Per i granata ora l'obiettivo è... il Toro di Juric

La squadra è stata quasi smantellata nel mercato estivo, senza intervenire dove, si ipotizzava da tutte le parti, sarebbero potuti nascere i problemi. Tralasciando la difesa, con le partenze di Bellanova e Buongiorno non adeguatamente rimpiazzate, in attacco il solo Zapata, per questioni anagrafiche, difficilmente avrebbe potuto garantire una continuità in fatto di presenze. Così è stato, e da quel punto il Toro ha faticato costringendo il tecnico Paolo Vanoli ad optare per delle modifiche al modulo di gioco divenuto poi effettivo con il mercato invernale (visto che non è arrivata la punta che lui aveva, pure nelle dichiarazioni, a sorpresa, espressamente richiesto).
I risultati, con tutte le difficoltà del caso, sono arrivati ed ora la squadra squadra ha cominciato nuovamente a correre, senza paura. Con una salvezza sulla carta già raggiunta (difficile che la terzultima arrivi a trentaquattro, così come che il Toro non faccia più punti da qui alla fine) e l'Europa lontanissima, l'obiettivo è quello di non far peggio in termini di punti al Torino di Ivan Juric, attualmente con tre punti in più, ma che già sabato, un eventuale successo, accorcerebbe a meno uno.
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