Milito presenta Esposito: "Nove vecchio stile, più tecnica che potenza"

Le voci di mercato si fanno insistenti su Francesco Pio Esposito, fresco di rinnovo con l'Inter. Il giovane bomber in prestito allo Spezia, è una delle stelle della cadetteria ed ha attirato le attenzioni di tanti club. Il Napoli in primis, ma soprattutto il Toro di Cairo.
Sarebbe il nome giusto per il dopo Zapata? La redazione di Torinogranata.it ha chiesto lumi a Davor Milito, consulente di mercato, youtuber e osservatore:
"È l'attaccante di punta dello Spezia, che in stagione si sta mettendo in mostra con i liguri mettendo a referto, ad ora, 14 gol e un assist in 29 partite. Un giocatore fisicamente strutturato (191 cm), che in queste ultime due stagione ha messo su maggior massa muscolare, suo punto “dolente” all'epoca della Primavera dell'Inter e della Nazionale italiana U17. Nel marzo 2025 ha rinnovato il suo contratto con l'Inter fino al 2030, segno che i nerazzurri credono in lui, sebbene sia già stato chiarito dal club che non punterà su di lui per la stagione 2025/2026".
PUNTI DIVERGENTI CON ZAPATA
Mentre Zapata è un attaccante che fa della potenza la sua arma principale assieme al suo saper protegger palla per far salire i compagni, Esposito ha nel DNA i movimenti dell'attaccante vecchio stampo: corsa verso la porta per poi distaccarsi dal difensore facendo un movimento incontro. In questo modo si va a creare uno spazio per farsi trovare libero per ricevere palla. Come il colombiano sa legare i reparti, ma in modo diverso: Zapata più di protezione palla e potenza, mentre il classe 2005 più di tecnica.
PUNTI DIVERGENTI CON ADAMS
Le prime differenze che saltano all'occhio riguardano l'altezza (12 cm di differenza) e la struttura fisica. I due attaccanti sarebbero complementari, unendo la struttura dell'italiano al saper attaccare gli spazi di Adams. Con un inglese in versione maggiormente di seconda punta, invece, sarebbe Esposito stesso ad attaccare gli spazi giocando sempre con il rapporto spazio-tempo nella zona offensiva del campo e in relazione ai difendenti avversari.
ADATTABILITÀ AL 4-2-3-1
In questo modulo ovviamente coprirebbe il ruolo di numero 9 puro, ma non sarebbe comunque un attaccante statico, un po' per sue caratteristiche naturali e tenendo conto delle richieste del calcio moderno. Molte volte ha mostrato una maggior tendenza di allargarsi sulla sinistro, cosi come dimostrano anche le heatmap stagionali, e non mi viene difficile immaginare un eventuale altro impiego largo a sinistra, così come veniva utilizzato Mario Mandzukic nella Juventus di Allegri.
PUNTI DI MIGLIORAMENTO
Senza ombra di dubbio può (e deve) affinare la tecnica con il piede destro, mentre deve assolutamente lavorare sul sinistro per portarlo a buoni livelli. Con un lavoro biometrico personalizzato potrà anche migliorare la postura ed il movimento del corpo durante la corsa, togliendo così quella pesantezza che a volte mostra.
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