ESCLUSIVA TG – Brugnoli: “Mancano dei giocatori per cui adesso il Torino non può assolutamente competere per l’Europa”
Stefano Brugnoli è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Brugnoli è un allenatore degli esordienti del secondo anno 2012 della scuola calcio di Mandrio, frazione del comune di Correggio (RE), e grande tifoso granata. Con lui, che da anni segue i ritiri del Torino Fc, abbiamo parlato del nuovo corso intrapreso dai granata con Paolo Vanoli in panchina.
Cosa pensa di questo ritiro del Torino? E in generale di questo avvio di stagione?
“Penso che non sia facile partire con la squadra al completo, però sarebbe stato necessario, o quantomeno non essere molto “raffazzonati” in difesa e senza capire a centrocampo chi giocherà. Adesso hanno preso questo attaccante scozzese, Adams, che però è arrivato venerdì quando alla fine del ritiro mancavano solo due giorni, mentre sono tre settimane che il Torino si sta già allenando. Da allenatore dico che perso un po’ di tempo. Vanoli ha avuto la possibilità di conoscere bene le seconde linee, però non di far lavorare quelli che poi alla fine giocheranno il campionato. La squadra deve essere rinforzata e seguire il mister e lo si è capito perfettamente vedendo le due amichevoli che ha disputato, soprattutto la seconda persa per 1 a 2 con la Cremonese”.
Lei ha visto negli anni tanti allenatori, che impressione le ha fatto Vanoli?
“Diciamo che Vanoli, come Juric e Ventura, è un allenatore che cerca di insegnare il suo gioco, infatti mi piace. Non mi piacevano Mihajlovic e Mazzarri perché davano poco, probabilmente erano dei bravi motivatori, però davano poco alla squadra. Vedremo se poi la squadra seguirà Vanoli, perché poi alla fine i giochi sono tutti lì: se i giocatori seguiranno il mister si potrà fare bene, se i giocatori non lo seguiranno allora sarà un'incognita”.
Secondo lei, cosa manca ancora a questa squadra?
“Distinguerei fra il salvarsi e l’andare in Europa. Per salvarsi, potrebbe già andare bene così al netto che ci vuole un difensore centrale, ne manca uno visto che non si sa quando rientrerà Schuurs. Mentre per andare in Europa, manca un portiere, non so se quello giusto possa essere Paleari perché Milinkovic-Savic a me non piace, un terzino sinistro forte, si parla di Gosens e lui potrebbe essere un buon giocatore, anzi lo è stato. Non mi soffermo sui nomi quindi comunque manca sicuramente un terzino sinistro, un portiere e almeno due dei tre centrali di difesa. A metà campo forse un rinforzo in più sarebbe utile e davanti c’è da sperare che la coppia Zapata-Adams funzioni”.
Che prima impressione le ha fatto Coco?
“Coco mi piace perché è aggressivo, è abbastanza veloce, tecnicamente non è il massimo, ma dobbiamo anche ricordarci che Buongiorno all’inizio non era certamente Maradona. Direi che probabilmente patiremo di più l'assenza di Rodriguez rispetto a quella di Buongiorno perché Rodriguez lo vedevo come un giocatore molto esperto, quasi un allenatore in campo. Era un giocatore che ti dava tranquillità e che sbagliava una scelta ogni 40-50 cose che faceva”.
Abbiamo visto che Masina in questo periodo in campo fa un po' da cassa di risonanza a Vanoli, cosa pensa di lui?
“Penso che Masina sia un ragazzo molto intelligente, che abbia una forte personalità ed essendo uno dei più anziani del gruppo cerca di mettersi a disposizione anche del mister per poterlo aiutare. Si vede che mister Vanoli gli piace perché altrimenti non si spenderebbe così tanto, ma penso che sia anche un fattore naturale suo quello di parlare molto, conversare, aiutare, consigliare, quindi dovrebbero essere caratteristiche tipicamente sue”.
Dei giovani chi l’ha colpita di più?
“Mi piace molto Dellavalle, anche se per il ruolo che ricopre qualche centimetro in più non guasterebbe. Mi piaceva molto Galantai, ma purtroppo lo si è visto solo nella prima settimana di ritiro e poi si è fatto male. Perciun è ancora da scoprire perché non è che abbia fatto vedere tanto. Mi ha colpito Njie perché ha una buona tecnica e una forte esplosività all'inizio, anche se calcia ancora male in porta perché spesso ha una postura con la schiena sbilanciata all'indietro e quindi non è in posizione ideale per calciare in porta e infatti spesso tira alto, però ha 19 anni quindi può tranquillamente correggere la postura e può migliorare. Horvath è dotato di buona tecnica, vede bene la porta, ma mi sembra che non abbia ancora il passo per giocare in Serie A, stessa cosa per Ilkhan. Poi degli altri giovani non è male Casali, però non è ancora da Serie A, ci vuole tempo per potervi giocare, però non mi sembra male”.
Vanoli sta utilizzando Vojvoda nella posizione di braccetto a destra, l'anno scorso lo aveva utilizzato lì qualche volta anche Juric, però poi di solito gli preferiva Tameze, che adesso è utilizzato a centrocampo nella sua posizione più naturale. La soluzione Vojvoda può essere temporanea fino a quando non arriverà un nuovo difensore oppure può essere in un certo senso definitiva?
“Nel Kosovo Vojvoda gioca sempre come braccetto a destra. Anche l'anno scorso mi chiedevo come mai rimanesse in panchina con Tameze utilizzato in difesa e non a metà campo anche quando c’erano molte defezioni a centrocampo. Io avrei provato di più anche l'anno scorso Vojvoda a destra nella linea difensiva a tre, perché come esterno è diligente, ma non ha la gamba come Bellanova per poter ribaltare l'azione e essere molto incisivo. Diciamo che Vojvoda è un quinto difensivo, mentre Bellanova è un quinto più offensivo e anche Gosens, se arriverà, è un quinto più offensivo. Penso che Vojvoda sia una soluzione interessante da vedere, è chiaro che se poi arriverà un giocatore più forte di lui in marcatura si potrà alternare Vojvoda come riserva tra il quinto e il braccetto”.
E Ilic come l’ha visto, sempre che rimanga?
“Ilic mi sembra un pelino più motivato dell'anno scorso, forse anche perché al primo allenamento che ha fatto quando è arrivato a Pinzolo dopo sei minuti ha preso subito un "cazziatone" da Vanoli, che se lo ricorderà a lungo. Ilic è quella persona della quale si dice: chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane. Ilic ha una grande tecnica, da questo punto di vista penso che sia se non il migliore comunque tra i primi cinque della squadra. Se avesse la voglia di Ezio Rossi non sarebbe il Torino”.
Un'ultima cosa, alla luce di quello che ha visto in questo ritiro dove si potrebbe collocare in Serie A quest'anno il Torino?
“Adesso lo vedo attorno al decimo posto, più o meno come l'anno scorso, anche perché pure le altre squadre non sono complete. Il Monza ha perso molti giocatori, il Bologna sicuramente non ripeterà l'annata dell'anno scorso. La Fiorentina sembra che stia facendo bene, ma ha avuto sempre squadre molto superiori al Torino ed è sempre finita un punto o due sopra. La Fiorentina nei tre anni di Italiano non ha fatto quello che avrebbe potuto fare in campionato, anche se ha fatto bene in Europa seppur non abbia vinto nessuna competizione internazionale.
Mi auguro che quei tre o quattro giocatori che mancano se verranno presi possano portare il Torino finalmente a competere per l'Europa, ma adesso questa squadra non può assolutamente competere per l'Europa: non rischia di essere impelagato in situazioni difficili però non vale assolutamente l'Europa perché appunto mancano ancora quei giocatori che dicevamo prima”.