ESCLUSIVA TG-Giovanni Scotto: "Napoli in grande forma e fiducia. Vlasic può incidere ma al Toro manca un grande centravanti"
Sarà una partita certamente difficile quella che dovrà affrontare il Torino domani sul campo del Napoli, capolista in campionato e reduce da un grande inizio di stagione. Per presentare la sfida del "Maradona" la redazione di TorinoGranata.it ha intervistato in esclusiva Giovanni Scotto, giornalista del quotidiano Roma di Napoli, che segue da vicino i partenopei.
Il Napoli ha iniziato alla grande la stagione sia in campionato che in Champions League ed è reduce dal successo sul Milan a San Siro in una sfida tra quelle che forse al momento possono essere considerate le due migliori formazioni del campionato. Che squadra ritrova Spalletti dopo la sosta?
"E' un Napoli sicuramente in grande forma, anche perché due tra i giocatori più rappresentativi, Kvaratskhelia e Raspadori, hanno fatto benissimo con le nazionali. La squadra è in fiducia e i due attaccanti acquisiranno maggiori sicurezze. Il morale è alto, l'ambiente è carico e ci sono le condizioni giuste per un'altra vittoria. Sicuramente qualche nazionale non sarà al top, ma la sensazione è che la carica morale possa compensare a qualche possibile mancanza di brillantezza".
Il Torino ha totalizzato 10 punti nelle prime 7 partite. Partito forte con 7 punti nelle prime 3 giornate, ne ha poi ottenuti solo 3 nelle successive 4. Che impressione hai avuto della squadra di Juric, profondamente cambiata rispetto allo scorso anno?
"Seguo il Torino con interesse perchè ho sempre apprezzato Juric. Quest'anno si è evoluta rinunciando a qualcosa dal punto di vista della fluidità del gioco e puntando soprattutto alla fisicità e alla capacità di non far giocare gli avversari. La strategia è più o meno la solita, quella di sfruttare gli errori degli avversari per colpire in profondità. Credo che al Torino manchi un po' di qualità in tutti i reparti. L'assenza di una prima punta importante si sente. Ma Juric è bravo a sfruttare le qualità dei suoi trequartisti e di giocatori come Lukic, anche se a mio avviso pesa l'assenza di Mandragora e di Pobega".
Il Napoli quest'anno sembra aver trovato una nuova stella da affiancare ad Osimhen, Kvaratskhelia. Ti aspettavi potesse avere un impatto del genere sul nostro campionato?
"L'ho visionato sin dal primo giorno di ritiro e le sensazioni che fosse un giocatore con grandi numeri c'erano subito. Sicuramente non mi aspettavo una personalità così forte e una grande fame di affermarsi nel calcio che conta. E' un giocatore che rievoca la classe di grandi campioni del passato, che da tanto tempo non si vedevano in Italia. Dribbling, rabone e numeri di alta scuola fanno divertire i tifosi, e non solo quelli del Napoli".
Tra i nuovi acquisti del Torino invece c'è qualcuno che ti ha colpito più di altri?
"Conoscevo Radonjic e Vlasic ed ero sicuro che potessero fare bene con Juric. Le prime sensazioni sono positive. L'allenatore è bravo a farli giocare insieme, e in effetti le loro qualità tecniche in Serie A possono incidere. Mi riferisco soprattutto a Vlasic che in Premier League aveva fatto fatica. Mi spiace non vedere questi due giocatori assistere un attaccante centrale di livello, e mi meraviglia di come il Toro non abbia sostituito Belotti in modo adeguato".
Napoli e Torino sono due squadre che cercano di imporre il proprio gioco. Che tipo di partita ti aspetti sabato al "Maradona"?
"Come accennavo, credo che il Torino sarà molto accorto a giocare uomo su uomo e non consentire al Napoli di far girare palla. Quindi penso che vedremo un Torino diverso e ancora più marcatamente attento a puntare sul pressing e sull'aggressività. Il Napoli dovrà essere ordinato e attento e sfruttare i calci piazzati. Non sarà facile vincere per nessuna delle due squadre".