Cerci e "il calcio che conta"

Maledetti post che girano sui social viene da dire, ma è anche vero che se sei un personaggio pubblico ti devi limitare, soprattutto se sbeffeggi una tifoseria sanguigna come quella granata. E ti devi trattenere anche se sei la moglie di un calciatore, cose successe alla gentile consorte di Alessio Cerci, un giocatore dalle grandi qualità, non supportato da un carattere forte come il suo potenziale tecnico.
In gruppo privato su Facebook, Lady Cerci scrisse a proposito del passaggio del marito all'Atletico Madrid: "Andiamo nel calcio che conta".
Il post fu invece reso pubblico dal giornalista Sandro Sabatini e qui si scatenarono le ire dei tifosi granata. Anche perchè quell'avventura in terra spagnola non andò così bene da lasciarci ricordi di grandi imprese.
Alessio Cerci è tornato su quel momento nel podcast di ‘Calcio selvaggio' a cura dell'influencer e youtuber Kristian Pengwin.
“Successe il finimondo, fui massacrato per 6 anni”, ricorda l'ex giocatore.
Cerci ha poi ricordato cosa successe: "Io volevo rimanere in Italia e ho avuto due o tre trattative con dei club italiani e alla fine lei si è sfogata su questa cosa. Non voleva sminuire il calcio italiano, anzi, ma ha sottolineato come io volessi restare in Italia ma sia stato poi costretto ad andare via. E infatti io sono andato all'Atletico Madrid dal primo di settembre firmando all'ultimo secondo”.
In quel periodo non bisogna dimenticare che il Toro si dileggiava vedendo in campo l'accoppiata miracolosa Cerci-Immobile.
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