LIVE Vanoli: "Non possiamo soffermarci sulla qualità dei singoli: dobbiamo mettere il Toro davanti a tutto. Recuperati Vanja e Njie"

28.12.2024 12:25 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin
Paolo Vanoli
Paolo Vanoli
© foto di Elena Rossin

Il Torino con il Bologna è arrivata l’ottava sconfitta in campionato su diciassette gare disputate e non c’è stato nemmeno un tiro nella porta dei felsinei. I granata devono quindi ritrovare la strada per rimettersi in carreggiata.
L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con l’Udinese che si disputerà domani alle ore 12,30 al BluEnergy Stadium- Stadio Friuli.

Come arriva la squadra, soprattutto fisicamente, all’ultima partita dell’anno?
“Bene, abbiamo recuperato oggi Milinkovic e Njie. Milinkovic è stato fermo tutta la settimana perché ha avuto un piccolo problema all’addome, però oggi ha fatto allenamento con noi. Njie perché ieri ha avuto un trauma al ginocchio comunque oggi è riuscito a fare l'allenamento anche lui.  Tutti gli altri bene. Penso che la partita col Bologna abbia dimostrato che a livello fisico ci siamo. Sappiamo benissimo l'importanza della partita di domani perché sono punti veramente importanti quelli di queste due partite che chiudono il girone di ritorno e quindi abbiamo il focus concentrato sull’Udinese”.
Udinese sta vivendo una grande stagione, è reduce dalla vittoria con la Fiorentina ed è una delle sorprese di questa stagione. Quale sarà la vostra priorità contro una squadra di questo tipo?
“Hai detto bene, l’Udinese arriva da un risultato importante a Firenze, è una squadra molto fisica, è un po' la loro cultura di questi anni trovare giocatori a livello strutturale e fisico molto importanti, quindi dovremmo stare attenti e la difficoltà sarà sui calci da fermo, soprattutto sui calci d’angolo, perché i loro giocatori superano quasi tutti l’1 e 90 eccetto Brenner, che nelle ultime tre partite ha fatto tre gol, ed è un giocatore di qualità insieme a Luca, che si sta confermando. Per me è una squadra completa, non è una sorpresa perché ha delle potenzialità ed è una squadra che sul piano fisico ci impegnerà molto”.
Siamo arrivati alla fine dell'anno, qual è il suo bilancio di questi primi mesi al Torino?
“Dobbiamo guardare avanti e costruire qualche cosa anche in prospettiva futura. E’ iniziato un nuovo ciclo, come abbiamo detto nella prima parte con risultati positivi e poi meno positivi, ma stiamo trovando un equilibrio, stiamo trovando un nuovo concetto di calcio. Sapevamo che potevamo trovare delle difficoltà, non così tante, ma sono capitate, purtroppo, in questo percorso. Come ho sempre detto, gli obiettivi nei percorsi cambiano e bisogna essere adesso focalizzati ad arrivare il prima possibile a ottenere questi punti importanti per noi”.
Ilic con compiti di supporto alle punte potrebbe aiutare ad avere maggiori soluzioni offensive mantenendo comunque equilibrio in mezzo al campo?
“Penso che Ilic abbia le qualità per aiutarci in fase offensiva nel ruolo che sta facendo adesso. Questo è il suo ruolo ideale e si può esprimere molto bene in quel ruolo. Abbiamo tanti giocatori con delle qualità importanti, come Vlasic, che possono saltare l'uomo e mettere anche l'ultima palla però oggi non possiamo soffermarci solo sulle questioni qualitative perché adesso ci vuole anima, ci vuole forza per uscire da queste situazioni. Le qualità bisogna lasciarle aperte e bisogna sapere, come ho sempre detto, che davanti va messo il Toro e la squadra: questa è la cosa più importante. Poi le qualità ognuno di noi le ha e le deve esprimere”.
L'Udinese ha giocatori forti e rapidi i quinti dovranno dare un maggiore supporto difensivo rispetto al solito?
“Come dico sempre ai quinti, per fare bene la fase difensiva bisogna saper attaccare. Se tu attacchi di più anche i loro quinti ti devono seguire di più. Però allo stesso tempo quando dobbiamo fare la fase difensiva bassa devono sapere affrontare l’uno contro uno e dobbiamo diventare forti anche sotto questo aspetto. Su questo, secondo me, stiamo migliorando sicuramente. Ciò che voglio a volte è che i quinti attacchino di più e di conseguenza costringano anche gli altri a fare maggiormente la fase difensiva: è questo ciò che sto cercando”.
Come sta Walukiewicz? E’ disponibile?
“No, Walukiewicz ha avuto una crisi respiratoria durante la partita col Bologna e adesso stiamo facendo accertamenti quindi il ragazzo non sarà della partita, spero di recuperarlo la settimana prossima”.
Da 1 a 10 quanto vale la partita di Udine nella scala attuale del Toro? Quanto è importante?
“11, l'ho detto. Mi avete un po' riso in faccia quando dicevo che i punti salvezza erano la mia priorità. Alla fine non sono uno stupido nel vedere le cose. Queste due partite, prima dobbiamo pensare a questa di Udine che è un campo difficile contro una squadra che, ripeto, a livello fisico e di prestanza, soprattutto in campo aperto, è difficoltosa da affrontare e l'ha dimostrato. Ho detto solo che sono punti importanti come avevo detto anche prima della partita con l’Empoli”.
C’è stato un Torino con Zapata e uno senza con numeri negativi per i gol. In attesa del mercato, qual è la strada ora da perseguire? Sanabria è un uomo che dà più fiducia davanti, Adam rende di più da subentrante?
“Per me non c'è un giocatore che faccia meglio quando subentra oppure no.  Ci sono delle caratteristiche. Tutti dobbiamo dare qualcosa in più, anche in zona realizzativa. Non è vero che a volte non si tira in porta, ma bisogna arrivare lì con la cattiveria di tirare in porta e provare perché anche col Bologna abbiamo avuto un'ottima occasione con Karamoh, che ci allunga molto le difese avversarie. Abbiamo avuto delle potenziali occasioni, anche quella di Sanabria, che non è stato reattivo ad andare a prendere quella palla con il pressing e poteva andare in gol. Queste sono le differenze. Noi è lì che dobbiamo andare a cercare la differenza. Siamo una squadra che abbiamo dimostrato, più di una volta, che a volte ci sono giocatori capaci di entrare subito in partita e giocatori che hanno bisogno di un po’ più di tempo per entrare in partita, ma questo fa parte delle caratteristiche. Tutti dobbiamo essere pronti, tutti dobbiamo dare qualcosa in più anche a livello di gol. Quando ci sono andiamo i calci piazzati, chi tira, chi deve andare a saltare deve farlo con convinzione con la voglia di andare a fare gol. Non è solo un reparto, ma deve essere tutta la squadra che deve prendersi questa responsabilità”.
Quale giocatore ruberebbe all'Udinese?
“Nessuno. Assolutamente nessuno”.
Il ritorno di Coco e l'assenza di Walukiewicz vi costringe a cambiare la difesa? Vojvoda è il sostituto di Walukiewicz o Coco a destra con Maripán al centro può funzionare?
“In questo periodo ce ne sono successe di cose un po' per squalifica e un po' per infortuni. Adesso tutti i giocatori, chi va in campo, chi subentrerà, devono solo dare il 110%, commettendo meno errori perché, l'ho detto, non puoi andare svantaggio in una partita come quella col Bologna per un errore del genere. Questo è il calcio, dobbiamo tirarci su le maniche e capire che questi errori non possiamo farli”.
Considerando tutto, su quali tasti ha battuto in settimana a livello mentale? La concentrazione è un problema?
“No, ho fatto vedere ai giocatori oggettivamente qual è stato il nostro percorso. Vedere la realtà in faccia, i dati oggettivi delle prime 7 partite e delle ultime 10, questa è la nostra realtà è inutile nasconderci perché se lo facciamo vuole dire che stiamo sbagliando. Quando si parla di responsabilità è vedere la reltà. Ho imparato che quando si è messi davanti alla realtà cerca di vederla e si dice “è successo questo” altrimenti sono solo chiacchiere. Preferisco far vedere ai giocatori la realtà come ho fatto anche quando abbiamo stabilito degli obiettivi e il primo è raggiungere i punti per la salvezza. Quindi è tutto chiaro”.
Lo hanno recepito i giocatori?
“Lo dobbiamo dimostrare sul campo”.

Terminato di rispondere alle domande Vanoli ha voluto aggiungere un pensiero e dare un'informazione:
“Vorrei dire una cosa, la società ha chiesto e ottenuto dalla Lega di giocare domani con il lutto al braccio per commemorare Gian Paolo Ormezzano. Io non l'ho conosciuto e questo mi dispiace perché non ho avuto modo di conoscere una persona così innamorata e tifosa del Torino. E’ un grande dispiacere però grazie a Piero (Venera il responsabile della comunicazione, ndr), che è un po' il mio riferimento per la storia granata, mi ha raccontato di quanto Ormezzano volesse bene al Torino quindi volevo unirmi  alle condoglianze del club alla famiglia e dire che appunto domani giocheremo con il lutto al braccio per onorare una persona così importante”.