Toro i tuoi tifosi meritano di più, molto di più della partitaccia col Verona

Toro i tuoi tifosi meritano di più, molto di più della partitaccia col VeronaTUTTOmercatoWEB.com
Tifosi del Toro
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 12:00Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

E’ stata proprio una figuraccia quella fatta dal Torino ieri pomeriggio davanti ai 1000 ragazzi delle Academy e ai 2000 studenti delle scuole di Torino e provincia. Un esempio di cosa non si deve fare quando si gioca a calcio. E pensare che di fronte c’era il Verona privo di parecchi giocatori, ma con la voglia di fare punti per garantirsi l’aritmetica salvezza. Un approccio non consono, una manovra lenta, la difficoltà di aprire varchi nella difesa scaligera ben schierata e attenta a ripartire per provare a colpire, anche se poi arrivata al buono era un po’ carente dal punto di vista della mira. E per fortuna del Torino altrimenti all’intervallo sarebbe potuto essere sotto  di un paio di gol. Nella ripresa, con antefatto la punizione tirata in curva da Coco (30’), la sagra degli errori e solo Elmas segnando il gol del pareggio ha evitato la disfatta (67’). Prima Adams ha angolato poco il calcio di rigore e Montipò l’ha respinto (62’), poi Milinkovic-Savic ha fatto una papera colossale prendendosela comoda su un controllo palla e non accorgendosi che Sarr vedendolo si stava avventando e così gli ha sottratto il pallone e lo ha spedito in rete (64’) e come se non bastasse un po’ dopo Vanja ci è ricascato e per poco Livramento non è riuscito anche lui ad approfittarne (75’) ed infine Ricci a centrocampo cercando di fermare Ajayi, che era arrivato prima sul pallone, gli è entrato sulla caviglia ed è stato espulso (86’). In tutta onestà bisogna dire che se il Verona avesse vinto non avrebbe rubato niente.

Il Torino ha sì reagito e ha pareggiato tre minuti dopo il gol del Verona, ma ci mancherebbe altro e però prima ha dovuto prendere due schiaffoni. Mister Vanoli a fine partita, pur arrabbiato “non possiamo buttare via 45 minuti”, ha detto che fa parte del percorso di crescita: “E’ stato un altro step di crescita”. E non è preoccupato per gli errori di Adams e di Vanja: “Ci può stare (riferendosi al portiere, ndr), fa parte della crescita. Ci ha salvato tante volte, è la sua personalità. Non mi preoccupa né l'errore di Vanja né il rigore sbagliato da Adams, bisogna saper reagire e questo la squadra lo sa fare. Ho detto ai ragazzi che sebbene abbiamo tanto da migliorare in tutti gli aspetti, ci siamo”. Alla fine l’allenatore si è dichiarato comunque insoddisfatto, ma resta ottimista: “Non posso essere soddisfatto per quello che abbiamo fatto nel primo tempo, però devo dire che i ragazzi nel secondo tempo hanno capito e hanno reagito, ma soprattutto hanno reagito a un rigore sbagliato e a un gol subito per un nostro errore. I due episodi potevano in quel momento abbattere qualsiasi squadra. E su questo devo dire che abbiamo fatto un passo avanti. Adesso dobbiamo capire che dobbiamo avere pazienza con le squadre chiuse, non si possono sempre incontrare quelle che giocano a campo aperto perché devono lottare per la Champions League. Ed è quello che è successo oggi e eravamo preparati e sapevano che di fronte avremmo avuto una squadra abituata negli ultimi anni a lottare per un punto e devo dire che nonostante tutto abbiamo fatto un passo avanti”. E Vanoli non ritiene che sia stato sbagliato l’approccio mentale alla partita: “Bisogna migliorare l’attitudine, perché a volte fai bene nel primo tempo altre fai male. E’ un'attitudine, esperienza, e come dico ai miei ragazzi, diventeremo forti quando sapremo fare switch on e switch off. Questa è la grande capacità che dobbiamo piano piano imparare per crescere. Questo switch on e switch off lo possono insegnare giocatori di esperienza come Maripán e Biraghi che nel momento in cui si mette piede nel campo partiamo. Questo lo dobbiamo coltivare tutti i giorni, anche durante l'allenamento, però sono cose che una squadra come la nostra deve vedere, è un punto sul quale dobbiamo crescere”.

Resta il fatto che i tifosi ieri non sono stati ripagati dell’affetto che dimostrano. Lo stadio era pieno, anche se non completamente (al di là degli spazi che impone la sicurezza) come sbandierato dalla società, e i tifosi si meritavano di vedere uno spettacolo migliore. Certo la squadra non ha grandi motivazioni, se non puntare al 10° posto magari in solitaria e non in coabitazione, come adesso, con l’Udinese, però visto che lo sa fare deve fare di più, molto di più.