Cairo: “Su Hart nulla è deciso. Belotti ci deve aiutare a crescere. Non si prendono giocatori tanto per comprare”

02.02.2017 13:02 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo: “Su Hart nulla è deciso. Belotti ci deve aiutare a crescere. Non si prendono giocatori tanto per comprare”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha parlato a margine della presentazione del nuovo canale tematico Toro Channel commentando anche le tematiche legate al mercato:

Come mai non siete riusciti a portare a casa un centrocampista?
"Oggi ne abbiamo sette di centrocampisti, ne avevamo nove e così abbiamo mandato a giocare altrove Aramu e Vives. In più abbiamo due giovani Lukic e Gustafson. Ci sono Valdifiori, Benassi, Baselli, Acquah tornerà appena finisce la Coppa d'Africa e purtroppo Obi ha qualche acciacco, ma di giocatori a centrocampo ne abbiamo".

Sul mercato in generale.
"Comunque abbiamo speso 10,5 milioni, 5,8 per Iago Falque e 500 mila euro per Carlao e gli altri per un portiere fortissimo, Milinkovic-Savic, che gioca in Polonia. Vanja era stato preso dal Manchester ma poi per permessi di lavoro non ha potuto giocare in Inghilterra, su di lui c'era il Benfica. Ha un fisco eccezionale è altissimo e con una "apertura alare" incredibile basta vedere la foto con Petrachi il ds sembrava un bambino vicino a lui.

Sul Dommarumma serbo:
"Fare investimenti importanti a gennaio è difficile, noi pensiamo a giocatori giovani e investiamo su di loro. Investire su giocatori dell'89 che è valutato 10 milioni e che non è uno che ha cambiato la realtà della sua squadra non è il caso, avrei speso quei soldi per uno più giovane. Imbula Petrachi lo conosce da 2-3 anni non siamo arrivati su di lui l'ultimo giorno. Petrachi ha sotto mano tanti giocatori che segue da tempo".

Su Imbula:
"Per Imbula il costo del prestito e dell'ingaggio per sei mesi era di 1,7 milioni poi il il riscatto da 10 è passato a 15 ed era obbligatorio, quindi le condizioni sono cambiate e per di più il giocatore non giocava da un po' di tempo".

Su Baselli:
"Baselli era richiesto, ma non ho voluto cederlo, crediamo in lui ha già fatto quattro gol e tre assist, così come hanno dato buona prova di sé Benassi, Acquah. Non si compra tanto per farlo e non si prendono giocatori di ventotto e più anni. L'ho fatto in passato come con Barone, ma non lo rifarò più
Anche se Barone era un buon giocatore".

Sugli investimenti:
"Gli investimenti si fanno e anche importanti fra estate e inverno abbiamo investito 34 milioni rispetto ai 26 dell'anno prima e ai 21 di quello precedente ancora? Cerchiamo giovani di prospettiva e li seguiamo con i nostri osservatori. I risultati purtroppo sono ritornati non eccellenti, ma ho fatto il conto e dopo venti partite avevamo punti in più del 91-92, solo nell 84-85 si era fatto meglio. Abbiamo avuto qualche pareggio di troppo anche rocambolesco come con il Milan o come con il Sassuolo. A volte ci sono momenti dove le cose girano un po' meno bene, con il Bologna non si è fatta una grande partita e con l'Atalanta a sprzzi. Il Toro di questa stagione è stato il migliore da quando sono presidente, l'attacco ha fatto 39 gol. Se gli attaccanti danno una mano anche centrocampo e difesa fanno meglio.

Ancora sul mercato:
"Sicuramente nel mese di gennaio il mercato non ha fatto bene ai giocatori con tutte le cifre che circolano. Iturbe lo abbiamo preso subito e nel 12-14 fece cose strepitose nell'Hellas avendo giocato poco nella Roma ha bisogno di tempo per entrare in forma, ma questo è umano. Per prenderlo ho dovuto riscattare Falque che ha grandi qualità e ha fatto nove gol quindi lo abbiamo riscattato molto volentieri con un esborso in anticipo. Milinkovic Savic lo abbiamo preso per il futuro ed è del 97.

Ma in virtù della classifica non sarebbe stato opportuno completare il rafforzamento con un centrocampista e un difensore centrale più importante di Carlao?
"Mah, se avessero ceduto certi giocatori sarebbe stato opportuno, ma il Bologna non ha voluto cedere Donsah. A livello di centrali difensivi non c'erano tutte queste alternative. Non credo che Castro avrebbe cambiato i risultati. In alcune partite la palla entra e in altre no".

Cosa vi siete detti con Mihajlovic a chiusura del mercato?
"Non ho parlato direttamente con lui, gli ha parlato Petrachi e non ha fatto nessun tipo di richiesta aggiuntiva ed è contento".

Che idea si è fatto sui cali nel secondo tempo?
"Se si vede la classifica dei primi tempi dove eravamo secondi-terzi vuole dire che il potenziale è alto gli avversari non dormono nei primi tempi. Mi dicono che non è un problema fisico quindi bisogna pressare non solo nella metà campo degli avversari ma anche nella nostra. Noi marchiamo a zona e dovremo fare qualche cosa di diverso, il mister sta approntando accorgimenti. C'è modo di essere positivi, intanto siamo lavorando per il futuro, abbiamo giocatori di proprietà importanti e contesi. Il mister ha detto di fare più punti dell'andata quindi dovremo farne più di 59 e sarebbero più di quelli fatti quando andammo in Europa. Davanti hanno corso ma qualche altra squadra sta rallentando, mettiamo a posto i difetti".

Ha fissato un premio per la squadra per superare i limiti?
"I nostri giocatori sono trattati bene economicamente e se stabiliremo di dare un premio lo depositeremo in Lega".

Stimolerà Ljajic?
"Ci pensa Mihajlovic non mi sovrappongo a lui è bravo e in lui abbiamo fiducia come nel suo staff".

Per fare il definitivo salto di qualità arriveranno giocatori con sostanza intrinseca iniziale più di Ljajic che ha bisogno di essere rilanciato?
"Ljajic ha un valore intrinseco importante e infatti la Roma l'ha venduto per 8,5 milioni, poi in certi periodi i giocatori possono avere una continuità differente. Abbiamo sia giocatori giovani sia giocatori d'esperienza e altri validi e di età di mezzo".

Percepisce la delusione dei tifosi per i mancati acquisti e per il possibile addio di Hart?
"Hart è contento di stare con noi, poi a fine stagione vedremo con il City e ragioneremo sul da farsi. Nulla è detto, vedremo anche con lui e sentiremo quali sono le condizioni. Intanto Mihajlovic ha caldeggiato Milinkovic-Savic che è il Donnarumma serbo. La piazza sa che i punti fatti sono 31 più di quelli dell'anno quando andammo in Europa League, ci sono sedici partite e sono tante. Facciamo bene e vedremo dove arriveremo, momenti di appannamento ci stanno in stagione".

Belotti rimarrà anche se il Torino non andrà in Europa?
"Il contratto di Belotti vale comunque, la clausola per l'estero è di 100 milioni perché ritengo quello il suo valore. Abbiamo il contratto con Belotti fino al 2021 e con Mihajlovic fino al 2018 e non decadono se non si va in Europa. Belotti dovrà aiutarci ad andare in Europa".

E' difficile operare a gennaio e pensando all'attuale rosa e a chi è andato via non ha rimpianti?
"No abbiamo preso giocatori di grandissimo livello e chi è stato ceduto come Peres con il gioco di Mihajlovic non era del tutto funzionale e il mister mi ha chiesto di prendere De Silvestri. Glik già l'anno prima voleva andare via e poi la stagione successiva ha fatto meno bene ed era tempo che voleva andare via, Maksimovic era diventato uccel di bosco e poi Mihajlovic lo voleva morto e ho evitato problemi penali (ride, ndr). Io Glik lo avrei tenuto anche a casa mia, ma mi chiedeva di essere ceduto e non potevo fare diversamente. Adesso si difende in 10 e si attacca in 10 poi avvengono infortuni come con il Milan e capita il rigore, ma sono cose che succedono. Abbiamo preso più gol, ma ne abbiamo fatti di più e in classifica abbiamo 4 punti in più. Tutto è migliorabile, ma non si è fatto male basta vedere quanti gol hanno fatto Belotti, Falque, Ljajic, Benassi, Baselli, ragazzo sul quale credo molto. Non abbiamo poi tutti questi giocatori scommessa, Rossettini sta facendo bene come Falque e tanti altri. Anche Immobile quando arrivò era una scommessa".

Se per Belotti arriva un offerta importante sarà ceduto?
"C'è una clausola per l'estero e in Italia devono venire a trattare".

Quando i tifosi saranno felici per i giocatori che restano e per i risultati soddisfacenti?
"Pensiamo alla Roma, sono stati ceduti giocatori importanti bandiere non c'è ne sono più, resta solo Totti. Ma la Roma poi reinveste? Ma anche noi lo facciamo e negli anni si è visto. Non si reinvestire però alla carlona tanto per farlo. Non prendiamo i giovani per fare plusvalenze ma perché vogliamo giocatori che hanno ancora il meglio davanti. Io certi giocatori come dicevo li avrei tenuti ma non sempre si può farlo".