Srweb - Troppi problemi al Toro
A las cinco de la tarde en la Plaza Major fue muerto el Toro.
Ore 17 la contestazione, tanto invocata, prende finalmente il via e come capita in queste occasioni non ce n’è per nessuno.
Tutti colpevoli e non si fanno prigionieri, il limite della decenza è stato superato, anche se scusate l’ardire, come in tutte le situazioni ci sono colpevoli e colpevoli.
Cairo: attaccato dai giornali che gli danno del malato di protagonismo e che definiscono ampiamente fallito il suo progetto, in questa situazione ci pare il meno colpevole di tutti.
Sarà perché manca un Direttore Generale che il Toro va così male?Non ci sembra di aver visto in altre squadre che vanno meglio in classifica nomi altisonanti, giocatori ricercati (sul mercato) in Italia ed all’estero o organizzazioni da multinazionale, prendiamo ad esempio il Cagliari, anche se è facile dire oggi che Acquafresca è meglio di Bianchi, chi ha in rosa la squadra sarda di così migliore rispetto al Toro? Cossu? (con tutto il rispetto).
Il Pres. ha speso secondo le sue possibilità, ha azzeccato anche un paio di novità (Dzemaili e Abate), forse la sua unica debolezza è stata quella di non vendere Rosina al momento giusto, ma le sue parole furono:”I pezzi pregiati non si vendono, un paio di acquisti importanti all’anno e nel giro di un lustro avrò un Toro competitivo” … cosa c’è di sbagliato in questa filosofia?
De Biasi: un difetto, secondo noi, troppo signore e troppo aziendalista. Fosse stato un po’ più egoista si sarebbe rifiutato di mettere in scena un 4-3-3 inutile ed insostenibile per il Toro, avrebbe preteso la cessione di Rosina, pareggiando quella dell’inutilissimo Di Michele, giocatori questi che nell’economia di una squadra che per necessità gladiatoria non si può permettere gli svolazzi di un bruco che mai diventerà farfalla.
La squadra per due partite di fila gli ha giocato contro, nel senso che, tolti i ragazzini, nessuno ha messo quel qualche cosa in più per far si che il Toro facesse quel passettino in più.
Siamo dispiaciuti e costernati perché conoscendo l’uomo, capiamo la sua tristezza in questo momento.Stare in paradiso (in panchina) a dispetto dei Santi ( i giocatori) non è possibile, gli auguriamo miglior fortuna e soprattutto giocatori più “leali”.
La Squadra: a tratti vergognosa e pensare che abbiano fatto apposta ad essere così scarsi, in un certo senso è fargli un piacere.
Carattere zero e personalità quasi nulla, come marchio di fabbrica non sono un buon viatico per il prosieguo di carriere nella massima serie.Salviamo Rubin, Dzemaili, Abate, gente dal sicuro avvenire davanti, per gli altri, tolto qualche “interlocutorio” il sicuro avvenire è ormai alle spalle.Ieri salviamo anche Pisano, uno che almeno ci ha messo un po’ di cattiveria, per il resto o per ignavia o per scarsezza forse è meglio tacere.
Siamo felici che GDB abbia buttato nella mischia anche Rosinaldo (mai nome fu più infausto), in modo tale che non avesse vie di fuga.
La situazione: Si tratta per il nuovo Mister: Camola in pole, Mondo sul podio, Malsani la scommessa, Papadopulo e Novellino nel dimenticatoio.
Alcuni si meriterebbero il ritorno di WAN (Walter Alfredo Novellino)che avrebbe da togliersi talmente tanti sassolini dalle scarpe che, con ogni probabilità se non fosse così scarsa, schiererebbe mezza Primavera al posto dei soliti ignoti.
Spiace essere così “netti”, ma quello che è successo nelle ultime due settimane fra squadra ed ambiente che la circonda, meglio la assedia, merita riflessioni a 360°, l’amore per la maglia, per la società, per la storia di un povero Torello ci sono parsi calpestati.
Meglio Camolese che conosce l’ambiente e gli attori che lo compongono o Mondonico che non deve niente a nessuno e che dispenserebbe razioni di calci nel sedere come non mai?
Ai posteri (domani al massimo) l’ardua sentenza.
Certo che questa rivoluzione di dicembre proprio, proprio, non ci voleva!
GMC