LIVE Vanoli: "Oggi col Milan c'è stato coraggio e sacrificio, ma il percorso di crescita dei giocatori lo voglio vedere con il Monza"

LIVE Vanoli: "Oggi col Milan c'è stato coraggio e sacrificio, ma il percorso di crescita dei giocatori lo voglio vedere con il Monza"
Paolo Vanoli
© foto di Elena Rossin
Ieri alle 20:30Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin

Il commento, in conferenza stampa, dell’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, sulla vittoria con il Milan.

E’ stata la partita che racchiude lo spirito che voleva da questa squadra visto che malgrado qualche sbavatura avete retto l’urto facendo venie fuori le vostre qualità e siete stati anche un po’ smaliziati?
“È una vittoria che si meritano questi ragazzi perché è da due mesi che li vedo lavorare e a volte quando non arrivano i risultati non è facile tenere alta l'autostima. Avevo detto che dovevamo affrontare questa partita con l'ambizione, con la voglia di portare a casa il risultato perché dobbiamo avere questa mentalità, però anche con l'unità di capire chi avevamo davanti: una squadra costruita per progetti completamente diversi, una squadra che è arrivata qui arrabbiata per l'eliminazione dalla Champions e sapendo di avere come unico obiettivo arrivare in Champions. Sapevamo di dover fare una partita di coraggio e di grandissimo sacrificio e l'abbiamo fatta. E’ un peccato che anche stasera in occasione del rigore abbiamo commesso un’altra piccola ingenuità, ingenuità che ci aveva fatto buttar via due punti a Bologna. Questo è il passo per vedere la prospettiva futura. Adesso dobbiamo essere bravi a goderci questa vittoria, a riposare e sapere che ci aspetta un'altra partita importante che vale punti”.

Un grandissimo Milinkovic-Savic, al di là del rigore parato, ma come l’ha visto crescere in questi mesi non solo a livello tecnico, ma anche come leader all’interno dello spogliatoio? L’aiuta avere un giocatore così?
“Lui caratterialmente è sempre stato un leader. Sta capendo che deve essere un leader al servizio della squadra. Ha capito che ha delle potenzialità e ha tanti margini di miglioramento, questo glielo continuo a dire dal primo giorno che sono arrivato. E’ stato bravo a rimettersi in gioco e per questo si merita tutto.  Abbiamo la fortuna, come ho sempre detto, di averlo noi, è un portiere che ci permette di giocare corto e lungo e dobbiamo sfruttarlo meglio e non solo nelle parate”.

Rispetto all’andata avete fatto più punti nel confronto con le stesse squadre. Ma adesso arriveranno partite per certi versi più difficili visto che dovrete affrontare Monza, Parma e Empoli che vi possono però anche dare una grande opportunità?
“Hai ragione, come vi ho detto, nella seconda parte della stagione dobbiamo vivere di partita in partita e che sono tutte finali da giocare, ognuna in maniera diversa. Oggi, secondo me, per affrontare il Milan e preparare la partita non ci sono servite tante motivazioni, anche perché se si devono dare motivazioni per affrontare il Milan vuol dire che i giocatori devono fare un altro lavoro. Però adesso ho detto loro che li voglio vedere col Monza. E’ lì che dobbiamo mostrare il processo di crescita. Sono d'accordo che nella seconda parte, quando abbiamo cambiato modulo, abbiamo fatto più punti rispetto alle dirette concorrenti che abbiamo trovato e questo è frutto di una crescita e del lavoro nonostante il nostro percorso, tutti sapete cosa è successo in questi mesi, e stiamo aspettando anche una condizione migliore dei anni nuovi arrivati che, come avete visto, ci possono dare qualche cosa in più”.

Ieri ci aveva anche detto che voleva vedere dalla squadra il saper leggere i momenti della partita, oggi lo si è visto a tratti, ma forse l'unico appunto di rilievo da muovere può essere il non aver sfruttato alcuni palloni là davanti, è d'accordo?
“Potevamo fare meglio in tante situazioni. Siamo qui per migliorare. Anche nel primo tempo potevamo sfruttare meglio il palleggio e quando siamo andati in vantaggio tante situazioni le potevamo gestire meglio. Sono tutti aspetti di crescita, anche il corner alla fine con i minuti di recupero a disposizione: siamo andati là in due e loro erano in otto nella linea difensiva, uno va lì per tenere la palla. Sono piccole cose sulle quali si deve crescere. Però stasera l'altra cosa che mi è piaciuta è stata la squadra, anche chi è entrato come Gineitis che nonostante il gol è entrato subito in partita insieme a Linetty. Sanabria ho sempre detto che era un ragazzo importante e l'ha dimostrato con la voglia. Questa unità ci deve portare lontano. E’ il mio primo anno e devo guardare anche in prospettiva futura. Questo è lo spirito giusto”.

Questa vittoria ricorda un po’ quella con l’Atalanta alla seconda di campionato, ma questa cosa le dà di più? Cosa le è piaciuto di più oltre lo spirito per andare avanti?
“Questa vittoria ti dà la consapevolezza e l’autostima che sei sulla strada giusta. il sacrificio, il lavoro e l'unità di squadra ti possono portare lontano. Però io guardo avanti. E’ giusto che questi ragazzi festeggino la vittoria perché è meritata ed è una vittoria che cercavamo davanti al nostro pubblico, che stasera ha dimostrato ancora di più di essere il dodicesimo uomo. Finalmente vedere le bandiere è stato importante (per protesta nei confronti della società i tifosi per un periodo non hanno esposto i loro vessilli, ndr) e anche i ragazzi lo sentono. Dobbiamo guardare avanti, però, ripeto, dobbiamo farlo sempre con l'ambizione, ma rimanendo umili e sapendo che abbiamo vinto stasera però abbiamo tante cose da migliorare perché adesso arrivano tre partite con i punti che valgono tanto e noi dobbiamo guardare avanti”.

Su 26 lanci che avete fatto 11 li ha fatti Milinkovic-Savic, che è di gran lunga il migliore in questo. Quanto l’aiuta usare il lancio lungo adesso che avere Casadei in squadra?
“È un'arma, ma ne abbiamo abusato troppo. La abusiamo troppo quando magari andiamo in fatica. Ed è quello a cui mi riferisco quando dico che  dobbiamo crescere in personalità. Deve essere un'arma all'interno della partita. Ho detto che Vanja ci permette di giocare corto e lungo, però a volte il valore della squadra che incontri, come è successo questa sera, ti fa rimanere anche senza ossigeno e quindi vai a nasconderti un po' dietro. Loro stasera ci hanno stressato veramente anche sotto l'aspetto fisico perché hanno giocatori importanti sia per tecnica sia per fisicità. E’ vero che avevano giocato in Champions, però abbiamo visto i cambi e la differenza è stata lì. Lo ripeto, abusare tanto non va bene perché ti fa fare più fatica ed è quello che voglio far capire ai ragazzi: continuare a calciare lungo ti dà la possibilità di andare direttamente in porta, ma se non ci sei sulla seconda palla gli avversari ripartono, come è successo più di una volta stasera quando non siamo andati a prendere la seconda palla. C'è stato un rinvio con le mani e Giménez ha preso la palla con la mano e poteva andare in porta, non capisco perché l'arbitro non sia intervenuto”.

Il Milan vi ha messo sotto stress, quanto può risultare importante ragionare su 16 uomini anziché sugli 11 visto che stasera ha fatto la differenza chi è entrato?
“Quando costruisci una squadra devi pensare a questo che, secondo me, permette anche al giocatore di crescere perché deve combattere per un posto. Se non hai questo fai la settimana con gli 11 titolari che non spingono. Secondo me, noi siamo cresciuti in questo e l'allenatore ha sempre dimostrato che chi merita gioca. Avere competizione in un allenamento è un fattore di crescita, altrimenti o hai una mentalità forte oppure ti siedi. Ed io questo non lo voglio soprattutto per quello che dobbiamo costruire. I tre giocatori che sono arrivati hanno aumentato questa competizione e sicuramente adesso si uniranno anche Ilic e Tameze e la competizione lì in mezzo diventerà più forte. Questo è bello per me perché posso scegliere”.

Adams e Ricci come stanno?
“Adams sta bene. Ricci ha avuto solo crampi”.