Empoli, Pellegri: "Mi sono stancato di essere etichettato come uno fragile fisicamente"
L'ex attaccante granata Pietro Pellegri, ora all'Empoli, sta vivendo un momento molto prolifico sotto rete, avendo segnato in modo consecutivo nelle ultime tre partite.
Il giocatore, che è in prestito dal Torino con diritto di riscatto, è stato intervistato da Il Tirreno.
"Non mi era mai successo di segnare tre gol in tre partite di fila, semplicemente perché mai avevo giocato con tanta continuità. Se un attaccante gioca in Serie A sa fare il suo mestiere e se gioca capita pure che segni. Dopo il gol con l'Udinese sono corso ad abbracciare D’Aversa, perché il mister mi sta dando fiducia e spazio, poi ho mostrato la maglia di Haas perché questa rete è dedicata a lui dopo il grave infortunio".
Pellegri non vuole più parlare dei suoi molteplici infortuni.
"Mi sono stancato di essere etichettato come quello che si fa sempre male. Non è così. Non ho mai avuto infortuni particolarmente gravi, ma noie muscolari. Tutti noi calciatori lavoriamo stressando il fisico ogni giorno e a tutti capitano infortuni e contrattempi. Oggi, però, conosco meglio il mio corpo e riesco ad amministrarmi".
Riguardo alla sua esperienza all'Empoli ha sottolineato: "Devo ringraziare il direttore sportivo Gemmi, che mi ha trasmesso subito grande fiducia, così come tutto l’ambiente. Società e tifosi fanno di tutto per metterti nelle migliori condizioni e non ho mai trovato uno spogliatoio unito come è oggi il nostro. La mattina ti svegli e non vedi l’ora di arrivare al campo. Continuiamo a lottare per il nostro obiettivo, la salvezza".