Sprofondo Toro: con la Juventus non ha tirato in porta ed è arrivata un’altra sconfitta. Né coraggio né riscatto

10.11.2024 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il gol di Weah
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Il gol di Weah
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Ed è arrivata anche la sesta sconfitta in campionato per il Torino e fa male non solo perché ad opera della Juventus, ma soprattutto per come è maturata: i granata infatti non hanno neanche provato a dare battaglia quasi si fossero già arresi prima ancora di scendere in campo.  Nelle ultime sette giornate a parte la sofferta vittoria con il neopromosso Como la squadra di Vanoli non ha racimolato altri punti ed è sempre più sprofondata nell’abisso. Niente idee in campo, tanti errori e una passività che preoccupa e dalla quale sembra incapace di scuotersi. Se neppure il derby dà stimoli allora quale partita può darli?

I limiti tecnici sono evidenti ed erano prevedibili dopo che in estate era stata smantellata scelleratamente la difesa il vero punto di forza degli ultimi tre anni senza che fossero presi giocatori che potessero almeno non far rimpiangere chi era andato altrove e poi il karma o la pena del contrappasso, ognuno scelga ciò ch preferisce, ha calato la scure con infortunio di Zapata prima e poi quello di Adams e ieri sera sono dovuti uscire anzitempo anche Ilic (46’) e Ricci (64’).

Vanoli alla vigilia aveva chiesto che il derby fosse affrontato con “con lucidità, passione e cuore caldo” peccato che non si sia visto niente di tutto ciò. La Juventus ha avuto gioco facile fin dall’inizio pressando e il Torino ha retto 18 minuti poi ci ha pensato Weah: Cambiaso con una serpentina ha superato Pedersen e Ricci e dopo essere entrato in area ha concluso, ma Vanja ha respinto però sulla palla è arrivato Weah che da pochi metri e a porta vuota ha segnato. A quel punto ci sarebbe dovuta essere la reazione del Torino, ma non è pervenuta. I granata hanno faticato sia in fase di possesso sia di non possesso e anche a recuperare palla. Perin intanto faceva lo spettatore non pagante e di fatto non ha praticamente subito tiri nella sua porta e per fortuna Vlahovic non era in serata. Anche nel secondo tempo la musica non è cambiata più di tanto qualche tentativo c’è stato e si è visto sporadicamente qualche guizzo per provare la giocata, ma nulla di più e quindi alla fine è arrivato il raddoppio bianconero con Yildiz: ripartenza della Juventus con lancio per Conceiçao, che ha superato Coco e ha indirizzato il pallone, con un tocco morbido, sul secondo palo per l'inserimento Yildiz, sfuggito al controllo di Vojvoda, che in tuffo di testa ha incrociato senza lasciare scampo a Vanja (84’).           

Alla fine della partita con evidente insoddisfazione e anche frustrazione Vanoli ha commentato dicendo che “sono mancati il furore di andare a prendere la palla e le soluzioni offensive”. "A livello tattico – ha detto il tecnico granata - abbiamo interpretato bene la partita. E’ il momento che ci porta a non andare oltre C’è mancato nel primo tempo quando siamo andati a pressare quel furore di andare a prendere la palla e in tutti e due i tempi ci sono mancate di più le soluzioni offensive perché davanti anche senza Adams abbiamo perso un po’ del peso specifico. Nelle ultime tre partite abbiamo fatto 0 gol ed è un aspetto importante da valutare e vanno trovare delle soluzioni. …. A livello tecnico guardando le individualità eravamo inferiori e dovevamo colmare questo gap con organizzazione del gioco e penso che questo ci sia stato, mentre è mancato quel pizzico di coraggio e di sfrontatezza nell’andare a cercare qualche cosa. Penso che questa sera i ragazzi abbiano dato tutto quello che possono dare in questo momento". Ma se è questo quello che possono dare i giocatori allora c’è davvero da preoccuparsi. In attesa di sapere che cosa farà il Monza che oggi giocherà alle 18 con la Lazio e che ha 8 punti come il Venezia che ieri ha perso con il Parma, il Torino si trova a 5 lunghezze sopra il  Lecce che di punti ne ha 9 e a 5 da Genoa, Como e Cagliari. Finire invischiato nella lotta per non retrocedere non è più un allarmismo dei pessimisti o dei “mai cuntent”. E’ vero che si è solo alla 12ª giornata però questa squadra non sembra proprio attrezzata per lottare per la salvezza visto che finora non ha auto il carattere per risollevarsi. Adesso c’è la sosta del campionato per gli impegni della Nazionale e alla ripresa il Torino dovrà affrontare Monza e Napoli in casa e poi le due trasferte a Genova e a Empoli quattro partite che saranno determinati per capire se c’è speranza di uscire dall’abisso in cui è finta la squadra.

Per la cronaca a fine derby il presidente Cairo non è neppure andato negli spogliatoi né per confortare la squadra né per spronarla.