Essere sponsor non significa automaticamente che in futuro si diverrà proprietari del Torino: meglio che i tifosi frenino i sogni

13.09.2024 11:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Tifosi del Toro
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Tifosi del Toro
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Red Bull, come dice la famosa pubblicità, ti mette le aaali e un super volo lo hanno fatto i tifosi del Toro da quando si è sparsa la voce che il noto marchio di energy drink sarebbe divenuto partner del club granata e ancor più quando ieri c’è stato l’annuncio ufficiale che la Red Bull era divenuta Official Energy Drink Partner del Torino Football Club per la stagione 2024/25. I sempre più numerosi tifosi che da tempo chiedono a gran voce e con sempre maggiore insistenza al presidente Cairo di mettere in vendita il Torino e di andarsene hanno subito iniziato a sperare e a sognare che questo fosse il primo passo verso un futuro acquisto da parte dell’azienda austriaca del loro amatissimo club.

Meglio ragionare freddamente. E’ vero che anni fa nel lontano 2010 a Red Bull Italia fu fatto pervenire un fascicolo sul Torino Fc nella speranza che questo fascicolo giungesse ai vertici dell’azienda a Salisburgo, fascicolo confezionato con l’intento di proporre l’acquisto del club granata, ma la cosa finì in una bolla di sapone e non se ne fece nulla poiché la Red Bull non era interessata. Certo da allora sono passati 14 anni e questo periodo è un arco di tempo che è mediamente lungo per cui le idee possono cambiare come sono cambiati i vertici di Red Bull non c’è più il patron Dietrich Mateschitz, scomparso due anni fa, bensì il figlio Mark, ma prima di sognare è meglio almeno analizzare per bene l’annuncio comparso sul sito ufficiale del Torino Fc. Per prima cosa, si tratta di una “partnershipcommerciale che ha la durata di circa un anno, ossia “per la stagione 2024/2025”. Facendo le pulci visto che questa stagione calcistica terminerà il 30 giugno 2025 la suddetta partnership durerà per la precisione 9 mesi e 18 giorni, per comodità volendo si può dire 10 mesi. Seconda ma non secondaria cosa, sempre nell’annuncio è detto “la collaborazione con il Torino FC è la prima assoluta in Serie A per Red Bull”. Questo dovrebbe significare che l’azienda di energy drink ha intenzione di non fare accordi commerciali solo con il Torino Fc, ma anche con altri club. Cosa decisamente probabile visto che la Red Bull sta immettendo sul mercato internazionale nuovi gusti delle sue bevande che quindi vanno fatti conoscere e pubblicizzati e si sa che il calcio in Italia è ancora lo sport principale anche per bacino d’utenza e di conseguenza è ovvio che l’azienda austriaca, che già è nel mondo degli sport  Formula1, MotoGP, ma anche surf, sport invernali e non solo  anche nel mondo della musica e del gaming, voglia rivolgersi a chi segue il calcio nel nostro paese.  

Va poi ricordato che finora il presidente Cairo non ha mai palesato l’intenzione di vendere il club. ovvio che questo non significa che non potrà farlo in un futuro più o meno prossimo o lontanissimo e che magari quando e se venderà il club terrà la trattativa ben segreta senza di certo spiattellarlo in giro prima, ma per ora la realtà dei fatti non va in questa direzione a quanto è dato sapere. Altra cosa da tenere a mente, è che il Torino è sempre molto propenso ad acquisire nuovi partner commerciali e l’occasione Red Bull non se l’è quindi lasciata sfuggire stingendo l’accordo come primo club di Serie A.

Per cui prima di tutto è meglio vedere se intanto la partnership commerciale fra Red Bull e Torino Fc durerà oltre i dieci mesi previsti e se nel frattempo o in seguito ci saranno anche altri sviluppi in direzione di un’acquisizione del club granata i tifosi del Toro solo allora potranno gioire, farlo adesso sa più di sogno e di illusione.