Cairo si è preso qualche ora per decidere

07.12.2008 19:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Cairo si è preso qualche ora per decidere
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Per molti De Biasi è già un ex allenatore del Torino, uno dei tanti che hanno fatto parte di questo primo progetto targato Cairo. Il mister granata, che durante la feroce contestazione dei tifosi, è stato colpito anche da alcune uova, ha dato l'impressione di non avere più il polso della squadra in mano, come ha sottolineato oggi Cairo: "Se il mister in settimana ha detto che il settanta per cento dello spogliatoio è con lui, mentre il trenta per cento, a quanto pare no, allora vuol dire che c'è qualcosa che non va". Tuttavia il presidente granata si è preso qualche ora per decidere il da farsi, nella serata ci sarà un summit con De Biasi e Pederzoli per decidere il da farsi. Addirittura si vocifera che il tecnico di Sarmede possa ancora sedersi sulla panchina granata sabato contro il Bologna.

Novellino, secondo indiscrezioni, non torna, anche perchè non ha lasciato assolutamente un buon ricordo a Torino. In pratica sono rimasti due nomi come sostituti di De Biasi: Camolese, che pare al momento l'indiziato numero uno, in seconda battuta Papadopulo, prende invece meno consistenza l'arrivo di Mondonico. Cairo pare stia guardando al risparmio, dunque vorrebbe un tecnico non troppo costoso perchè già deve pagare Novellino fino a giugno, in caso di addio a De Biasi avrebbe sulle spalle anche il suo ingaggio per un altro anno e mezzo, l'attuale infatti scade nel 2010. Se molti dicevano che era meglio esonerare De Biasi domenica scorsa, potrebbe anche succedere che resti ancora, almeno fino alla sosta natalizia. Dopo, se proprio le cose non dovessero tornare nella normalità, Cairo avrebbe anche più tempo per trovare un sostituto valido.

Nemmeno la tifoseria è unita, una parte sta con De Biasi e vorrebbe "esonerare" mezza squadra, tra cui Rosina, il più colpito dagli improperi. Altri invece non sopportano più il mister veneto. Morale, gli infuriati tifosi del Toro hanno applaudito la Fiorentina quando ha lasciato l'Olimpico, sognando un giorno di avere un Toro che assomigli alla squadra viola, compatta, valida tecnicamente, dove la squadra fa gruppo sul serio.