Il Torino a Pinzolo - Vanoli: “Tienila alta l’intensità, se non ci si arriva qui non lo si farà in partita"
Secondo giorno di lavoro a Pinzolo per il Torino e si è ripreso esattamente da dove era terminato ieri sera con Vanoli che mette sotto torchio i giocatori e chiede loro intensità. E’ perentoria la voce del mister non vuole errori e tutti devono essere, come si dice, sul “pezzo”.
La sessione di lavoro di questa mattina è iniziata in palestra, come di consueto, ed è proseguita sul campo principale prima con il classico torello e poi con esercizi specifici mirati ai movimenti con e senza palla. I passaggi devono essere precisi e c’è competizione poiché i giocatori sono stati suddivisi in tre gruppi e devono arrivare a fare 50 passaggi di fila con non più di due tocchi e “vince” il gruppo che raggiunge questa quota per primo.
Cambia l’esercitazione e Vanoli fa concentrare la squadra sulla manovra d’attacco, con Vanja e Popa che partecipano anche loro all’azione. Vanoli spiega con dovizia di particolari esattamente come ogni giocatore deve agire, movimenti, tipi di passaggio, ritmo da tenere. Poi si passa alla prova pratica e non ce n’è per nessuno perché al mister non sfugge nulla: “Capiamoli in anticipo i cambi di posizione”, “Siamo pagati per fare gol”, “Spacca sta c…. di porta”, “Sì, sì, giusto”. E il suo secondo, Godinho, gli fa eco: “Ritmo, ritmo”.
La pressione – Non può fare paura la pressione, anzi deve essere uno stimolo e così l’allenatore del Torino letteralmente lo urla ai suoi: “Ci sono 80mila persone che vi fischiano e avete paura dell’allenatore? Impariamo a farci pressione da soli”.
Finita questa parte di lavoro, al quale come ieri non hanno partecipato Ricci, Pellegri, Gineitis e Savva impegnati in allenamenti personalizzati, tocca a quella più prettamente atletica e così i giocatori si spostano sul campo secondario a faticare. Terminata anche la parte atletica per concludere la mattinata una capatina al fiume per il meritato refrigerio dopo aver intriso la maglia di sudore.