Il primo Torino di Vanoli: dal capitano alle novità, le risposte nel test con la Virtus Verona
Dal modulo al capitano, dallo stile di gioco ai primi schemi offensivi e difensivi: c’è tanta curiosità di vedere il primo Torino targato Paolo Vanoli. Non tanto nei volti nuovi, anche perché gli unici acquisti sono il difensore Coco e il secondo portiere Paleari, quanto nelle novità che porterà il nuovo allenatore. Così il sipario si alzerà oggi pomeriggio alle 17, quando i granata affronteranno la Virtus Verona, formazione che ha chiuso all’undicesimo posto l’ultimo campionato di serie C, girone A. Il club di via Viotti ha garantito la diretta televisiva su Torino Channel, chi salirà a Pinzolo potrà acquistare i biglietti su Vivaticket (15 euro più 1,20 euro di prevendita).
In questi primi giorni di lavori tra Filadelfia e Val Rendena, Vanoli ha ripreso da dove aveva lasciato Ivan Juric: difesa a tre e due attaccanti, poi a centrocampo e sulla trequarti si può variare. Perché può essere un 3-5-2, o un 3-4-1-2, o ancora un 3-4-2-1, insomma sarà un Toro ibrido, anche aspettando gli acquisti che inevitabilmente indirizzeranno le scelte definitive. Qualsiasi sarà il modulo, però, la vera certezza dei granata sarà Zapata: il colombiano è apparso tra i più brillanti anche dal punto di vista fisico, poi sa di avere responsabilità importanti.
Certamente per i gol che dovrà garantire, ma anche per la leadership nello spogliatoio, perché pur essendo arrivato solo da undici mesi è già un simbolo per i compagni e per i tifosi. Ecco perché Zapata si candida a raccogliere l’eredità di Buongiorno e Rodriguez e diventare a tutti gli effetti il capitano del nuovo Toro: per gerarchie toccherebbe a Milinkovic-Savic, per presenze a Linetty e per “italianità” a Ricci, ma il classe 1991 parte in vantaggio sulla concorrenza.