LIVE Vanoli: "Primo tempo buttato via. Non mi preoccupano gli errori di Adams e Vanja, fanno parte della crescita. C'è stata la reazione"

Il commento, in conferenza stampa, dell’allenatore del Torino, Paolo Vanoli, sul pareggio con l’Hellas Verona.
La squadra è sembrata un po’ imballata nel 1° tempo e non riusciva a fare le solite cose, come mai?
“Hai ragione, è proprio quello che ho detto alla squadra a fine partita: non possiamo buttare via 45 minuti, ma li abbiamo buttati via senza alibi perché il caldo c’era anche per Verona e i giocatori possono giocare in qualsiasi posizione, non è questo. Secondo me è stato un altro step. Bisogna sempre sapere chi vai a incontrare, la Lazio ha fatto la partita e ed è stato più facile, ma dobbiamo imparare noi a fare la partita. Infatti in primo tempo, con una squadra chiusa, siamo stati lenti nel girare la palla, lenti a trovare Ricci e tante volte era dentro completamente solo. Troppe volte siamo stati lenti ad attaccare la profondità corta e questo ha dato un grande vantaggio al Verona che è molto organizzato, e penso che col risultato del Lecce fare un punto per loro era oro: bisogna capire questo ed è la nostra crescita di qui alla fine. Sono severo con i miei ragazzi e ho detto cose, però devo dire che questi ragazzi nel secondo tempo, soprattutto dopo i due episodi, il rigore sbagliato e l'errore di Vanja, hanno saputo stare in partita, hanno saputo reagire. Questo è un altro step di crescita. Siamo in continua costruzione, si mette ogni piccolo mattoncino e in ogni partita avremo i nostri problemi, però adesso dobbiamo capire quello che abbiamo fatto bene e quello non fatto bene. Da domani dobbiamo essere concentrati sulla prossima partita, la trasferta a Como, che è molto importante”.
Un altro gol molto bello di Elmas, sta diventando, anche pensando al futuro, un giocatore importante?
“L’ho detto nella conferenza pre match, non parlo del futuro, voglio guardare il presente. Ero concentrato sul Verona e adesso lo sono su ciò che abbiamo fatto bene e su ciò che non abbiamo fatto bene e domani con i ragazzi preparerò un'altra partita che è quella col Como. Ho sempre detto delle qualità che abbiamo inserito col mercato di gennaio, però questa è una squadra che per le qualità che ha non può tecnicamente fare un primo tempo così. Ma penso che siamo una squadra che anche oggi ha cercato e cercherà fino a finire”.
L'errore di Vanja è una piccola parentesi in una stagione molto bella?
“Fa parte di una crescita, ci può stare. Ci ha salvato tante volte, è la sua personalità. Non mi preoccupa né l'errore di Vanja né il rigore sbagliato da Adams, bisogna saper reagire e questo la squadra lo sa fare. L’ha fatto a Roma e veniamo da 14 partite con una sola sconfitta quindi questa squadra è presente. Ho detto ai ragazzi che sebbene abbiamo tanto da migliorare in tutti gli aspetti ci siamo”.
Visto che nel 1° tempo si sono viste diverse azioni sul lato destro con palla girata e Waluchiewicz o Maripán che venivano infilati da Sarr e Mosquera com’è intervenuto per risolvere il problema? Siete stati sorpresi da questo o lo avevate preparato ma c'è stato qualche problemino nel gestire?
“No, penso che ormai nel calcio di oggi difficilmente non si conoscano le cose, a meno che durante la partita l’avversario non ti sorprenda. Sapevamo che Valentini apriva tantissimo il controllo per cercare la profondità di Sarr e Mosquera, quindi lo sapevamo. Nel primo tempo siamo stati tanto lenti con la palla. Quando non ti riescono le cose ti innervosisci, inizi un pochettino ad abbassare la testa e dopo in fase difensiva a volte subisci perché sono dettagli che possono fare la differenza. Mi sono arrabbiato tanto perché un difensore non può scivolare, mi dispiace. E anche su questo discorso sono settimane che batto perché lo vedo in tantissime partite e mi chiedo se sono i campi nuovi o le scarpe da calcio visto che tanti giocatori scivolano. Questi sono i particolari che ti fanno diventare vincente, gli episodi ti fanno vincere o prendere una partita. Soprattutto le ultime 7 partite sono state tutte completamente diverse, l'avete visto ieri il Parma: in un attimo una grande squadra come l’Inter se abbassa l'attenzione e la concentrazione succedere questo. Noi dobbiamo imparare a crescere sotto questo punto di vista anche in prospettiva futura ed è su questo che dobbiamo lavorare”.
Adams è lui il rigorista o lo è Vlasic?
“Il rigorista è Adams”.
Ma c’è stato un cambio di gerarchie oppure è sempre stato lui?
“E’ sempre stato Adams”.
Di rigori ne avete calciati pochi effettivamente.
“(Ride, ndr) Sì, il prossimo però non lo so”.
E’ più soddisfatto o insoddisfatto in questo pareggio?
“Non posso essere soddisfatto per quello che abbiamo fatto nel primo tempo, però devo dire che i ragazzi nel secondo tempo hanno capito e hanno reagito, ma soprattutto hanno reagito a un rigore sbagliato e a un gol subito per un nostro errore. I due episodi potevano in quel momento abbattere qualsiasi squadra. E su questo devo dire che abbiamo fatto un passo avanti. Adesso dobbiamo capire che dobbiamo avere pazienza con le squadre chiuse, non si possono sempre incontrare quelle che giocano a campo aperto perché devono lottare per la Champions League. Ed è quello che è successo oggi e eravamo preparati e sapevano che di fronte avremmo avuto una squadra abituata negli ultimi anni a lottare per un punto e devo dire che nonostante tutto abbiamo fatto un passo avanti”.
Al di là degli errori, della lentezza nel primo tempo e di tutto quanto, è vero che c'è stata la reazione, però è forse stato sbagliato l’approccio mentale?
“No, bisogna migliorare l’attitudine, perché a volte fai bene nel primo tempo altre fai male. E’ un'attitudine, esperienza, e come dico ai miei ragazzi, diventeremo forti quando sapremo fare switch on e switch off. Questa è la grande capacità che dobbiamo piano piano imparare per crescere. Questo switch on e switch off lo possono insegnare giocatori di esperienza come Maripán e Biraghi che nel momento in cui si mette piede nel campo partiamo. Questo lo dobbiamo coltivare tutti i giorni, anche durante l'allenamento, però sono cose che una squadra come la nostra deve vedere, è un punto sul quale dobbiamo crescere”.
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