LIVE D’Aversa: "Andiamo in campo per mettere in difficoltà gli altri: più che demeriti del Torino meriti nostri"
L’allenatore dell’Empoli, Roberto D’Aversa, fra poco in conferenza stampa commenterà la partita dei sedicesimi di Coppa Italia con il Torino.
Soddisfatto e orgoglioso per il passaggio del turno, tanto più perché in formazione c’erano dei ragazzi della Primavera?
"Nell'undici iniziale c'erano quattro ragazzi che provengono dal settore giovanile. Quando ci sono partite così ravvicinate, per il raggiungimento del nostro obiettivo, che per quanto riguarda il campionato è la salvezza, un allenatore ha bisogno tutti quanti per raggiungere il risultato. Queste sono le partite nelle quali un allenatore vuole delle risposte e dove l’allenatore cerca di dare anche condizione fisica a chi rientrava da infortuni o che per scelte ha giocato meno. Non ero preoccupato perché ero scuro che in campo i ragazzi avrebbero fatto la prestazione. Poi il risultato è una conseguenza. E’ chiaro che venire a battere il Torino in questo momento che è primo in classifica in Serie A è gratificante soprattutto per i ragazzi perché lavorano duramente durante la settimana e dal primo giorno del ritiro. Questi ragazzi sono con me dal primo giorno del ritiro e non li considero del settore giovanile per essendo cresciuti nell'Empoli. Li ritengo giocatori della prima squadra perché sono sempre lì con me a lavorare tutti i giorni anche duramente è un giusto premio a questi ragazzi e al club che crede molto nel proprio vivaio e spesso e volentieri nei giocatori italiani. Questa sera si è andato a completare un lavoro che porta avanti la società da tanto tempo e io sono ben felice di lavorare con i giovani perché c’è soddisfazione a farlo, però poi voglio anche sottolineare la grande prestazione di Pellegri, che rientra dopo tanto tempo, e di De Sciglio, anche lui non giocava da un anno e mezzo. Vedere questi giocatori e soprattutto Mattia che porta a termine 95 minuti di intensità contro giocatori come Zapata vuole dire che questi ragazzi stanno lavorato bene".
Si aspettava un Torino così che soprattutto nel 1' tempo è parso irriconoscibile rispetto alle prestazioni precedenti? E complimenti per la vittoria
"Grazie per i complimenti che girerò ai ragazzi. Mi aspetto sempre che la squadra avversaria possa avere difficoltà e noi andiamo in campo per mettere in difficoltà agli altri. Devo dire che più che demeriti del Torino, vanno dati meriti ai nostri ragazzi che sono andati in campo, tanti giovani o ragazzi che non giocavano da tanto tempo e che con intensità, determinazione e compattezza hanno avuto voglia di portare a casa il risultato e fino al 95esimo. Alla fine il risultato lo considero anche giusto perché è un premio per come hanno giocato questi ragazzi, dall’inizio c’erano quattro ragazzi del settore giovanile e nel secondo è entrato anche Mattia Viti, anche lui cresciuto nell’Empoli, ha giocato con personalità. E non è semplice venire a Torino contro il Toro e giocare con la personalità con la quale questi ragazzi hanno affrontato la partita. Il Torino è una grande squadra e ha grandissimi giocatori ed è chiaro che poi quando di fronte si ha una squadra intensa, aggressiva e determinata e magari i ragazzi si vogliono paragonare e confrontarsi con quelli che sulla carta possono essere più bravi e più forti è la dimostrazione che nel calcio non c’è nulla d’impossibile. Ripeto, è un premio a questi ragazzi che lavorano duramente durante la settimana".
Avete impressionato per la gestione del pallone, complimenti. Questo vi tornerà utile anche nei momenti difficili della stagione?
"Hai detto giusto. Ci si può difendere sia quando la palla ce l’ha l’avversario sia quando anche mantenendone il possesso soprattutto quando c’è bisogno di recuperare. La gestione della palla l’hanno fatta bene. Quando gli avversari non ti vengono molto ad aggredire come all’inizio del primo tempo abbiamo sfruttato la superiorità numerica con i due attaccanti sapendo che sarebbe uscita la mezzala e quindi che ci avrebbero dato un po’ più di tempo per giocare. Mi ha stupito un po’ con quanta personalità hanno giocato Tosto e Marinucci nella prima apparizione contro una squadra di Serie A supportati dall'esperienza di avere al fianco un compagno come De Sciglio che quindi li ha guidati. Con i due centrocampisti abbiamo fatto un ottimo lavoro. Poi bisogna anche migliorare sotto alcuni aspetti perché non abbiamo tirato molto in porta e ci sono state 3-4 occasioni con Ekong dove si sarebbe dovuto migliorare le scelte che possono essere tirare o mandare un compagno al tiro. In tre o quattro occasioni potevamo andare a fare male all’avversario perché erano ipotetiche occasioni da rete".