L'8 gennaio 1981 il Torino chiudeva da imbattuto la sua avventura nel “Torneo di Capodanno”
Esattamente 38 anni or sono, il Torino affrontava, al “Mario Rigamonti”, il Brescia nella seconda (ed ultima) giornata del Torneo di Capodanno, competizione secondaria ma ufficiale organizzata in quell'unica edizione. Il motivo della “creazione” di tale kermesse è da ricondursi alla partecipazione della Nazionale alla Coppa d'Oro dei Campioni del Mondo, cioè una sorta di Mundialito (nome informale del torneo) organizzato dall'Uruguay dal 30 dicembre 1980 al 10 gennaio 1981, in occasione del cinquantesimo anniversario del trionfo della “Celeste” nel primo Mondiale (disputatosi nel 1930 proprio nel paese sudamericano). Dovendo gli azzurri partecipare a tale evento (al quale presero parte anche i padroni di casa uruguaiani, il Brasile, l'Argentina, la Germania Ovest e l'Olanda, quest'ultima in sostituzione dell'Inghilterra), il campionato “andò in letargo” per tre settimane (fermandosi il 28 dicembre 1980 e riprendendo il 18 gennaio 1981), quindi, per “riempire” tale periodo, si organizzò “una tantum” il Torneo di Capodanno. I sedici sodalizi della Serie A vennero divisi in quattro gironi da quattro squadre ciascuno (con le compagini che incontravano solamente due delle tre avversarie nel raggruppamento), destinati a selezionare le quattro qualificate alla fase ad eliminazione diretta (semifinali e finale). Il Torino, inserito nel gruppo D con Bologna, Inter e Brescia, affrontò le “rondinelle” bresciane nella seconda (ed ultima) giornata, impattando per 0-0 e venendo estromesso dalla competizione a causa della concomitante vittoria per 3-1 del Bologna sui nero-azzurri milanesi: i granata, unici imbattuti del girone (in quanto vittoriosi nella precedente giornata sul campo del Bologna, per 2-1), chiusero a quota 3 punti, a pari merito con gli interisti e i felsinei. Infatti, pur avendo terminato il girone con una vittoria ed una sconfitta, queste ultime due compagini usufruirono del “bonus” di un punto per aver vinto una loro partita con più di una rete di scarto (l'Inter aveva in precedenza piegato per 2-0 il Brescia): la qualificazione andò al Bologna, in quanto, a parità di differenza reti col Toro, ne aveva realizzate 4 (subendone 3), contro le 2 (ed una sola subita) dei granata. Alle semifinali giunsero, quindi, il già citato Bologna, l'Ascoli, la Fiorentina e la Juventus: il trofeo, la cui finale venne disputata a giugno, vide l'affermazione dei marchigiani, che, imponendosi per 2-1 in finale sulla "Vecchia Signora", si aggiudicarono il loro primo trofeo ufficiale. Davanti a poco meno di duemila spettatori, il Toro scese in campo quel lontano 8 gennaio 1981 con questa formazione: Copparoni; Volpati, Francini; Sala, Danova, Van de Korput; Sclosa, Cuttone, Mariani, Salvadori, D'Amico. Allenatore: Ercole Rabitti.