed è per questo che mi sono arrabbiato perché contro una squadra così forte non puoi uscire dal campo e non aver vinto una partita così. Stiamo lavorando anche con Elmas perché abbiamo visto che anche nell'ultimo terzo esprime tutta la sua qualità nello spettro della sua capacità realizzativa. Se arriviamo lì anche Vlasic deve migliorare perché manca ancora nel tiro da fuori, cosa sulla quale sto insistendo.  Anche con Ricci e Gineitis, che ha potenzialità in questo. Il problema è la preparazione al tiro perché ti devi preparare e devi dire dammi questa palla che voglio tirare e invece a volte arriviamo lì e pensiamo sempre dopo quello che avremmo dovuto fare. Stiamo sviluppando questo passaggio e infatti stiamo facendo un po' meglio”.

Nell’attaccare la profondità quanto sono importanti le caratteristiche che ha Casadei come la spizzata che forse mancava al vostro gioco dopo l’infortunio di Zapata?
“Quando si costruisce una squadra bisogna farlo andando in una direzione ben precisa. Hai detto bene, le seconde palle e anche il gioco aereo fa parte dei calci d'angolo, non dimentichiamoci che a Bologna è stato fischiato il fallo, ma nel calcio d'angolo abbiamo sbagliato un gol a porta vuota. Casadei con una squadra come il Bologna che ci è venuta a pressare molto alta ci ha aiutato tanto anche nel gioco aereo. Non ne dobbiamo approfittare continuando a giocare solo su questo, però è una variante importante che avevamo perso, soprattutto dentro l'area, da quando non c’è più Zapata. Sanabria ha caratteristiche diverse da Duvan, ma nel terzo tempo è bravo ad andare ad attaccare questo tipo di palle sui cross laterali. E’ un giocatore anche di struttura che ha un peso specifico”.

Elmas dal suo arrivo quanta benzina ha messo nelle gambe? Il suo minutaggio è cresciuto? Può già partire titolare?
“Ho sempre detto che chi è nella lista dei convocati può partire titolare. Per lui  valeva un discorso d’attenzione. Appena è arrivato tutti mi hanno detto che aspettavano il suo esordio in casa, ma ho voluto aspettare affinché avesse almeno due settimane di allenamento. Sembra sempre tutto facile, però è un giocatore importante e io devo pensare anche alle altre partite. S icuramente domani se entrerà dalla panchina sono sicuro che ci darà un apporto importante come è il successo a Bologna e se invece comincerà la partita dall'inizio sono consapevole che non ha i 90 minuti”.

Sarebbe una bella sorpresa schierare Elmas dal 1’ minuto con il Milan.
“Una sorpresa? Vediamo il risultato finale”.

Coco si è un po' perso e nelle ultime gare ha commesso errori, cosa gli ha detto?
“Se vuole essere un giocatore importante deve saper reagire agli errori. I giocatori importanti devono sapersi tirare su le maniche: è questo che si deve fare se si vuole diventare un giocatore importante, se no si piange sugli errori. Penso con lui di avere in mano un potenziale, ho in mano un ragazzo che umanamente è molto forte e lui è consapevole di questo. Sono sicuro che ne uscirà e uscirà più forte. Bisogna prendersi le proprie responsabilità e sono convinto che lui se le sappia prendere”.