Ed ora il Torino può concentrarsi sul mercato: sarà un’estate molto intensa

21.06.2024 11:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Vagnati e Cairo
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Vagnati e Cairo
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Finito il tira e molla con il Venezia per Vanoli ora al neo allenatore del Torino servono certezze per quel che riguarda i giocatori, ma a cominciare dalla difesa almeno all’inizio rischia di non averne molte. L’incognita Buongiorno con il centrale che quasi sicuramente dovrà dire addio al suo Torino perché la sua cessione servirà a rimpolpare le case societarie. E poi c’è il punto interrogativo su quando Schuurs sarà pienamente recuperato dall’infortunio al ginocchio, che lo ha tenuto fuori quasi tutta la scorsa stagione. Per non parlare che andranno sostituiti Djidji e Rodriguez che saluteranno il 30 giugno per fine contratto, così come il secondo portiere Gemello. Tutto questo dando per scontato che Vanja Milinkovic-Savic non trovi estimatori in Arabia Saudita, come già il fratello ex della Lazio. Quindi la difesa, che nelle precedenti tre stagioni con Juric in panchina è sempre stata il punto di forza della squadra, nei primi due campionati la quinta e nell’ultimo la quarta della Serie A per numero di gol subiti, subirà sostanziali modifiche.

Per il gioco che vorrà proporre il nuovo tecnico, che varierà dal 3-4-3 al 3-5-2, di sicuro sono indispensabili un terzino mancino di spinta, un esterno d’attacco  e una punta utilizzabile sia come alternativa sia a far coppia con Zapata, visto che Pellegri e Sanabria potrebbero entrambi andare via. Sempre che Bellanova resti, ma di solito Cairo non cede un buon giocatore dopo solo una stagione. E se il commissario tecnico Spalletti continuerà a non farlo giocare all’Europeo, sempre che il cammino dell’Italia prosegua dopo la partita con la Croazia, esattamente come sta facendo con Buongiorno, le quotazioni di Raoul non si alzeranno e aumenterà la possibilità di una sua permanenza.

Il nuovo allenatore dovrà valutare anche giocatori che erano stati presi per fare la differenza e che non l’hanno fatta, su tutti Ilic, e altri che gli altri che hanno reso al di sotto delle aspettative, Lazaro, Vojvoda e Sanabria, i rientranti dai vari prestiti a iniziare da Radonjic, il più talentuoso di tutti ma che facilmente entra in rotta di collisione con gli allenatori e i giovani di prospettiva, su quali il Torino dovrà decidere e tenerli oppure mandarli a farsi le proverbiali ossa altrove.
Per il Torino sarà un’estate molto intensa dal punto di vista del calciomercato.