Le casse del Torino ci hanno guadagnato, ma che rimpianto per Alessandro Buongiorno divenuto il comandante della difesa di Conte al Napoli
Nel Napoli primo in classifica non spiccano né Lukaku né Kvaratskhelia, oppure David Neres. Ma Alessandro Buongiorno, difensore e comandante della retroguardia di Antonio Conte. Pagato molto, perché De Laurentiis ha dovuto sborsare 35 milioni di euro più 5 di bonus per riuscire a strapparlo a Urbano Cairo, offrendogli uno stipendio quinquennale da 2,5 milioni - più bonus, anche qui - triplicando i 900 mila che percepiva un anno fa, quando aveva rifiutato l'Atalanta perché non era convinto sul prossimo step di carriera. Un anno dopo è stato ceduto ai partenopei e il Torino lo ha sostituito con Saul Coco, discreto ma involuto dopo le primissime uscite, arrivato dal Las Palmas è costato 7,5 milioni + 2 /2,5 di bonus facilmente raggiungibili e il 10% sulla futura rivendita e che percepisce uno stipendio di 1,8 milioni netti (3,33 lordi) e ha un contratto fino al 30 giugno 2028 con opzione per la stagione successiva.
Buongiorno è stato quasi sempre presente nel Napoli e mai sostituto. 990 minuti e 11 partite intere, l'unica che ha saltato a causa di una distorsione alla caviglia è stata quella contro l'Hellas Verona, all'esordio, quando il Napoli ha perso per 3-0 . Probabilmente non è un caso se la retroguardia poi è riuscita a riassestarsi, subendo solamente due gol in nove gare. Escludendo le ultime due con Atalanta e Inter, l'impatto di Buongiorno ha dato una quadratura a un undici che, un anno fa, brillava per instabilità.
Il Torino invece è passato dall’essere nella stagione passata la quarta difesa della Serie A alla tredicesima con 18 gol incassati in campionato più altri 2 in Coppa Italia dalla quale è stato eliminato nei sedicesimi dall'Empoli.
Nome: Alessandro Buongiorno
Età: 25
Cifre dell'operazione: 35 milioni di euro più 5 di bonus
Ingaggio: 2,5 milioni di euro.
Scadenza: 30 giugno 2029.