Il Torino a Pinzolo – Possesso e non possesso. Gineitis, Pellegri e Savva non in gruppo. Vanoli: “Reagire” e “I movimenti che fanno nascere una squadra”
Palestra e poi esercizi per potenziare la forza così è iniziata la sessione di allenamento questa mattina per i giocatori del Torino. A seguire sul campo secondario un lavoro con movimenti in spazi ristretti utilizzando le sponde con Vanoli che spiega cosa vuole dilungandosi nei particolari perché nulla può essere lasciato al caso. Il focus è sul possesso e non possesso palla: fondamentale eseguire bene i movimenti quando sono gli avversari ad avere il pallone. Gineitis, Pellegri e Savva non sono in gruppo. Nell’esercitazione, la squadra è stata divisa in due gruppi che si alternano fra lavoro in palestra e quello in campo. Il primo gruppo è composto da Linetty, Tameze, Ilic, Ricci, Horvath, Sanabria, Zapata, Karamoh, Galantai, Perciun, Njie che vengono disposti in due squadre che devono contrastarsi. Nel secondo gruppo Vojvoda, Coco, Sazonov, Masina, Dellavalle, Bellanova, Lazaro, Bayeye e Balcot. Gli esterni e i bracceti difensivi devono uscire ed è questo che spiega a lungo Vanoli.
Vanoli vuole concentrazione. "Siete lenti di testa a reagire" dice il mister, ma anche “Non devi avere fretta …. devo guardare lui”, “Scarico”. Pensare velocemente soprattutto in partita quando i punti contano è fondamentale perché l’avversario non concede tempo ed essere lenti significa perdere palla. Leggere i momenti della partita è fondamentale per scegliere sempre la soluzione migliore e alle volte bisogna rallentare capire bene come sono posizionati i compagni e gli avversari per risultare efficace.
Al termine dell’esercitazione Vanoli si è soffermato con Linetty e Tameze per ulteriori spiegazioni.
La squadra corta dipende dalle punte. Il concetto di squadra corta deve essere ben chiaro e dipende dalle punte supportate dai difensori. Vanoli in tal senso è molto chiaro: “Le punte tengono le squadre corte e i difensori devono assecondarle. Quando le punte sono basse sono i difensori a dover accorciare, altrimenti si sbaglia”. “Questi sono i movimenti che fanno nascere una squadra” dice Vanoli ai suoi giocatori.