LIVE Milinkovic-Savic: "Dopo Empoli dovevamo fare uno switch. Ognuno deve guardarsi allo specchio e chiedersi se può fare di più. Non ho visto partire il tiro di Pobega"

21.12.2024 18:18 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Vanja Milinkovic-Savic
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Vanja Milinkovic-Savic

Fra poco in conferenza stampa il portiere del Torino Vanja Milinkovic-Savic commenterà la sconfitta con il Bologna.

Era partita bene con il rigore da lei parato che aveva dato anche una spinta morale. Ci commenta questa partita, anche considerando la forza del Bologna che vi ha messo tanto in difficoltà?
“Il Bologna è una squadra fisica, che sa fare tantissimo e ha tantissimi ragazzi sopra il metro e novanta e giocano su questo, sono molto bravi. C'era la spinta dopo il gol parato ed era quello il momento di fare qualcosa in più”.
Di più cosa potevate fare?
”Sicuramente qualche errore in meno. Però alla fine si è sempre giocato contro il Bologna: è difficile, ma devi anche accettarlo. È anche bello giocare con una squadra forte che sta davanti a noi in classifica. È difficile, ma alla fine si doveva  fare molto di più. Vedo i ragazzi allenarsi, vedo come giocano ed essendo uno che parla spesso nello spogliatoio non posso dire loro niente perché l'impegno c’è verso i compagni di squadra”,
In occasione del secondo gol c’era una mischia in area e forse non ha neppure visto partire il tiro e c’erano anche due compagni che la impallavano, è così?
“Non ho visto niente, c'erano tante persone davanti. Non so chi mi impallasse perché dovrei rivedere l’azione. Dal campo non saprei dire”.
Quanto lo spogliatoio è dispiaciuto per questa sconfitta?
“Era il momento perfetto per fare uno switch dopo la vittoria a Empoli e se avessimo vinto oggi sarebbe cambiata tutta la storia del campionato”.
E’ al Torino da tanti anni. Com'è vivere la situazione attuale?
“Mi fa sempre piacere sentire l'esultare i tifosi dietro di me. Sinceramente non ho capito la domanda”.
Come ha vissuto la partita visto che c’è stata contestazione dei tifosi verso il presidente Cairo?
“Dico sempre che dobbiamo concentrarci sul campo. Noi non abbiamo nulla a che fare con ciò che avviene fuori dal campo. Noi siamo quelli che andiamo in campo e dobbiamo dare punti”.
Questa è la tua migliore stagione? In cosa pensa di aver migliorato?
“Direi mentalmente perché prima di Juric non giocavo e dopo che mi ha dato fiducia ci ho messo un po' di tempo per stare sereno in campo. Adesso sono in campo e mi godo il momento”.
E’ un leader dello spogliatoio. Su cosa bisogna lavorare per far uscire la squadra da questa situazione visto che oggi non è stato fatto nemmeno un tiro in porta?
“Due o tre volte siamo arrivati a tirare, ma ci è mancato solo il gol. Qualche tiro è stato bloccato. Per uscire dalle brutte situazioni, non lo invento io, ma bisogna fare qualcosa in più. Bisogna che ognuno si guardi nello specchio e si chieda se può fare qualcosa di più. Perché alla fine, come ho detto prima, i ragazzi si impegnano in ogni allenamento e non solo in partita. Nell’intimo ognuno per se stesso deve essere sincero e vedere se sta facendo il massimo”.
Fuori dal campo si ha la sensazione che siate uniti e compatti con il mister anche nelle situazioni difficili e nelle sconfitte. Ma che cosa vi ha detto Vanoli per cercare di uscire da tutto ciò?
“Lo tengo per noi. l’ha detto nello spogliatoio e se vuole poi lo dirà lui”.
La crisi è solo figlia dell’infortunio di Zapata o c’è qualcosa d’altro?
“Non lo so. E’ovvio che perdi tanto se non c’è Zapata in campo, lo vediamo. Ma se c'è qualcos'altro, non lo so. Si è perso un giocatore di qualità che può fare le differenza in qualsiasi momento”.