LIVE Vanoli: "Per domani ai ragazzi ho detto di non dimenticarsi quello che abbiamo passato. Col Monza è una partita che vale sei punti. Ho parlato a Ilic ora deve conquistarsi la fiducia"

LIVE Vanoli: "Per domani ai ragazzi ho detto di non dimenticarsi quello che abbiamo passato. Col Monza è una partita che vale sei punti. Ho parlato a Ilic ora deve conquistarsi la fiducia"
Paolo Vanoli
© foto di Elena Rossin
Oggi alle 12:25Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin

Il Torino dopo la vittoria sul Milan cerca continuità e conferme sul percorso di crescita anche con il Monza ultimo in classifica.
L’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con il Monza che si disputerà domani alle ore 12,30 all’U-Power Stadium.

Come arriva la squadra alla sfida col Monza?
“Bene. Quando fai una vittoria importante con il Milan ti viene maggiore  autostima e la gioia e questo ti porta a lavorare meglio sicuramente. Stiamo tutti bene, a parte Tameze che però è quasi vicino al rientro e Salama che vedremo oggi nella rifinitura se riusciamo a recuperarlo perché ha avuto un piccolo fastidio alla schiena”.

Come sta Adams e se con il ritorno di Sanabria si può creare una sana concorrenza?
“Se si vuole migliorare, l'obiettivo di un allenatore è costruire una rosa che abbia concorrenza e questo per me è il primo importante obiettivo anche in prospettiva futura. Quando hai i doppi ruoli vuol dire che anche in settimana ognuno deve esprimersi al meglio per avere quella fame e poter giocare. E questo aiuta a migliorare tutti gli aspetti ed è quello che cerco sempre di fare. Adams vi avevo detto che nella settimana precedente alla gara col Milan aveva avuto un piccolo fastidio all’adduttore, un sovraccarico, però siamo stati bravi lo stesso, ma è la fortuna di avere due ottimi attaccanti che possono giocarsi il posto e possono essere alternati. Come ho detto Tonny ha fatto un’ottima prestazione”.

Il Monza all’andata seppe rendersi pericoloso soprattutto sui palloni alti, si aspetta un'altra sfida che può essere decisa su episodi di questo tipo?
“A parte gli episodi, è una partita molto importante per noi e l’ho detto subito dopo il Milan che dovevamo essere bravi a riposare, a chiudere e a sapere che domani andiamo ad affrontare una squadra diversa dall'andata. Anche loro nel mercato di gennaio hanno cambiato e hanno venduto diversi giocatori, ma soprattutto per la posizione in classifica perché troveremo una squadra affamata e vogliosa a tutti i costi dei tre punti poiché il numero delle partite si inizia ad accorciare e sono tanti punti lontano dalla salvezza, però hanno sempre la speranza. Mi piacciono queste partite perché voglio vedere la mia squadra che ha fame e voglia: è un'altra finale, una finale diversa e stavolta dovremo affrontarla con la mentalità giusta, sapendo che potremmo soffrire durante la partita, ma anche sapendo che tre punti per noi sono importanti”.

Quanto la vittoria sul Milan ha cambiato le vostre consapevolezze e se questo risultato può cambiare anche il vostro campionato?
“Per noi sono tutte finale nel girone di ritorno quindi non guardiamo quello che succede in campionato, sull'autostima sono sicuro perché abbiamo vinto contro una grande squadra con sofferenza, voglia e  determinazione. Ce lo siamo meritato con tutto quello che abbiamo passato in questa stagione e soprattutto per come abbiamo affrontato il girone di ritorno. Questo ci deve dare quell'autostima che serve per avere più coraggio in determinate situazioni, soprattutto con la palla, ma ci deve anche far rendere conto di come siamo arrivati a questa vittoria e quindi non dobbiamo sbagliare l'approccio e la mentalità”.

All'andata era rammaricato per il pareggio, ma soddisfatto perché era stato cercato a tutti i costi. Dopo la scorsa vittoria sul Milan ha detto che voleva vedere i suoi giocatori col Monza poiché é in questo tipo di gare che si vede il processo di crescita. Che atteggiamento ha notato nei giocatori in questa settimana?
“Come ti ho detto, le vittorie portano sempre autostima e ti fanno lavorare meglio. Ho detto ai ragazzi di portare tutto ciò a Monza e di non dimenticarsi quello che abbiamo passato per arrivare alla vittoria sul Milan. E quindi dobbiamo portare l'atteggiamento, la voglia, la determinazione e aggiungerci qualche cosa in più sotto l'aspetto tecnico”.

Sanabria o Adams oppure entrambi per affrontare il Monza?
“Sanabria, Adams oppure entrambi? Sono sempre elastico su queste cose. Sono contento della prestazione di Sanabria, me lo vedevo già da due settimane in buone condizioni, e ha avuto questa opportunità e ha dimostrato che è un giocatore che fino alla fine dell'anno ci può dare una grossa mano. Ho la fortuna di poter scegliere”.

Toro e Monza sono due squadre che hanno rispetto ai gol uno dei valori più bassi, però voi siete riusciti a segnare più di loro. Dove si lavorerà per aumentare la capacità offensiva?
“E’ vero quello che dici, ma abbiamo una percentuale di realizzazione più alta. Quando siamo lì creiamo poco, ma quando lo facciamo riusciamo a realizzare. E’ l'obiettivo di ogni allenatore dare la possibilità a una squadra di creare molti più occasioni. Poi c'è l'aspetto individuale che è quello che riesce a concretizzarle. Tante volte abbiamo creato delle situazioni potenzialmente da gol che non vengono calcolate dalle statistiche perché non siamo riusciti a concretizzarle. Questa deve essere sempre una strada da percorrere: la voglia di andare avanti sempre. Da quando sono qua ho detto che mi piace un calcio un po' più diretto e meno di palleggio e forse cambiando il modulo abbiamo aggiunto qualche cosina in più, però abbiamo anche margini di miglioramento con i nuovi arrivati che ci possono dare delle soluzioni diverse e qualitative”.

A che punto è il recupero atletico di Elmas? E come cresce il feeling con Vlasic?
“Elmas sta crescendo. Ho detto che era il ragazzo che aveva più qualità di tutti, però che di tutti quelli che rispetto a tutti gli arrivati nel mercato di gennaio era quello che aveva la condizione inferiore agli altri. La capacità mia è di riuscire a fargli avere performance per la squadra senza portarlo al limite. Ogni tanto si arrabbia e mi chiede perché l’ho sostituito e gli rispondo perché il martedì deve correre. Un calciatore pensa sempre che la condizione si abbia solo giocando, invece purtroppo la condizione si ha anche facendo dei lavori a secco. Siamo stati bravi fino adesso a gestirlo, lui è un ragazzo che ci ha portato veramente professionalità e qualità e sapete quali sono. Tutti i giocatori qualitativi si riconoscono tra loro, Vlasic è un giocatore tecnico e anche Elmas e pure Sanabria. Sono nella stessa direzione, ma come sai non mi accontento mai e lo dico anche a loro, Da Vlasic vorrei qualche gol in più e anche tante altre cose in più, ma bisogna avere la pazienza di arrivarci”.

Ha trovato la quadra con il 4-2-3-1, ma avendo abbondanza con Ricci, Casadei, Gineitis, Ilic inizia a pensare di passare a un centrocampo da due a tre?
“Sì, assolutamente, aggiungiamo anche Tameze quando rientrerà (e c’è anche Linetty, ndr). E’ un reparto che con gennaio e l'arrivo di Casadei e la permanenza di Ilic si è arricchito, quindi è mia intenzione pensare a diverse soluzioni, però devo sempre pensare al bene della squadra e che tutto  deve funzionare. Non posso pensare al bene del singolo giocatore. Ci sono sette giocatori (includendo anche Vlasic, ndr) per due posti e possono essere per tre. Il bello adesso, come ho sempre detto, avviene durante la settimana: la concorrenza stimola e io ho questa opportunità”.

A un certo punto della stagione ha tirato tutti giù con i piedi per terra dicendo che l'unico obiettivo è la salvezza e questo ha portato a una progressione positiva. Poi ha detto che ottenuta la salvezza vuole concedersi di sognare. C'è ancora spazio per un sogno e quale forma può avere e in tal senso per concretizzarlo quanto è importante il prossimo miniciclo, adesso con Monza, Parma e Empoli?
“Mi sono concentrato sul primo obiettivo da raggiungere, ho detto solo che avevamo un macro obiettivo più grande che è il nostro sogno ed è quello che sarà in prospettiva futura ed è anche il mio sogno. Poi per arrivarci ci sono degli step, Penso che non abbiamo ancora raggiunto lo step della salvezza e per questo devo guardare di partita in partita. Il Monza è uno scontro che vale sei punti, sei punti importanti, dobbiamo avere questa mentalità, questa cattivera, questa determinazione e in più aggiungerci anche la nostra qualità che per quello che è la nostra rosa la possiamo avere”.

A parte il problema che ha avuto, ma come sta procedendo l’inserimento di Salama? Ed essendo il giocatore di religione musulmana ed essendo iniziato il Ramadan lui ne segue i dettami e se questo può influire sulle sue scelte?
“Abbiamo quattro giocatori musulmani, Elmas, Dembélé, Salama e Njie, che è infortunato. Abbiamo una struttura per stare dietro a questi ragazzi, l'anno scorso mi è successo con Dembélé al Venezia quindi lo conosciamo bene. Il lavoro del nutrizionista insieme al nostro è importante. Queste situazioni vanno gestite individualmente perché ognuno ha il proprio ritmo di gestione di questo periodo, però siamo molto attenti perché è una cosa importante. Penso che il Ramadan (con il digiuno diurno, ndr) non destabilizzi quello che è il suo stato di forma. Su Salama sono stato in silenzio perché quando è arrivato, come vi ho detto, mi ha dato fastidio l’accanimento che c’è stato sui social nei suoi confronti: lui non c'entrava niente perché non era il sostituto di Zapata. Per questo l'ho lasciato veramente tranquillo perché volevo vedere anche le sue potenzialità in allenamento. È un ragazzo interessante che ha gamba e tiro. E’ giovane. L’abbiamo preso perché si era fatto male Njie e sono sicuro che da qua alla fine possa dimostrare il suo valore e possa aiutare la squadra. Negli ultimi due giorni ha avuto un po' di fastidio alla schiena e oggi vediamo se possiamo recuperarlo per domani, però si sta allenando bene e sono convinto che arriverà anche il suo momento”.

C'è ballottaggio fra Sosa, che è rientrato, e Biraghi?
"Sì".

A proposito del ballottaggio, chi è più avanti tra Biraghi e Sosa e quanto è importante a livello di personalità per il gruppo Biraghi?
“Biraghi ho avuto la fortuna di averlo all'Inter quindi lo conoscevo, è stato un giocatore importante anche per la Fiorentina. Abbiamo aggiunto esperienza e tecnica e l'abbiamo visto anche contro il Milan dove ha fatto una buona prestazione. Sono convinto che questo possa aiutare anche Sosa a dare qualche cosa in più, perché chi deve cercare un posto deve avere una mentalità forte per dimostrare di essere più forte del compagno. Questo aiuta la squadra nella crescita ed è quello che cerco io. Sono due giocatori importanti e non sono solo io a dirlo, ma anche i loro curricula”.

Com’è rientrato Ilic?
“Bene. Sapete cosa abbiamo passato durante il  periodo del mercato invernale e appena è rientrato gli ho voluto parlare e dirgli le cose in faccia, Sapete come sono fatto e che sono una persona vera. Penso che Ilic sia un giocatore, anche in prospettiva futura, importante, però deve capire come diventarlo. Se prima aveva qualche bonus da parte dell'attore adesso si deve conquistare la fiducia mia, ma soprattutto quella dei compagni, Ha tutte le potenzialità per far vedere quello che vale, però sapete benissimo che a me non serve un giocatore che faccia due partite bene e altre quattro no, Mi serve la continuità e sono convinto che possa dare qualcosa di importante”.