Moretti: “Ci sono i presupposti per toglierci delle soddisfazioni”
Il difensore ha parlato del gruppo e di come stanno procedendo i lavori in vista delle prime partite ufficiali.
Quale tipo d’esperienza può offrire al Torino nel doppio turno d’Europa League che è sempre più vicino?
“Darò quello che daranno tutti gli altri, nel senso che la squadra si sta preparando molto molto bene. Stiamo lavorando dal trenta giugno sempre al massimo e c’è stata da subito, fin dal primo giorno, una grande disponibilità da parte di tutti, vecchi e nuovi. I presupposti ci sono per fare quello che vogliamo, ossia toglierci delle soddisfazioni, divertirci e cercare di dare il meglio di noi stessi, poi, come il solito, sarà il campo a dirci quello che siamo”.
Lei ha anche giocato in Champions, quanto le mancava la vetrina internazionale?
“Non è che mi mancasse, però, è una grossa soddisfazione poterla giocare perché sono partite estremamente belle e l’atmosfera è particolare rispetto a una partita di campionato. La bella stagione che abbiamo fatto l’anno scorso ci ha consegnato la possibilità di giocarci dalla fine di luglio delle partite importanti. Abbiamo l’obiettivo di affrontarle nel modo giusto e se sarà possibile raggiungere la fase a gironi dell’Europa League”.
Qual è la cosa più importante da fare in centottanta minuti, considerando andata e ritorno, in campo internazionale tenuto conto che gli avversari, quasi sicuramente gli svedesi, sono al termine del girone d’andata in campionato?
“Credo che la squadra arriverà a questo impegno molto preparata sotto tutti i punti di vista perché giornalmente si vede come la squadra lavora. Poi, a parte tutti questi discorsi che sono ovviamente corretti, quando una squadra gioca insieme e affronta le partite con la testa giusta può sopperire a qualsiasi difficoltà. Credo che l’obiettivo sia di presentarci a quest’appuntamento al cento per cento sotto tutti i punti di vista, sia fisico sia tecnico-tattico sia mentale”.
Avete già iniziato a preparare la gara d’Europa League?
“No, non abbiamo ancora cominciato. Studiamo prima il Rubin Kazan che affronteremo in amichevole domani e poi penseremo a preparare la partita d’Europa League. Conosciamo bene le capacità del mister di preparare le partite, da questo punto dio vista siamo sereni”.
Jansson e Gaston Silva sono i volti nuovi della difesa, che cosa può dirci di loro?
“Mi risulta sempre difficile parlare dei singoli calciatori, quello che mi piace dire è che sono tutti ragazzi arrivati con la testa giusta, si sono subito calati nella parte e si sono allineati alla linea guida di questo gruppo che è quella che c’era l’anno scorso. Sono sicuro che si faranno trovare pronti e che sono già in grado di essere una parte importante di questo gruppo nonostante siano pochi giorni che sono con noi. Siamo molto contenti dei nuovi perché si sta formando una compagine importante anche quest’anno e questa probabilmente è la base fondamentale per affrontare una stagione e potersi divertire”.
Quindi a livello di gruppo ci sono delle somiglianze con l’anno scorso?
“Credo che il gruppo sia un aspetto fondamentale, senza unione, coesione, unità d’intenti e un obiettivo comune è impossibile avere la possibilità di raggiungere dei risultati qualsiasi essi siano. Stiamo lavorando per questo, l’anno scorso ci siamo riusciti e ci proveremo anche in questa stagione”.
Quest’anno giocherete con le due punte vicine e a centrocampo c’è Nocerino che ha caratteristiche differenti rispetto a chi c’era in passato, mentre il giro palla in difesa non è cambiato molto come l’impostazione dell’azione. Le verticalizzazioni e l’aggressione degli spazi hanno subito dei mutamenti, lei che ha dal campo ha una prospettiva da dietro come inquadra queste variazioni?
“La inquadro bene, però preferisco non parlarne altrimenti diamo vantaggi agli altri, le variazioni le teniamo per noi stessi, tanto durante gli allenamenti le avete viste più o meno. Quando i concetti sono chiari, come lo sono quelli del mister, cambia poco se ci si sposta dieci metri più a destra o a sinistra, quello che è importante è avere il concetto ben fissato in testa e credo che da questo punto di vista stiamo lavorando come sempre per arrivare già in queste prime partite con le idee molto chiare”.
Quanto potrà incidere sulla stagione l’aver iniziato in anticipo la preparazione?
“Faremo questo sacrificio (ride, ndr). Sarà dura ma ce la faremo. Si sta parlando di dieci giorni in più di lavoro e credo, almeno lo spero, che alla fine della fiera non muoia nessuno, dovremmo farcela”.