I 70 anni di Eraldo Pecci: "Ho avuto tanti picchi in carriera. In questi giorni penso a Diego"

Giornata speciale per Eraldo Pecci che oggi compie 70 anni. L'ex Bologna e Torino ha raccontato ai taccuini dell'edizione odierna di Tuttosport: "Se ripenso alla mia carriera, ho vissuto tanti picchi. L’inizio nel Bologna, le prime partite giocate contro quelli che fino al giorno prima erano le mie figurine... Perché se all’improvviso hai davanti a te Suarez o Corso, diventa secondario il risultato... Poi diventi vecchio e trovi tu dei ragazzi che fanno questo mestiere, e ti fanno sentire importante, ti chiedono consigli...
Ed è gratificante, credetemi, allargare loro le braccia e aiutarli come un tempo altri fecero con me. Lo sport non è solo cercare di vincere, è anche saper perdere facendo i complimenti all’avversario. Senza buttarti per rubare un rigore la volta dopo, ma cercando di migliorare tu. E ve lo dice uno che ha perso due scudetti con il Toro e la Fiorentina per un nulla...
In questi giorni penso di nuovo tanto a Diego. Il processo sulla morte di Maradona sta facendo emergere cose terribili e il mio cuore è ferito. Io ricordo un amico vero, sempre a disposizione degli ultimi. Chi lo ha conosciuto non può non amarlo. L’ultima volta che lo sentii, mi disse per l’ennesima volta: 'Vienimi a trovare, dai!'. Ricordo la mia risposta, per la mia paura di volare: 'Diego, quando costruiranno un ponte dall’Europa al Sud America, prenderò l’auto e verrò da te'. Povero Diego, povero amico mio".
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